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Dichiarazione di Giuseppe FIORONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo)  - Consigliere  Consiglio Comunale Villa San Giovanni in Tuscia (VT) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  -  Ministro  Istruzione (Partito: DL) 


 

Intervista a Fioroni: «Non mi arrendo, tutelo i minori».-

  • (31 gennaio 2008) - fonte: La stampa.it - Anna Masera - inserita il 31 gennaio 2008 da 31
    Ministro, piovono critiche in Rete da quando lei ha auspicato con urgenza «un giro di vite su Internet»: può spiegarsi? «Intendo tutelare i minori dall’accesso a tutto ciò che possa danneggiare la loro formazione e il loro sviluppo. È assurdo e ipocrita avere una censura sui film vietati ai 14 e ai 18 anni quando poi in Rete c’è di tutto e di più. Una regolamentazione è un prerequisito di civiltà e spero che l’Italia per una volta possa diventare di esempio». Lo sa che nemmeno gli Usa hanno una norma simile? Che il governo Bush ha provato a chiedere a Google l’elenco dei suoi utenti per individuare i consumatori di pornografia online e Google ha detto «no, grazie»? «Mi risulta che ci siano altri Paesi invece che sono riusciti a ottenere fior di filtri». Intende la dittatura di Pechino? «Sì, anche se i nostri obiettivi sono diversi dai loro: non la libertà d’espressione, ma il rispetto del nostro principio costituzionale di libertà senza danneggiare la libertà altrui. Nella fattispecie, la libertà dei minori di non essere esposti a contenuti violenti o criminali». Ma a quanto pare nemmeno in Cina i filtri funzionano davvero: gli esperti dicono che, ammesso che sia giusto filtrare, per la natura senza confini di Internet è impossibile applicare tali controlli. Meglio educarli, i ragazzi. «Dire che è complicato suona come una scusa. Non mi chieda come si fa: io penso a porre il problema, saranno i tecnici a trovare la soluzione». Entro quando prevede il suo provvedimento per responsabilizzare i gestori sui contenuti pubblicati nei loro siti? «Stiamo studiando la materia e entro Natale presenterò una relazione, stilata assieme al ministero delle Comunicazioni e a quello della Giustizia, che propone una tale modifica alle norme vigenti». È al corrente dell’iniziativa, presentata il mese scorso ad Atene al vertice internazionale sulla Governance di Internet promosso dall’Onu, per una Magna Carta dei doveri e dei diritti in Rete? È stata messa a punto da un gruppo di esperti italiani presieduto da Stefano Rodotà. «Una Costituzione per Internet è positiva, ma troppo complessa: io mi limito a proteggere i minori. Che in Rete, mi perdoni il bisticcio, sono senza rete».
    Fonte: La stampa.it - Anna Masera | vai alla pagina
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