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Dichiarazione di Roberto MARONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega)  -  Ministro  Interni (Partito: Lega) 


 

«Il sostegno Pd non ci serve, nemmeno la Cgil gli dà più retta» - INTERVISTA

  • (11 ottobre 2008) - fonte: Il Messaggero - Marco Conti - inserita il 11 ottobre 2008 da 31

    IL DIALOGO NON SERVE
    «La situazione è difficile, ma le risposte stanno altrove»

    NAPOLI - «Il dialogo con Veltroni non serve per far andar meglio l’economia». «Il federalismo fiscale si farà con o senza il Pd». Roberto Maroni lascia in mattinata l’hotel Vesuvio per recarsi nella prefettura di Napoli. Il terzo consiglio dei ministri convocato nella città partenopea comincerà un paio di ore dopo, ma il ministro dell’Interno non perde occasione per sottolineare le perplessità della Lega su alcuni provvedimenti. A cominciare dal disegno di legge con il quale si vorrebbe punire con maggiore severità chi sporca e scrive sui muri. Il ministro sulla possibilità che si potesse arrivare al varo del decreto è scettico sin dalla mattina. «Vedremo - spiega - ci sono aspetti che approfondiremo oggi».
    Abbiamo rivisto in questi giorni foto di lei con Bossi che scrivevate sui muri ”Padania libera!”. E ora che fa si mette a punire i graffitari?
    «Erano altri tempi, gli anni ’80. Abbiamo cominciato così. Umberto diceva che ”i muri sono i libri dei popoli”».
    Mentre ora si prevedono sanzioni
    «Ma quelle ci sono già. Comunque sia qui a Napoli abbiamo fatto un lavoro straordinario pulendo la città, anche se non si può mai abbassare la guardia».
    Un lavoro eccezionale al punto che anche il sindaco e il presidente della Regione, tutti e due del Pd, continuano a ringraziarvi. Non è questo il segno che maggioranza e opposizione, collaborando, riescono a spuntare risultati migliori per tutti?
    «Noi il dialogo l’abbiamo sempre cercato, ma non possiamo certo rimanere fermi se l’altra parte lo rifiuta».
    Ieri l’altro nello stesso giorno, Tremonti dopo il dibattito in aula ha stretto la mano ad esponenti dell’opposizione, mentre Berlusconi in serata ha randellato Veltroni. Che significa?
    «Mah, è tutta roba interna alla Pdl. Meglio, differenze di vedute dentro Forza Italia. Comunque nel governo non c’è discussione sulla linea da seguire».
    Ovvero?
    «Abbiamo i numeri e la forza per fare ciò che abbiamo promesso. Se il Pd e l’Udc sono pronti a confrontarci noi ci siamo, ma questo non significa che stiamo fermi ad aspettarli».
    Ma non temete di finire come nella precedente legislatura approvando in cinque anni un testo di riforma poi spazzato via dal referendum?
    «Intanto facciamo il federalismo fiscale con legge ordinaria e su questo non abbiamo bisogno dei voti dell’opposizione o di maggioranza qualificate, perchè è legge ordinaria. Ovviamente se le opposizioni ci stanno sarebbe meglio. In caso contrario dico quella che nella maggioranza è un’ovvietà: si fa da soli».
    E quando passerete al federalismo istituzionale?
    «Perchè c’è qualcuno che pensa che il Pd si tirerà indietro votando contro? No, non credo proprio che faranno come l’altra volta. Comunque sia facciamo un passo alla volta».
    Non pensa che il contributo del Pd possa essere utile ora che si apre davanti al Paese il rischio di una crisi economica senza precedenti?
    «Non è che le cose andrebbero meglio se c’è il Pd. La situazione è difficile, ma le risposte stanno altrove».
    Potreste magari evitare manifestazioni e scioperi che rischiando di penalizzare ulteriormente il Paese
    «Farebbero lo stesso gli scioperi. Non credo il Pd abbia la forza di bloccarli. La Cgil non prende ordini da Veltroni».

    Fonte: Il Messaggero - Marco Conti | vai alla pagina
    Argomenti: napoli, federalismo fiscale, crisi campania, pd, lega, ministro Interno, regione Campania, Cgil | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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