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Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Con Di Pietro alleanza finita»

  • (19 ottobre 2008) - fonte: Il corriere della Sera.it - inserita il 20 ottobre 2008 da 31

    «ABBIAMO DUE POSIZIONI DIVERSE».
    «Su alcuni temi è lontano dall'alfabeto democratico del centrosinistra».

    MILANO - Walter Veltroni prende definitivamente posizione nei confronti di Antonio Di Pietro e annuncia la fine della alleanza con l’Idv sottolineando le diversità tra le due formazioni: «L’alleanza è finita nel giorno in cui Di Pietro ha stracciato l’impegno (di formare un gruppo unico in Parlamento, ndr) e poi abbiamo due posizioni diverse, anche se, probabilmente, ci ritroveremo assieme nelle Amministrazioni locali, come è normale».

    «NON SIAMO VENUTI MENO AGLI IMPEGNI» - «E’ tutta la vita - ha aggiunto Veltroni, durante la registrazione di «Che tempo che fa» - che sento qualcuno che fa l’opposizione gridando con un tono di voce più alto. Però quando si va nel merito si vedono grandi differenze. Per esempio, sulla capacità del nostro Paese di integrazione, se chiedete a Di Pietro la sua opinione su questo tema si troveranno cose molto lontane dall’alfabeto della cultura democratica di centrosinistra. Appare del tutto evidente che chi è venuto meno agli impegni - conclude - non siamo stati noi».

    VIGILANZA RAI - E legata all'alleanza con Di Pietro c'è anche la questione ancora aperta della presidenza della Commissione di Vigilanza Rai, per la quale è candidato Leoluca Orlando dell'Idv: «Una commissione di vigilanza - ha detto Veltroni da Fabio Fazio - non mi sembra il problema principale della gente. Spero si trovi una soluzione, ma penso che gli italiani siano più preoccupati dei loro salari e della scuola». E anche su questo Di Pietro ha replicato affermando che chi non vota Orlando è vigliacco. «Tutta l’opposizione ha scelto Orlando. Se poi qualcuno si tira indietro è semplicemente una persona vigliacca che non sa tenere la parola data».

    MANIFESTAZIONE DEL 25 - Durante l'intervista a «Che tempo che fa», il leader del Pd, a proposito della manifestazione in programma per il 25 ottobre a Roma, ha detto: «È la prima volta nella storia che un partito propone una sua manifestazione al Circo Massimo, è una bella sfida. Non riesco a capire perchè ci sia tanta preoccupazione per il fatto che le persone si ritrovino a fare quello che in democrazia rappresenta un valore».

    GIORNALI SUL TRENO DEI VINCITORI - Il segretario del Pd Walter Veltroni sottolinea inoltre «particolare accanimento» critico da parte dei mass media sulla dialettica interna del suo partito, per esempio sulle primarie, mentre «nessuno dice niente sul modo in cui la destra sceglie i suoi candidati sindaco o sul fatto che da sei anni non fanno un congresso». Questa è la dimostrazione «che siamo esposti più di altri agli esami e alle valutazioni critiche. Se uno legge i giornali -aggiunge- capisce che c’è il vizio di saltare sul treno dei vincitori. Il 70% dello spazio viene lasciato alla maggioranza e solo il resto all’opposizione».
    Sul fronte interno, Veltroni rivendica inoltre di aver preso il partito al 22 per cento dei consensi e di averlo portato al 34. E a una domanda dell’intervistatore Fazio sui rapporti con i partiti a sinistra del Pd, Veltroni fa notare che «il centrosinistra è sempre stato in minoranza in questo Paese perché prima ha vinto in quanto la Lega si è presentata da sola e nel 2006 c’è stato un sostanziale pareggio. Il nostro problema ora è di diventare maggioranza partendo dai consensi che abbiamo facendo capire agli italiani la gigantesca illusione del berlusconismo».

    UNA SCUOLA IN KENYA - Poi Veltroni ha annunciato di aver avviato la costruzione di una scuola in Kenya che intitolerà con i nomi dei suoi genitori. «Continuo a fare le cose per cui mi sono sempre impegnato», ha detto rispondendo alla domanda per quale motivo non abbia lasciato la politica per occuparsi di Africa come aveva annunciato l'8 gennaio del 2006 proprio a «Che tempo che fa». Veltroni ha spiegato di essere rimasto in politica per le «pressioni» avute dopo i risultati negativi del centrosinistra nelle amministrative del 2006.

    Fonte: Il corriere della Sera.it | vai alla pagina
    Argomenti: di pietro, alleanze, manifestazione, Rai, opposizione, Stampa, commissione di vigilanza | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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