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Dichiarazione di Antonio DI PIETRO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) 


 

"Walter patetico, ma io non rompo sabato al Circo Massimo ci sarò" - INTERVISTA

  • (20 ottobre 2008) - fonte: La Repubblica - Carmelo Lopapa - inserita il 20 ottobre 2008 da 31

    «Sentirlo prendersela con me anziché con Berlusconi e il governo è davvero patetico, ridicolo, se non fosse drammatico». Antonio Di Pietro incassa l’affondo di Veltroni ma a sorpresa, nel momento in cui tutti scommettono sullo strappo definitivo dentro l’opposizione, sulla fine di un amore in realtà mai nato, lui che fa?Accusa il leader Pd di «collaborazionismo» col nemico, ma poi conferma l’alleanza (intanto per le amministrative), il fronte comune su Vigilanza e Consulta e, infine, la sua presenza in piazza al Circo Massimo sabato prossimo. «Certo che ci sarò anch’io».
    Avete «stracciato l’impegno», onorevole Di Pietro. Veltroni è categorico, l’alleanza per lui è finita. E ora?
    «L’Italia dei valori è un partito strutturato nel centrosinistra, coalizione in cui operiamo in modo più determinato che mai. Tanto che abbiamo fatto squadra comune in Trentino e abbiamo messo a disposizione un nostro candidato per fare altrettanto in Abruzzo e lo stesso proveremo a fare in tutto il resto d’Italia per le amministrative. Dove pensano di andare, come pensano di poter vincere, gli amici del Pd, senza di noi?»
    Ma è sul modo di fare opposizione che proprio non v’intendete. Voi, sostiene il leader Pd, alzate la voce per dire «cose molto lontane dall’alfabeto della cultura democratica del centrosinistra».
    «Tutti gli italiani hanno constatato che ci sono due modi diversi di intendere l’opposizione a Berlusconi. E l’elettore di centrosinistra ha espresso grandi riserve sull’offerta di collaborazione ripetuta e continuata da parte di Veltroni al suo avversario, tanto smaccata e puerile da sapere di collaborazionismo. Noi di Idv non saremo fini dicitori ma non siamo fessi e abbiamo capito come ci si comporta con lo squalo Berlusconi. Giudicherà l’elettore quale sia il modo più appropriato».
    Una divergenza non da poco. Che accadrà da oggi, ognuno per la propria strada?
    «Noi siamo disponibili a confrontarci. Ma ci dicano con chi parlare dentro quel partito, dato che ogni giorno spunta qualcuno, una corrente, un’associazione che sostiene di parlare per conto del Pd. Lì c’è una tale confusione strutturale che chi vuole aver a che fare con loro deve prima dotarsi di un glossario delle correnti».
    Dovreste riprendere a dialogare ad esempio da oggi, quando si tornerà a votare per Consulta e Vigilanza. Anche se Veltroni sostiene che il problema non è in cima alle preoccupazioni degli italiani.
    «Affermazione pseudo populista e rinunciataria. Oltre che grave, perché è il capo dello Stato ad aver sottolineato che colmare i vuoti in Vigilanza Rai e Consulta è indispensabile».
    Farete un passo indietro su Leoluca Orlando per consentire di uscire dallo stallo istituzionale? E se l’uscita di Veltroni fosse il preludio al ritiro del sostegno del Pd al vostro candidato?
    «Sarebbe suicida e masochista. Si passerebbe dal collaborazionismo con Berlusconi alla svendita della dignità politica. Chiediamo coerenza e rispetto per il nostro partito. Leoluca Orlando non può essere l’agnello sacrificale da mettere sull’altare dell’arroganza berlusconiana. F stato fin dall’inizio il candidato di tutta l’opposizione unita alla Vigilanza Rai e confido che continuerà ad esserlo».
    Ma a questo punto andrà ancora alla manifestazione del Pd al Circo Massimo, sabato prossimo?
    «Certo che ci sarò. E guiderò la delegazione dell’Idv. Ma quel che conta è che una parte del loro partito raccoglierà in quella piazza le firme per il referendum contro il lodo Alfano da noi promosso. Veltroni mi attacca per far capire al suo partito che conta ancora qualcosa. Ma è paradossale che lo faccia proprio ora che comincia finalmente a comportarsi da dipietrista, ad alzare la voce contro il governo dopo tanti occhiolini. Io invece lo invito ad aprirli, gli occhi, a smettere di giocare a golf con Berlusconi. È l’ora di giocare a rugby».

    Fonte: La Repubblica - Carmelo Lopapa | vai alla pagina
    Argomenti: corte costituzionale, abruzzo, alleanze, manifestazione, coalizioni, pd, Rai, Idv, commissione di vigilanza, elezioni amministrative | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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