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Dichiarazione di Enrico MORANDO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Sul maestro unico conti sballati, non ci sono i soldi» - INTERVISTA

  • (24 ottobre 2008) - fonte: Il Mattino - Gino Cavallo - inserita il 24 ottobre 2008 da 31

    Roma. Autunno decisamente caldo per le scuole e le università italiane. Nelle piazze come nei Palazzi della politica. Ieri è toccato al Senato dove, alla presenza del ministro Gelmini, si discuteva del decreto sul maestro unico. Ad accendere le polveri ci ha pensato Enrico Morando, economista e coordinatore del governo ombra del Pd. Tocca a lui attaccare sul fronte dei costi il contestatissimo provvedimento. E sostenere, tra gli applausi dell’opposizione e le proteste della maggioranza, che non dispone dell’adeguata copertura finanziaria. Insomma, costa molto di più di quanto l’esecutivo ha previsto.

    Allora senatore, dove sarebbe il «buco»?
    «Dov’è. È tutto nelle carte, segnatamente nella tabella in cui la Commissione Bilancio ha chiesto al ministero dell’Economia di mettere in correlazione gli oneri certi e i risparmi altrettanto certi derivanti dall’applicazione delle nuove norme».
    E i conti non le tornano?
    «Sembrano tornare, ma la realtà è molto differente. Nella tabella si parla di 10mila classi interessate dall’introduzione del maestro unico, di due ore aggiuntive per un totale di 1.040.000 ore da pagare. Il tutto per un costo pari a 10.136.000 euro a fronte di risparmi pari a 15 milioni di euro».
    Tutto a posto allora.
    «Adesso viene il bello, anzi il brutto. Concentriamoci sul dato delle classi che, secondo il governo, sono 10mila. E invece lo sa quante sono in realtà le prime classi in Italia? Glielo dico io, sono quasi 20 mila, per l’esattezza 19.940, cioé praticamente il doppio».
    Non le sembra un po’ troppo marchiano come errore?
    «Resto ai fatti. E i fatti ci dicono che nel provvedimento non sono previste eccezioni: le 24 ore settimanali e il maestro unico valgono per tutte le 20mila classi esistenti in Italia. E non per la metà. Verrebbe da commentare quale sarebbe poi il criterio per scegliere le classi dove le nuove norme sarebbero applicate e quelle, più fortunate secondo noi, dove tutto resterebbe com’è ora».
    Con l’aria che tira l’ipotesi di dialogo appare lunare. A proposito, la scelta della Gelmini di chiamare nel suo staff un tecnico finora considerato vicino al Pd come Alessandro Schiesaro non vi complica la vita?
    «Schiesaro francamente non lo conosco. E comunque non è lui il problema. La verità è che noi stiamo cercando di fare al meglio il nostro lavoro, che è quello dell’opposizione. Fino ad oggi tuttavia la maggioranza sembra tetragona di fronte alla possibilità di cambiare anche solo una virgola del testo».
    Il nodo della mancata copertura finanziaria cambia le cose?
    «Vedremo, di certo se l’esecutivo continua a procedere a testa bassa corre dei rischi. Credo di aver spiegato attraverso le carte ufficiali che, così com’è, il provvedimento di cui stiamo discutendo viola la Costituzione».

    Fonte: Il Mattino - Gino Cavallo | vai alla pagina

    Argomenti: opposizione, Costituzione, Scuola e Università, economia statale, riforma gelmini, Commissione Bilancio | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 24 ottobre 2008 da 31
    Desidero sottolineare l'importanza di quanto dice il senatore Morando. I conti sul maestro unico non tornano. E non sono parole o demagogia. C'è nero su bianco a dimostrarlo. Tanto da far concludere al sen. Morando con un gravissimo:«il provvedimento di cui stiamo discutendo viola la Costituzione».

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