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Dichiarazione di Pier Ferdinando CASINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) 


 

«Finirà l'idillio tra Berlusconi e la Lega» - INTERVISTA

  • (27 ottobre 2008) - fonte: Il Gazzettino - Giorgio Gasco - inserita il 28 ottobre 2008 da 31

    «Silvio ha scelto il Carroccio come alleato privilegiato, fra non molto capirà l’errore».
    Il bipartitismo: «È una finzione»

    Udc con le mani libere. Né col Pdl, «anche se il dialogo può sempre riprendere» perché «finirà la luna di miele con la Lega», né col Pd anche se, più di qualche volta, c'è piena sintonia come la difesa delle preferenze. Pier Ferdinando Casini , leader dei centristi, smorza chi vorrebbe un addio definitivo con Berlusconi perché è convinto che in Italia non può esistere il bipartitismo, anche «se lo vogliono indicare come soluzione dei problemi dell'Italia, in effetti serve solo a Berlusconi».
    Pier Ferdinando Casini , è rammaricato per non aver partecipato a "Salva l'Italia" organizzata da Veltroni?
    «Tutt'altro. È stata comunque una grande manifestazione pacifica...».
    Con molto "fair play" lo hanno riconosciuto anche Fini, Alemanno, Brunetta e anche Bondi.
    «... come fece Berlusconi contro il governo Prodi. Ma...».
    Ma non sono queste le risposte ai problemi del Paese?
    «Oggi le risposte ai problemi dell'Italia non possono venire dalla piazza. Noi siamo in Parlamento avendo fatto un percorso diverso da quello di Veltroni, non avrebbe avuto senso la nostra presenza al Circo Massimo. Sono più che certo che non basta essere opposizione per avere un minimo comune denominatore, serve qualcosa di più».
    Come dice il suo ex amico Follini, ora responsabile dell'informazione del Pd, non è scendendo in piazza che si conquistano i voti dei moderati...
    «Il ruolo dell'Udc è diverso da quello del Pd. Noi ci sforziamo di continuare il dialogo con quanti nel perimetro del centrodestra capiscono che un Paese non si governa con le suggestioni ma dando risposte concrete».
    Di qui l'opposizione al governo.
    «Che, però, non è ideologica ma concreta. Quando il governo fa qualcosa di positivo come a Napoli e come per l'emergenza finanziaria, lo votiamo; quando, invece, fa solo spot lo contrastiamo. Il problema vero è questo popolo di centrodestra che è stato abbindolato sul bipartitismo...».
    Cosa c'entra il bipartitismo?
    «In base ai sondaggi, non ultimo quello di ieri di Mannheimer, si manifesta una realtà: il consenso per il governo cala, ma non a favore del Pd».
    In questo fallimento del bipartitismo, rientra anche la spaccatura tra Pd e Di Pietro?
    «Affari loro. Credo, invece, che il grave errore di Veltroni in campagna elettorale sia stato quello di far crede che il bipartitismo era la soluzione dei problemi italiani. Il fatto che i consensi per la Lega siano aumentati, idem per Di Pietro, che noi siamo in Parlamento come terza forza... questi non sono elementi virtuali, ma concreti e fanno capire come il disegno del bipartitismo non è vincente. O meglio, è un disegno che va solo a vantaggio di Berlusconi».
    Bipartitismo come finzione. Altrettanto il bipolarismo?
    «Il bipolarismo ha una logica: è un sistema di alleanze attorno a due forze maggiori. Il bipartitismo, invece, è la riduzione a due forze politiche delle presenze parlamentari: ed è talmente una finzione, che non lo si vuole costruire col consenso ma negando delle libertà ai cittadini...».
    Negare libertà come quella di poter esprimere le preferenze, come vuole il Pdl, alle prossime elezioni europee?
    «Già. Vede, per tenere in piedi un bipartitismo finto si escogita l'abolizione delle preferenze. Questa è la migliore dimostrazione che le nomenclature di partito per poter tenere in piedi finti partiti, che si reggono solo su atti notarili, hanno bisogno che la gente non voti. Però...».
    Però?
    «Si moltiplicano le prese di posizione di consigli comunali e regionali al cui interno il Pdl ha votato per le preferenze».
    Quindi Pdl sempre più lontano?
    «Vorremmo fosse della partita pro-preferenze. Ma alle parole non seguono i fatti, restano rigidi».
    Veltroni annuncia la fine dell'alleanza con Di Pietro; Berlusconi si dimentica dell'Udc. È bipartitismo?
    «Di Pietro viene accettato e respinto a giorni alterni, ma era alleato organicamente al Pd. L'Udc non era né alleato di Berlusconi, né alleato di Veltroni...».
    Mani libere.
    «... noi siamo in Parlamento non grazie a Berlusconi, ma ai nostri elettori. Il fatto che in Abruzzo...».
    Il Cavaliere ha posto il veto ad un'alleanza con voi per il voto anticipato alle regionali.
    «... che ci debba essere una prevaricazione da Roma sulle scelte dei dirigenti locali... la dice lunga sia sulla concezione federalista sia sulla fiducia di cui gode la classe dirigente locale».
    Veto che finora non è stato posto in Veneto, considerando che le regionali sono nel 2010, seppure sia la vigilia di un importante voto amministrativo.
    «In Veneto siamo nella giunta Galan, e abbiamo un giudizio positivo del presidente e della sua squadra. Il pragmatismo ci contraddistingue. Però, vedo frequenti polemiche contro Galan...».
    Invece l'Udc lo promuove.
    «Galan ha il suo carattere e il suo modo di procedere, ognuno ha il suo. Però alla fine il nostro giudizio è positivo, siamo in giunta in base alla condivisione di un programma...».
    Nessun ostacolo dall'Udc per una riconferma di Galan fra due anni?
    «Il nostro auspicio è che venga riconfermato come candidato...».
    Carroccio permettendo, che in Veneto punta alla poltrona più alta.
    «Una coalizione guidata dalla Lega avrebbe tutto un altro sapore».
    La Lega del Veneto chiede la vostra testa; Galan evita di rispondere.
    «Non mi pare sia scorretta nei nostri confronti, la Lega fa il suo gioco. Ha tutto l'interesse a radicalizzare nel populismo le coalizioni con le quali governa. Non mi meraviglio, perché dovrebbe fare il gioco di Forza Italia?».
    Come si attesta l'Udc di fronte alla crescita della Lega?
    «La crescita al Nord è figlia delle condizioni in cui Berlusconi ha collocato la Lega eleggendola ad alleato privilegiato. Quando uno vota la Lega fa un doppio voto: sceglie un partito di governo e uno di protesta. In queste condizioni crescerebbe chiunque perché c'é una naturale vocazione delle gente a protestare e una naturale propensione a non voler sprecare il proprio voto».
    Radicalizzando il populismo, la Lega ha finora raccolto buoni frutti.
    «Finora, appunto. Oggi c'é la luna di miele con il Pdl e il problema può essere irrilevante; domani, quando ritengo che le cose sarano più difficili, si capirà quanto è sbagliata la scelta».
    Il Carroccio radicalizza la sua territorialità, poi però accetta i fondi per Catania e Roma.
    «I fondi non andavano concessi, hanno dato un messaggio errato. Cioé,che i virtuosi sono sacrificati a favore di chi ha fatto amministrazioni dissennate».
    Lei non vuole lasciare l'egemomia dei moderati a Berlusconi...
    «Oggi la battaglia può sembrare persa, ma la vita è lunga e ho tempo per aspettare».
    Mani libere. Però, in Trentino, pur essendo stata bocciata la lista, sostenete il centrosinistra di Dellai.
    «Il Pdl non ci ha chiesto nulla, ha candidato uno della Lega, ci ha detto "prendere o lasciare". Ogni partito ha la sua dignità...».
    Ma Dellai...
    «Non è del Pd, ma di un partito territoriale. Sono andato a Trento a un comizio con Dellai e Enrico Letta... alle mie spalle c'era un ritratto di De Gasperi. Mi sentivo a casa».
    È ancora convinto di un ritorno al dialogo con Berlusconi?
    «Nonostante le provocazioni che subiamo, dico: calma, calma, calma. Siamo disposti a dialogare, non ad accettare diktat o prepotenze».
    Cosa pensa dell'azione di "pulizia" messa in atto da Brunetta?
    «Brunetta è uomo intelligente che sta facendo tante cose positive. Probabilmente se non facesse un effetto speciale al giorno sarebbe meglio per lui e per la sua credibilità».

    Fonte: Il Gazzettino - Giorgio Gasco | vai alla pagina

    Argomenti: attività politica, manifestazione, casini con berlusconi, partiti, veneto, preferenze, Lega Nord, elezioni regionali 2010, dirigenti, Nord | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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