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Dichiarazione di Roberto ZACCARIA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Coordinatore milanese del PD: Sostengo Draghi; quella di Corritore è una candidatura valida ma pre-costituita.

  • (30 ottobre 2008) - fonte: Affari Italiani - inserita il 26 novembre 2008 da 3625
    Coordinatore cittadino del Pd. In corsa ci sono Davide Corritore e Stefano Draghi. Lei con chi sta?
    "Sul piano personale sono due persone di valore. Sul modo in cui la candidatura è stata proposta mi piace più quella di Draghi perché, se volessimo schematizzare, viene dal basso. Inoltre Draghi incontra la mia aspirazioni di candidare persone che siano espressione di un sentimento diffuso e rappresentino qualcosa di veramente nuovo per un partito da costruire".
    Draghi però è stato già leader cittadino del Pds nel '92...
    "E' chiaro che uno a 66 anni nella sua vita ha fatto altre cose. Se non le avesse fatte ci sarebbe da preoccuparsi. Non mi sorprende il fatto che nel corso della sua vita abbia ricoperto altri ruoli. Draghi rappresenta oggi una candidatura che mi dà la sensazione precisa di essere frutto di una scelta proveniente dal basso e non mi pare sia il frutto di accordi di vertice preventivi. Il modo in cui la candidatura è costruita rappresenta l'elemento di novità".
    Marco Granelli ha dichiarato ad Affari che Corritore è un cooptato...
    "Io l'ho detto in un altro modo. La mia sensazione è che la candidatura di Corritore faccia parte di un processo discendente in cui viene scelto prima il segretario provinciale, poi quello comunale e poi via via a scalare. Dà la sensazione di un meccanismo pre-organizzato. La candidatura Draghi risponde a una logica diversa e più aperta. Io sono iscritto a un circolo milanese e durante gli incontri gli aderenti lamentano il fatto di essere privati del dibattito politico e denunciano il gioco delle correnti che tendono a risolvere i problemi attraverso gli incontri dei loro leader. Corritore è un nome di valore, però mi pare che la sua candidatura fosse già stata pensata prima, così come quella di Casati. Si attua cioè un meccanismo di derivazione. Io sono come Don Chisciotte e mi batto solitario contro le correnti e i capi corrente".
    Draghi ha detto che bisognerebbe assegnare un ruolo politico alla carica di coordinatore cittadino. Anche per lei andrebbero scisse le cariche di coordinatore provinciale da quello cittadino?
    "Intanto vanno scisse dal punto di vista del meccanismo di derivazione. Se il coordinatore cittadino è emanazione di quello provinciale c'è un'identificazione di sostanza pericolosa. Dopodiché c'è un problema anche formale: credo che il coordinatore cittadino debba progettare una proposta per il Pd milanese e incominciare a costruire anche l'ipotesi di una candidatura per la città. Da questo punto di vista l'autonomia è indispensabile. Un'autonomia indispensabile non solo però dal punto di vista statutario, ma anche da quello sostanziale: se fosse emanazione dello stesso metodo che ha portato all'individuazione del leader provinciale l'autonomia statutaria non avrebbe senso. E' necessario che ci sia autonomia sostanziale e formale. Bisogna che il progetto per Milano e il candidato sindaco nascano in un contesto autonomo".

    Fonte: Affari Italiani | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, pd, partiti, milano, Coordinatore cittadino, Corritore Davide, Draghi Stefano | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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