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Dichiarazione di Leonardo Muraro

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Treviso (Partito: Lega) 


 

«Se i sindaci che hanno restituito le fasce tricolori sono coerenti assieme alla fascia dovrebbero consegnare le dimissioni e indurre il Prefetto ad inviare un commissario».

  • (16 gennaio 2009) - fonte: Il Gazzettino sez. Nord Est - inserita il 16 gennaio 2009 da 31

    I sindaci contro i privilegi di Roma, a Treviso restituite le fasce tricolori

    TREVISO - Venticinque sindaci della provincia di Treviso, soprattutto del Pd ma anche di liste civiche, hanno oggi restituito simbolicamente la fascia tricolore al Prefetto di Treviso, Vittorio Capocelli, per protestare contro la concessione al solo Comune di Roma della facoltà di violare il patto di stabilità.

    I primi cittadini, gli stessi che si battono da tempo per poter trattenere il 20% dell'Irpef nei bilanci comunali, hanno espresso la loro disapprovazione per quella che è stata giudicata una norma «ad personam», che viola perciò i principi di giustizia. Hanno quindi chiesto una revisione generale della legge, proponendo una contrattazione a livello regionale delle regole, così come avviene per le regioni a statuto speciale.

    I sindaci si sono detti «avviliti e stanchi» ed hanno sottolineato come la scelta che assumeranno di violare il patto di stabilità non va considerato come un «atto di disobbedienza» ma come uno strumento di «assolvimento dei propri doveri» rispetto agli impegni assunti verso i cittadini. Ad appoggiare l'iniziativa dei primi cittadini si sono aggiunte le organizzazioni sindacali e le associazioni artigiane le quali rappresentano aziende che spesso avanzano soldi dai comuni da oltre un anno.

    A sorpresa il presidente della Provincia Leonardo Muraro, che per primo aveva alzato la voce contro l'accezione romana, ha irriso l'iniziativa, definendo i sindaci autori del gesto eclatante "felliniani" ed inclini ad «un eccesso di scenografia che va oltre la decenza.
    Se sono coerenti - ha affermato Muraro -assieme alla fascia dovrebbero consegnare le dimissioni e indurre il Prefetto ad inviare un commissario».

    Muraro ha annunciato di portare nei prossimi giorni al voto del Consiglio provinciale un documento in cui l'ente dichiara l'intenzione di violare consapevolmente i limiti del patto di stabilità per poter realizzare opere giudicate strategiche, in primo luogo istituti scolastici ed infrastrutture viarie.
    «Da qualche tempo a questa parte stiamo parlando di vere e proprie ingiustizie da parte del Governo nei confronti di questa parte del Paese e stiamo pensando di chiedere come Provincia un giudizio su quanto sta accadendo alla Corte Costituzionale Europea».

    Dalla maggioranza in Provincia (una coalizione di centrodestra che assieme vede Lega, Forza Italia, An e Udc) è arrivato qualche segno di insofferenza, ma alla fine tutti fanno quadrato attorno a Muraro.

    Dice Giampietro Favaro, capogruppo di Forza Italia: «Ne abbiamo parlato, condividiamo la delusione di Muraro e dei sindaci nei confronti del governo, se vanno a Roma con i forconi ci vado anch’io».

    Fonte: Il Gazzettino sez. Nord Est | vai alla pagina

    Argomenti: privilegi, Statuti Speciali per Provincie e Regioni, roma, veneto, irpef, comuni, Corte di Giustizia europea, sindaci, patto di stabilità | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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