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Dichiarazione di Stefania PEZZOPANE

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia L'Aquila (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) 


 

«Il tetto massimo di 150 mila euro è un'ingiustizia senza precedenti. Abbiamo diritto, come è avvenuto negli altri terremoti, al 100% del finanziamento della spesa necessaria».

  • (05 maggio 2009) - fonte: Il Messaggero.it - inserita il 06 maggio 2009 da 100

    Provincia L'Aquila: ancora gravissima emergenza. La situazione è «ancora di gravissima emergenza» spiega Stefania Pezzopane, presidente della Provincia dell'Aquila, sottolineando che «sono ancora 70mila gli sfollati in tutta la provincia e all'Aquila: 40mila le persone nelle tende e 30mila alloggiano in alberghi e appartamenti. Le condizioni per rientrare nelle abitazioni non ci sono perché sono pochissimi i certificati di agibilità e spesso, se la casa è agibile, non lo è il contesto».

    «Nel dl non ci sono fondi per la ricostruzione - spiega la Pezzopane - ma ci sono 1,3 mld per l'emergenza e per le costruzioni transitorie. Il resto delle risorse sono dilazionate fino 2032 attraverso il credito di imposta e ciò produce una vera preoccupazione sull'opportunità vera che avremo di ricostruire i centri storici».

    «Il tetto massimo di 150 mila euro è un'ingiustizia senza precedenti - ripete - Abbiamo diritto, come è avvenuto negli altri terremoti, al 100% del finanziamento della spesa necessaria».

    Gli immobili distrutti. Secondo Pezzopane c'è anche il problema legato alla possibilità di cedere a Fintecna gli immobili distrutti. «Se i finanziamenti restano questi - dice - non sarà una scelta ma una ineludibile necessità, che consegnerà il centro storico a una società immobiliare che ne farà quello che vuole». Ma il punto più dolente, ribadisce, è la mancanza di possibilità decisionale lasciata agli enti locali.

    «Tutto è accentrato in mano alla Protezione Civile che agisce sentiti gli enti locali - si legge in una nota della Provincia - Non stiamo parlando di piccoli enti, ma di una Provincia che è grande mezza regione, di una città capoluogo che è anche città d'arte e di altri 37 antichi borghi. Il territorio non può essere affidato ciecamente a chi lo conosce per sentito dire. Gli enti locali e i cittadini vanno coinvolti in maniera attiva». «Sentiti gli enti localì - conclude Pezzopane - dovrà diventare sul decreto d'intesa con gli enti locali, come è stato per gli altri centri colpiti. Altrimenti rischiamo di essere commissariati dalla protezione civile almeno per un decennio».

    Fonte: Il Messaggero.it | vai alla pagina

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