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Dichiarazione di Donatella PORETTI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Test Antidroga ai parlamentari. I documenti della buffonata.

  • (07 novembre 2009) - fonte: Radicali.it - inserita il 07 novembre 2009 da 31

    La settimana prossima prende il via la processione dei parlamentari che si sottoporranno al test volontario antidroga. Iniziativa che abbiamo definito come una buffonata e su cui suggeriamo la lettura di quest'articolo della senatrice Doantella Poretti.

    A seguire i testi originali con cui l'iniziativa e' stata diffusa tra i parlamentari.

    Roma 7 Novembre 2009.
    A tutti i deputati e Senatori
    Loro sedi

    Trasmetto, in allegato alla presente, una nota tecnica del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, diretta ai Parlamentari che intendano sottoporsi agli accertamenti sull'uso di sostanze stupefacenti, che si svolgeranno da lunedi' 9 novembre a venerdi' 13 novembre p.v.

    Cordiali Saluti

    Carlo Giovanardi

    ___________________________

    La lettera originale

    Segue, su carta intestata della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Politiche Antidroga. Il capo Dipartimento il seguente testo (qui la lettera originale):

    INFORMAZIONI DI BASE SUL DRUG TEST ED AVVERTENZE


    Durante la settimana dal 9 al 13 novembre saranno resi disponibili gli accertamenti di assenza di consumo di sostanze stupefacenti per Senatori e Deputati che volontariamente scelgono di sottoporsi al test. L’iniziativa è stata promossa dal Sottosegretario Carlo Giovanardi, Dipartimento Politiche Antidroga.

    Sedi degli accertamenti
    Gli accertamenti potranno essere eseguiti presso:
    - il Presidio Sanitario della Presidenza del Consiglio dei Ministri dislocato in Via della Mercede con ingresso in via del Moretto 13.

    L’intera procedura di prelievo, stoccaggio, l’esame rapido e trasferimento dei campioni ai laboratori di analisi di secondo livello verrà svolta da personale sanitario del Dipartimento sotto la direzione del Capo Dipartimento Politiche Antidroga (Dirigente Medico), coadiuvato da collaboratori sanitari specializzati.

    Di che cosa si tratta
    Si tratta di accertare se nella persona che volontariamente si sottopone al test sono evidenziabili tracce di sostanze stupefacenti quali cocaina, eroina, amfetamine e cannabis. La loro assunzione comporta una distribuzione nei fluidi e tessuti corporei e quindi la presenza per un certo periodo di tempo nelle urine e nei capelli. Questo periodo varia in relazione al tipo di sostanza, alla quantità assunta e alla frequenza di assunzione.

    Il test è volontario e attuabile solo con il consenso informato, sottoscritto dall’interessato.

    Modalità di esecuzione
    Il test può essere eseguito utilizzando diversi materiali biologici. In tale circostanza si potranno utilizzare: - urina: consente di rilevare la presenza di sostanze consumate fino a qualche giorno prima e assunte anche in modica quantità;

    - capello: generalmente permette l’identificazione di consumi su periodi più lunghi in base alla lunghezza del capello (risalendo anche a parecchi mesi precedenti) e per assunzioni di discreta quantità;

    - urina e capello: combina le caratteristiche dei due tipi di indagine aumentando la certezza del risultato. Test su urina: per garantire l’affidabilità del test la raccolta delle urine sarà eseguita “a vista” e cioè sotto il controllo diretto di un sanitario. Tutto questo al fine di garantire che non vi possa essere una sostituzione indebita o una alterazione del campione di urina consegnato. Pertanto chi vorrà sottoporsi a questo esame deve essere consapevole della necessità che sarà controllato a vista dal personale sanitario (dello stesso sesso) durante la minzione. Questa operazione purtroppo è necessaria e non evitabile al fine di garantire la correttezza e l’incontrovertibilità delle procedure di raccolta dei campioni biologici.

    Successivamente, su richiesta dell’interessato, sarà possibile effettuare un primo e preliminare test rapido (5 min.) sul campione di urina per valutare in prima battuta la presenza delle sostanze. Questo primo test, pur essendo abbastanza affidabile, può presentare un margine di errore (falsa positività o negatività), pertanto un campione della stessa urina verrà mandato in laboratorio per un secondo test ad alta specificità in modo da confermare il primo risultato (sia esso negativo che positivo).

    Se si vorrà evitare l’esame urine, per proprie difficoltà personali, si potrà eseguire solo il test su capello.

    Test su capello: verranno tagliate alcune piccole ciocche di capelli (almeno 100 mg.) nella zona occipitale (nuca) su cui verranno espletate le successive analisi di laboratorio ad alta specificità. Le sostanze ricercate saranno quelle riportate precedentemente. In questo caso però i tempi di consegna dei risultati saranno più lunghi e non immediati.

    Trasmissione dei campioni al laboratorio analisi: tutte le procedure di raccolta, stoccaggio, trasmissione e conservazione dei campioni seguiranno le norme e le linee guida internazionali e nazionali in materia al fine di garantire la massima sicurezza ed affidabilità.

    Avvertenze e raccomandazioni
    È vietato far assistere all’interno degli ambulatori sanitari alle operazioni mediche, anche preliminari, compresa la consegna dei risultati persone a qualsiasi titolo estranee, salvo personale medico di fiducia, assistenti personali in caso di invalidità o condizioni psicofisiche che necessitino di sopporto di personale sanitario o di accompagnamento.
    Sarà necessario avvertire il medico al momento dell’esame dell’assunzione pregressa di farmaci che potrebbero interferire con gli esami.

    Costi
    Il costo totale previsto per gli accertamenti è di 70 euro omnicomprensivo, che dovrà essere versato al momento dell’accertamento con l’ottenimento di ricevuta.

    Anonimato
    La procedura di accertamento è stata studiata affinchè non vi sia la raccolta di dati anagrafici che possa identificare in alcun modo la persona sottoposta agli esami.

    Al richiedente il test verrà da subito affidato un codice numerico univoco di identificazione (un PIN personale) che conoscerà solo il diretto interessato e che sarà applicato su tutti i campioni di materiali biologici e l’eventuale documentazione di accompagnamento.

    Pertanto tutti i campioni in laboratorio, anche durante le lavorazioni, non avranno alcun nominativo identificabile ma solo numeri di codice anonimi.

    Il numero di codice sarà quindi in possesso solo dell’interessato che si è sottoposto al test e che dovrà esibirlo al momento del ritiro delle analisi. In caso di smarrimento di tale codice, non sarà possibile recuperare i risultati delle proprie analisi non esistendo alcun modo di poter collegare i risultati alla identità della persona se non tramite questo codice, in possesso solo dell’interessato. Non sarà conservata alcuna documentazione riportante in nominativo della persona che esegue gli accertamenti ne alcuna associazione tra nominativo del soggetto e codice identificativo anonimo e personale.

    Verrà eseguita una campionatura dei materiali biologici in modo da poter permettere anche in seguito, su richiesta dell’interessato, eventuali controanalisi o ulteriori approfondimenti.

    In caso di positività alla prima analisi gli esami verranno eseguiti anche in un secondo laboratorio ad alta specializzazione. I campioni saranno conservati per 30 giorni dopo la consegna dei risultati ed in seguito totalmente smaltiti.

    Solo i risultati generali e comprensivi di tutte le analisi eseguite (cioè le elaborazioni statistiche sui dati aggregati e non singoli come il numero di risultati positivi su tutti i campioni) potranno essere oggetto di pubblicazione.

    Modalità di accesso all’esecuzione dell’esame e ritiro referti

    Come prenotare: gli esami possono essere fatti solo su prenotazione telefonando al n. 06.67796350.

    Consegna dei referti
    I risultati potranno essere ritirati esclusivamente dall’interessato esibendo il codice personale presso il Dipartimento in via della Vite 13. In caso di impossibilità al ritiro personale è possibile dare delega formale a persona di fiducia ma comunicando prima dell’esame questa necessità che dovrà necessariamente essere riportata dal medico sul codice personale consegnato all’interessato prima dell’esecuzione dell’esame.

    I risultati di laboratorio completi potranno essere ritirati dopo circa 10 giorni dalla esecuzione del test.

    Si rammenta che la perdita del codice personale renderà impossibile il ritiro del referto e l’identificazione futura di qualsiasi risultato.

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina

    Argomenti: incoerenza, trasparenza, parlamentari, droga | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (2)

  • Inserito il 08 novembre 2009 da 861
    Almeno c'è rimasto qualcuno che ci dice - a suon di documenti - come stanno le cose!
  • Inserito il 08 novembre 2009 da 31
    E questo sarebbe un test? Chiamiamolo tost. Tanto è uguale. Sempre una presa per i fondelli resta!

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