-
» Fassino fa giustizia dell'idea che il rinnovamento si debba fare sacrificando competenze
Franco MIRABELLI in data 01 marzo 2011
-
» Primarie a Torino. «Fassino ha ottenuto un risultato di straordinaria ampiezza»
Pier Luigi BERSANI in data 27 febbraio 2011
-
» Primarie a Torino. «Un risultato di straordinario valore»
Piero FASSINO in data 27 febbraio 2011
-
» Primarie a Torino. «Da noi è arrivata una proposta politica coraggiosa»
Davide GARIGLIO in data 27 febbraio 2011
-
» Ultimi incontri in vista delle primarie passeggiando tra le vestigia del Filadelfia
Davide GARIGLIO in data 24 febbraio 2011
-
» Una poltrona per cinque: Fassino, Gariglio e gli altri candidati alle primarie di Torino
Davide GARIGLIO in data 24 febbraio 2011
-
» Tra la Fiat e gli appalti pubblici - l'unico confronto tra candidati
Davide GARIGLIO in data 24 febbraio 2011
-
» Allo Stadio Filadelfia (1^)
Davide GARIGLIO in data 23 febbraio 2011
-
» Allo Stadio Filadelfia (2^)
Davide GARIGLIO in data 23 febbraio 2011
-
» Allo Stadio Filadelfia (3^)
Davide GARIGLIO in data 23 febbraio 2011
-
» In videochat per le primarie del centrosinistra a Torino.
Davide GARIGLIO in data 23 febbraio 2011
-
» Primarie Centro Sinistra Torino - Il 24 febbraio ultimo confronto pubblico
Davide GARIGLIO in data 23 febbraio 2011
-
» Aziende Partecipate: "Dico no all'entrata dei privati"
Davide GARIGLIO in data 21 febbraio 2011
-
» Wild Italy - Intervista a Davide Gariglio, candidato sindaco alle primarie del Pd a Torino
Davide GARIGLIO in data 21 febbraio 2011
-
» Nuova energia per Torino
Davide GARIGLIO in data 21 febbraio 2011
-
» Torino, Primarie Pd Sul Filo Di Lama: La Sfida Di Fassino Si Chiama Davide Gariglio
Davide GARIGLIO in data 21 febbraio 2011
-
» Primarie Centro Sinistra Torino - Il 24 febbraio ultimo confronto pubblico
Davide GARIGLIO in data 21 febbraio 2011
-
» Primarie a Torino: Fassino o Gariglio?
Davide GARIGLIO in data 21 febbraio 2011
-
» A Torino primarie vere - Gariglio insidia Fassino
Davide GARIGLIO in data 20 febbraio 2011
-
» Vota chi vuoi. Ma vota con la testa
Davide GARIGLIO in data 20 febbraio 2011
-
» Nessun attacco personale, solo giudizi politici
Davide GARIGLIO in data 19 febbraio 2011
-
» Primarie 2011: facsimile della scheda
Davide GARIGLIO in data 19 febbraio 2011
-
» Scuotere il Pd - "Fassino come Bresso"
Davide GARIGLIO in data 18 febbraio 2011
-
» Gariglio: "Non tradisco il Pd ma vedo che Fassino mi teme"
Davide GARIGLIO in data 17 febbraio 2011
-
» "Non voglio perdere per due volte"
Davide GARIGLIO in data 17 febbraio 2011
-
» Bisogna rilanciare lo scalo aprendo una base low cost - Ho aderito alla petizione di FlyTorino
Davide GARIGLIO in data 15 febbraio 2011
-
» Scontro sui sondaggi
Davide GARIGLIO in data 12 febbraio 2011
-
» «Basta zone franche. Un assessore alla sicurezza»
Davide GARIGLIO in data 11 febbraio 2011
-
» Blitz a porta palazzo: "Più sicurezza"
Davide GARIGLIO in data 11 febbraio 2011
-
» Un grazie a Roberto Placido per il suo sostegno
Davide GARIGLIO in data 10 febbraio 2011
Dichiarazione di Davide GARIGLIO
Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: PD)
Una poltrona per cinque: Fassino, Gariglio e gli altri candidati alle primarie di Torino
-
(24 febbraio 2011) - fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it - inserita il 25 febbraio 2011 da 12104
Nel capoluogo piemontese il centrosinistra ha buone chance di confermare il sindaco. Ma Chiamparino non si può ricandidare, così si è aperta la sfida per la successione. Domenica il voto. E il verdetto Domenica 27 febbraio, dalle 8 alle 20, si tengono a Torino le ultime primarie per il candidato sindaco di centrosinistra di una grande città, dopo quelle di Milano, Bologna, Napoli, Cagliari. Cinque i candidati: Piero Fassino e Davide Gariglio (Pd), Gianguido Passoni (assessore,indipendente a sinistra del Pd, sostenuto anche dai circoli cittadini di Sel), Michele Curto (giovane di area Gruppo Abele) e Silvio Viale (candidato di bandiera dei radicali). Particolarmente contorta e combattuta la genesi di queste primarie e delle candidature, in una città considerata “sicura” per il centrosinistra come Torino. Non c’era un delfino di Chiamparino, che non si può ricandidare per la terza volta. Il Pd aveva puntato inizialmente sul rettore del Politecnico Francesco Profumo. Ma Profumo ha rinunciato quando ha visto che le primarie, pretese da Sel, erano inevitabili. A quel punto è sceso in campo Fassino, a cui la maggior parte dei dirigenti locali ha inizialmente riservato una tiepida accoglienza. A sinistra intanto lavoravano “Torino Bene Comune” (che ha candidato l’assessore Passoni) e “Altra Torino” (che non ha candidato nessuno). Il Pd stabiliva la regola che per candidarsi alle primarie i suoi esponenti dovevano raccogliere almeno il 20% delle firme degli iscritti torinesi del partito. Soglia raggiunta, oltre che da Fassino, solo da mister preferenze Davide Gariglio, di area cattolica. Falliva il tentativo dell’assessore Roberto Tricarico di presentarsi con firme di cittadini non iscritti al Pd. A sinistra prendeva quota l’ipotesi di candidare Giorgio Airaudo, leader della Fiom. Per stoppare un fenomeno vendoliano di unità come quello che ha vinto le primarie a Milano, vari esponenti del Pd fanno barricate contro Airaudo. Ottengono di mettere in difficoltà le aree di sinistra, imponendo l’escusione dalla coalizione della Federazione della Sinistra, già cacciata dalla Giunta Chiamparino. L’incertezza di Airaudo dura fino a fine gennaio. A poche ore dalla chiusura delle iscrizioni alle primarie, dice definitivamente no. I sostenitori dell’assessore Passoni confermano la sua candidatura, ma all’ultimo momento si iscrive anche l’outsider 30 enne Michele Curto, area Gruppo Abele. A sinistra c’è chi lo accusa di dividere il fronte per favorire Fassino (replica: “Cerco i voti di gente che non avrebbe partecipato alle primarie”). Il regolamento torinese prevede che non debbano raccogliere firme i candidati ufficiali dei partiti. Quindi Fassino, Gariglio e Silvio Viale, che i radicali candidano senza prevedere una reale campagna. Passoni e Curto sono invece candidati “civici”, tenuti a raccogliere almeno 3 mila firme in venti giorni. Per Passoni le firme certificate sono 7.400, per Curto 3.400. Come nelle altre città possono votare anche gli stranieri residenti, e i giovani dai 16 anni compiuti. ECCO IL PROFILO DEI 5 CANDIDATI: Davide Gariglio, 44 anni, di origini democristiane, poi passato alla Margherita, è consigliere regionale del Pd, eletto per la seconda volta nel 2010 con “il maggior numero di preferenze in tutto il centrosinistra piemontese”, come scrive sul suo sito all’indomani del voto. Dal 2005 è presidente del consiglio regionale, nel quinquennio della Bresso. “Nuova energia per Torino”: con questo slogan inizia la sua campagna per diventare sindaco. E fa una proposta-choc: arrivare al biglietto gratuito del tram abolendo le circoscrizioni, cioè il decentramento comunale, per finanziare il regalo. Poi per evitare incidenti con i presidenti di circoscrizione lascia cadere la cosa e procede su binari più cauti. E incassa l’alleanza di altri campioni delle preferenze Pd, come Placido e Laus. Piero Fassino di anni ne ha 61, che rispetto all’ età media dei politici italiani non sono poi molti. Ma è definito “vecchio” perchè ha sempre fatto politica. Segretario provinciale della Fgci nel ’71, consigliere comunale per dieci anni dal 1975, segretario di federazione dal 1983, torna a Torino dopo quasi 25 anni “romani”. Slogan della campagna “Gran Torino”, preso dal film di Eastwood. La dichiarazione “se fossi un operaio avrei votato si al referendum Fiat” ha parecchio polarizzato l’attenzione. Come anche l’apertura della campagna elettorale nella sala del Lingotto con le autorità cittadine e rappresentanti dei “poteri forti”. Nei manifesti si fa ritrarre sempre con l’uscente Chiamparino, “per continuare a vincere”. Gianguido Passoni, 40 anni, ex Pdci, assessore al Bilancio ora indipendente di sinistra vicino a Sel, è “figlio d’arte”. Nipote del primo prefetto partigiano nel ’45, figlio di un vice sindaco di Novelli e deputato Pci. Da consigliere della circoscrizione centro, con una forte preparazione economica esordisce come assessore alla casa nel 1999 nella Giunta Castellani. Fa nascere “Locare” agenzia immobiliare pubblica. Torna assessore, questa volta al bilancio, nella seconda Giunta Chiamparino dal 2006. I maligni lo definiscono “rosso come il bilancio” ma in realtà ferma il procedere dell’indebitamento ed evita la privatizzazione dell’azienda delle acque. Esce dal Pdci di Diliberto senza entrare in alcun partito, ma fondando l’associazione “Rosso ideale”. Logo e parola d’ordine universale della sua campagna: “Torino bene comune”. Michele Curto, 30 anni, si è dimesso da presidente della cooperativa- associazione Terra del Fuoco, che vive di progetti pubblici, per candidarsi alle primarie. Punti forti della sua auto-presentazione: il lavoro coi rom, i treni della memoria ad Auschwitz, un incarico nella rete europea Flare contro le mafie. Dopo aver partecipato all’ipotesi di una lista civica con Chiamparino, Airaudo nel rinunciare alla propria candidatura ha deciso di sostenere quella di Curto. Distribuisce “centomila” arance da terre sequestrate alla ‘ndrangheta in Calabria. Slogan: “Un giovane sindaco per Torino”. Alla richiesta di confluire sul candidato a sinistra del Pd che ha ricevuto poco più del doppio delle sue firme, e buone percentuali nei sondaggi, ha risposto: “Non chiederò mai ai 3.400 che hanno firmato per me di votare per qualcun’altro. Sarebbe politicista e sbagliato chiederlo”. Silvio Viale, 53 anni, radicale, noto come eroe della pillola RU 486, nasce come Lotta Continua e poi passa ai Verdi. Consigliere comunale ecologista dal ’93 al 2001, è noto per saper fare ostruzionismo alla sua stessa maggioranza. La contemporanea iscrizione ai radicali prevale. Candidato sindaco per i radicali nel 2001 non arrivando al 2% non rientra in consiglio comunale. Si qualifica poi sempre più come ginecologo abortista e pro-pillola. Il Pd lo esclude per questo motivo dal gruppetto dei candidati radicali nelle sue fila per le elezioni parlamentari del 2008. Alle primarie si è potuto candidare come rappresentante radicale, quindi senza raccogliere firme. Salvo una polemica contro i provvedimenti antismog non si segnalano altre iniziative clamorose di Viale per le primarie: non ha aperto neanche un sito web. di Silvana Cerea
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi