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Dichiarazione di Davide GARIGLIO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: PD) 


 

Gariglio: se vinco diranno che il voto è stato inquinato

  • (25 febbraio 2011) - fonte: http://www3.lastampa.it/ - inserita il 25 febbraio 2011 da 12104
    La segretaria provinciale del Pd Paola Bragantini ha l’aria un po’ stanca. Ne ha viste di tutti i colori in questa campagna elettorale. Forse troppe. L’ultima è che in attesa del verdetto di domenica qualcuno ha già messo le mani avanti, e indirizzato a Roma segnali allarmanti: rischiamo di fare la fine di Napoli, dove il voto delle primarie è stato annullato. Tradotto: cammelli ai seggi, voti di scambio, per non parlare del soccorso azzurro, militanti Pdl in fila ai gazebo per dare una spinta al candidato migliore. Per loro. «Ora basta farsi del male», dice Bragantini. «Se qualcuno vuole influenzare queste primarie non ci riuscirà». Eppure Davide Gariglio non è convinto. «Stanno mettendo le mani avanti. Cercano di far passare il messaggio che se vinco io è perché il voto è stato inquinato. Se qualcuno cova sospetti o ha le prove lo dica». A dire il vero qualcuno l’ha detto. Giorgio Merlo, deputato, sostenitore di Fassino, ha usato parole che lasciano poco spazio alle interpretazioni. E pare che la cosa non sia stata affatto gradita da Piero Fassino. Eppure il timore di un’affluenza di truppe da destra è un tormentone, se è vero che pure l’ex deputato popolare Maria Pia Valetto, sostenitrice di Passoni, racconta di «un tam tam vorticoso tra gli elettori di centrodestra», e lo stresso Passoni si senta in dovere di precisare: «Non chiederei mai il voto agli elettori del centrodestra. Sarei scorretto». I sospetti - perché di questo si tratta - mirano dritti a Vito Bonsignore, potente europarlamentare del Pdl, l’unico in grado di mobilitare frotte di militanti. Lui, più volte, ha respinto sdegnato. «Non gioco nel campo avverso - ha dichiarato qualche tempo fa - «Sono voci diffuse per danneggiare il mio impegno per il rinnovamento del centrodestra». Capire da dove nasca questo spauracchio che si sta impossessando del centrosinistra è dura. Per condizionare il voto di 40 mila elettori ne servirebbero almeno 5-6 mila. Un mezzo esercito. E a chi le chiede di intervenire, fare chiarezza, stroncare i sospetti, Paola Bragantini sventola in faccia un sondaggio di qualche tempo fa, commissionato dal Pd nazionale: sia Fassino sia Gariglio sarebbero in grado di battere il centrodestra già al primo turno. Insomma, «se mai ci fosse qualcuno intenzionato a inquinare le primarie, sappia che chiunque esca vincitore, prevarrà anche alle elezioni di maggio. Se ne facciano una ragione». Nemmeno il tempo di chiudere un fronte e subito se ne apre un altro. In questi ultimi surreali giorni che ci separano dalle primarie, dopo la lite sul votro lucano, entra in scena la Libia. E nel centrosinistra si procede in ordine sparso anche nel solidarizzare con la popolazione stremata dallo sterminio ordinato da Gheddafi. Piero Fassino annulla la festa di chiusura della campagna elettorale, il Pd propone una mobilitazione davanti alla Prefettura alle 8 di sera, scatenando i Radicali, che ne hanno organizzata una a mezzogiorno. E Gariglio? Conferma la festa all’Isozaki, dove però si organizzerà una raccolta fondi per la Caritas che assiste i profughi libici.
    Fonte: http://www3.lastampa.it/ | vai alla pagina
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