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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Pd: chi lo critica ricordi che è nato solo da 3 anni

  • (05 marzo 2011) - fonte: Asca - inserita il 05 marzo 2011 da 15492

    Il Pd non è nato per essere un “contenitore in cui convivono culture diverse ma per dar vita a un pensiero nuovo e ci vuole del tempo. Chi critica il Pd dovrebbe rendersi conto che sono passati tre anni, un tempo breve e, tra l'altro, in un periodo di emergenza”.

    Lo ha detto Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, chiudendo il convegno “La crisi della democrazia e la politica dei cristiani” organizzato dall'associazione Adesso, vicina ad Area Dem.

    “Per molto tempo - ha aggiunto - dalla fine della Dc, abbiamo subito tutto e siamo arrivati quasi sempre ultimi. Abbiamo subito la fine della Dc; è nato il Ppi e abbiamo subito la scissione; abbiamo subito la nascita della Margherita, ma non è che eravamo tanto convinti”.

    E invece “finalmente abbiamo voluto la nascita del Pd” che è “l'approdo a cui siamo arrivati, senza disperdere i nostri valori e i nostri legami” e in cui si è svolto un dialogo “positivo”. In questo contesto “non dobbiamo aver paura del mescolamento perché ci siamo dentro”. Bisogna quindi “accettare la sfida del cambiamento, incontrarsi con gli altri” essere “il sale della terra”.

    Questa è “la sfida su cui è nato il Pd”, la sfida per cui serve “tenere viva Area democratica” che è il luogo in cui “si mescolano e dimenticano le differenze”, per “costruire insieme un nuovo riformismo”. Questo anche per scongiurare il “rischio che riemergano le vecchie identità costruite su terreni nuovi”, da parte di quella “identità di sinistra che c'è ancora” e di una destra che potrebbe essere tentata di dare vita a una “identità clericale” che sarebbe una “sciagura”.

    Quindi Franceschini ha invitato i cattolici a impegnarsi sui “temi nuovi”, a partire da quelli eticamente sensibili, che “sono i più difficili ma anche i più belli”: non sono temi che “dobbiamo sfuggire ma affrontare con più passione, buttarcisi dentro, accettare la sfida del dialogo. Se noi riusciamo a rompere i muri, questi cadranno anche nel Paese”. Su questi temi, poi, la “libertà di coscienza è un atto finale dopo un percorso comune non il punto di partenza”.

    Fonte: Asca | vai alla pagina

    Argomenti: chiesa, laicità, cattolici, pd, areadem, adesso | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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