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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Conclusioni dei lavori del convegno di AreaDem a Cortona

  • (27 marzo 2011) - fonte: DarioFranceschini.it - inserita il 29 marzo 2011 da 15492
    Un "patto tra tutte le opposizioni, e uso appositamente il plurale", non solo per cacciare al più presto Berlusconi dal governo, ma soprattutto per preparare la "vasta e necessaria ricostruzione dopo le macerie, anche istituzionali, lasciate dal berlusconismo". Un patto che deve essere a suo avviso preparato non solo nel paese, ma anche con iniziative parlamentari comuni. E' questa l'idea espressa da Dario Franceschini nelle conclusioni della tre giorni di AreaDem a Cortona. Il capogruppo del Pd alla Camera ha annunciato che farà questa proposta nella direzione del partito di domani. "E' vero che Vendola, Fini, Casini, Di Pietro sono tutti politicamente lontani tra di loro. Ma un grande partito come il Pd - ha sottolineato Franceschini - deve saperli tenere insieme per una stagione di ricostruzione del paese. Per questo noi Democratici abbiamo bisogno di una grande unità perché il ruolo del Pd è centrale per la ricostruzione del paese e della nostra democrazia".

    Nella discussione sui temi eticamente sensibili e soprattutto sul testamento biologico che a breve sarà di nuovo all'ordine del giorno del Parlamento, il Partito democratico deve avere il coraggio di "abbandonare i vecchi schemi" per puntare alla "caduta delle barriere tra laici e cattolici". "La discussione sul testamento biologico non va affrontata sulla base di comodi schemi di pigrizia, io sto di qua e tu di là e non mi muovo di un millimetro. Bisogna invece buttarcisi dentro, non svicolare, perché se la caduta delle barriere tra laici e cattolici funziona nel Pd, funziona nel Paese. Ed è questo quello che noi dobbiamo fare". Franceschini ha sottolineato: "Non possiamo richiamarci al principio semplicistico per cui ognuno fa quello che vuole. Certo che c'è la libertà di coscienza, ma un conto è che sia la riserva finale, altro se è il punto iniziale. Sarebbe un modo per non iniziare a discutere perché sappiamo che siamo divisi".

    La proposta di dare un contributo economico agli immigrati che arrivano in Italia per farli rientrare nel loro paese è "una sciocchezza". "Il ministro Frattini, che poco tempo fa aveva sostenuto il fatto che Gheddafi fosse un modello di democrazia da esportare, ieri ha detto una sciocchezza - ha spiegato il capogruppo del Pd alla Camera riferendosi alla proposta del contributo agli immigrati per farli rientrare nel loro paese -. Frattini ne ha sparato una di fantasia. Perchè è una proposta offensiva per chi fugge dalla guerra e dalla miseria, ed è una straordinaria calamita per far venire gli immigrati da noi: se va bene resto là, se va male torno indietro con 2.500 euro".

    Il disagio all'interno di un partito "ci può essere, è fisiologico", ma "non è normale, ed è da respingere, l'idea secondo la quale l'argomento disagio viene abbinato alla minaccia di una possibile uscita. Questa è una malattia". "Negli altri paesi se perdi un congresso non pensi di andartene, lavori dall'interno per cambiare il partito. Noi dobbiamo togliere dal dibattito questo limite vero che trasmette fragilità a tutti. Non è possibile trasmettere l'idea di una fibrillazione costante".

    "La scelta di Area Democratica" di sostenere, con i propri contributi, la linea della segreteria "è stata molto importante per tenere insieme il Partito democratico", per vedere "ricomposto il nostro elettorato". "C'era la tentazione di dire che chi aveva perso il congresso doveva essere considerato un ospite, noi questa tentazione l'abbiamo contrastata perché un partito è fatto da chi vince e da chi perde. Per questo abbiamo scelto di collaborare alla gestione unitaria". Tra gli elementi di riflessione, anche in vista della direzione in programma domani, invece il capogruppo dei democratici alla Camera ha sottolineato: "E' strano un partito che perde gruppi dirigenti verso il centro ed elettori verso sinistra; è una cosa che fa riflettere ed è da approfondire".

    "Serve un Pd unito e forte, e dobbiamo anche tornare ad aprire il partito, un lavoro che abbiamo lasciato un po' da parte. La vera fonte di disagio è il fatto che non funzionano più i partiti chiusi. Per questo, dobbiamo trovare dei meccanismi, degli strumenti per aprirci, a cominciare dalle regole statutarie. Non possiamo essere un partito che ha paura di aprirsi". Franceschini quindi ha proposto una "assemblea dei Mille" i cui componenti provengano "dall'impresa, dalla cultura, dalle intelligenze che sono andate all'estero. Mille talenti che ci dicano cosa non va e che ci diano spunti".

    Video dell'intervento conclusivo di Dario Franceschini ai lavori di AreaDem a Cortona

    Sintesi testuale dell'intervento di chiusura dei lavori di AreaDem a Cortona di Dario Franceschini
    Fonte: DarioFranceschini.it |

    Argomenti: immigrazione, alleanze, pd, opposizione, bio-etica, areadem, assemblea, cortona | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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