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Dichiarazione di Michele EMILIANO

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Bari (BA) (Partito: PD)  - Consigliere  Consiglio Comunale Bari (BA) (Lista di elezione: Cen-sin) 


 

«Il Pd è meno credibile del giullare Berlusconi» - INTERVISTA

  • (15 aprile 2011) - fonte: Terra - inserita il 15 aprile 2011 da 4110

    Archiviate le esperienze Bassolino e Loiero, Michele Emiliano prova a diventare il punto di riferimento del Partito democratico nell’Italia meridionale. Sabato scorso ha tenuto a Bari una megaconvention per lanciare il progetto di un coordinamento a Sud del partito. Dice di non avere ambizioni nazionali. Ma secondo molti, il primo obiettivo che si è prefissato è la successione di Chiamparino alla presidenza dell’Anci.

    Sindaco, ha intenzione di fare un nuovo partito del sud?

    «Non ho mai fatto parte dei partiti e non me ne frega nulla»

    Ma lei è il presidente regionale del Pd in Puglia.

    «È vero, ma sono anche presidente di molte altre cose. Il partito è solo un mezzo. Le idee sono il fine»

    Però, di fatto, ha gettato le basi per la costituzione di una nuova corrente.

    «Ma quale corrente. Io sono un’energia civile e non un politico. Qui al sud siamo incazzati neri. Quella che abbiamo lanciato è una battaglia vera su delle proposte e delle istanze precise. Per questo abbiamo chiamato la manifestazione “Mezzogiorno di fuoco”. È come un duello all’ultimo sangue. Lo sceriffo o vince o muore. Non c’è spazio per tatticisimi o politicismi».

    E per Vendola c’è spazio?

    «Vendola è il politico più furbo d’Italia, ha delle grandissime intuizioni tattiche.
    Quando all’inizio io dicevo che i partiti non servivano, lui mi contestava duramente. Adesso però è diventato molto più antipolitico di me. Questo perché ha una grande intelligenza politica, ma non è un grande uomo di governo. Non perché non ne abbia le capacità per poterlo fare, il problema è che non ha mai avuto una formazione da amministratore. Vendola non sa fare il presidente di Regione, come io all’inizio non sapevo fare il sindaco. Al Sud serve un nuova classe dirigente che va formata».

    Lei parla di nuova classe dirigente, ma alla sua manifestazione le conclusioni le ha fatte D’Alema.

    «Io sono tra due fuochi: Vendola e D’Alema. Sono molto simili e quindi incompatibili. Entrambi a un certo punto si sono resi conto che il loro dio, il comunismo, non esisteva. Uno è stato addestrato nella Germania dell’Est e un altro nell’Urss. Per me, anche se ho sempre votato Pci, in passato questo costituiva un problema. Io ho fatto il magistrato e quindi chiunque avesse a quei tempi relazioni con il nemico era da tenere d’occhio. Ora le cose sono cambiate. D’Alema è stato l’unico in Italia a mollare la poltrona».

    E del resto del gruppo dirigente del Pd cosa pensa?

    «Credo che se uno perde 3 o 4 partite di seguito, a un certo punto dovrebbe decidere di fermarsi. La classe dirigente del partito, che è la stessa del Pci, è stata sovraesposta e ha perso tutte le elezioni con Berlusconi. E per sconfiggere uno che si mette i tacchi, che ha i capelli finti e abitudini personali così discutibili basterebbe trovare un candidato dignitoso. Ma noi eravamo peggio di lui e meno credibili. La storia da giullare di Berlusconi è molto più divertente della grigia storia di un dirigente medio del Partito democratico».

    La riproposizione della questione meridionale non è però esattamente una novità.

    «Noi vogliamo dimostrare che anche se siamo meridionali e siamo del Pd possiamo farci venire buone idee. La classe dirigente meridionale del centrosinistra non è solo emergenza rifiuti. Sono tantissime le città un cui siamo riusciti a gestire in modo eccellente il problema della spazzatura, altre in cui siamo in grado di chiudere i conti in modo corretto e altre ancora dove siamo stati capaci di demolire milioni di quadrati costruiti in modo illegale».

    Di nuovo cosa c’è nella sua iniziativa?

    «Le faccio un esempio. Una delle prime proposte che vorremmo fare è una legge sul ripristino della bellezza. Grazie a dio non siamo più comunisti. E quindi possiamo coniugare la bellezza con il mercato. Non è detto che ogni demolizione di cose brutte si debba fare solo con soldi pubblici ed europei».

    È cominciata la sua corsa per la leadership nazionale?

    «Non è un’ipotesi in campo. Io sono magistrato di cassazione e sono stato investigatore. Se continuo a far arrabbiare tutti, la cosa più probabile è che me ne torni in magistratura».

    Fonte: Terra | vai alla pagina

    Argomenti: centrosinistra, mezzogiorno, sud, pd, D'Alema, questione meridionale, Vendola, classe dirigente, classe dirigente alternativa | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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