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Dichiarazione di Dario NARDELLA

Alla data della dichiarazione: Vicesindaco  Comune Firenze (FI) (Partito: PD)  - Assessore  Comune Firenze (FI) (Partito: PD) 


 

Più decoro, tutela del centro e nuove norme per i contenitori vuoti: ok dalla giunta alle modifiche al Piano del Commercio

  • (25 aprile 2011) - fonte: www.055news.it - inserita il 12 maggio 2011 da 100

    “Abbiamo impiegato quattro mesi di lavoro per arrivare ad una prima completa riforma del Piano del Commercio – spiega il vicesindaco – alla quale ne seguirà una seconda definitiva in attuazione delle nuove leggi regionali e del Piano strutturale. Abbiamo previsto un titolo appositamente dedicato alla tutela del centro storico, per proteggere il tessuto commerciale tipico e di qualità, bloccando la proliferazione repentina e incontrollata di nuove attività come phone center e internet point, alcune delle quali sono state indicate dalla forze dell’ordine come possibili attrattori di microcriminalità”.


    Le maggiori novità riguardano dunque il centro storico. Si introducono nuove limitazioni nell’area Unesco (l’interno della cerchia dei viali più l’Oltrarno) per rafforzare gli strumenti di salvaguardia per le aree di particolare pregio: divieto di vendita tramite apparecchi automatici (che spesso diventano luoghi di bivacco notturno non vigilati); divieto per nuovi internet point, phone center, money transfer e money change; stop alle nuove pizzerie al taglio, ai fast food, ai self service e al commercio all’ingrosso. Viene introdotto inoltre un regime speciale per via Tornabuoni, dove sono permesse solo attività di commercio al dettaglio non alimentare del settore moda di alta gamma, somministrazione e artigianato tradizionale e artistico, librerie.
    Nell’area Unesco vengono anche stabilite ulteriori misure di incompatibilità delle nuove attività commerciali e artigianali di prodotti alimentari (preparazione, cottura e vendita) che non rispondano a criteri di qualità del processo produttivo.


    “Quindi nella riforma – sottolinea Nardella – non è prevista alcuna norma che discrimini l’attività commerciale sulla base di criteri etnici culturali legati al prodotto alimentare; puntiamo solo al discrimine della qualità”.
    “Al fine di prevenire il degrado urbano – spiega ancora il vicesindaco – nell’Area Unesco sarà inoltre obbligatorio per i proprietari di immobili sfitti di custodire e mantenere il fondo attraverso la pulizia costante di saracinesche, vetrine e spazi antistanti; di rimuovere le insegne col ripristino dello stato precedente e di non coprire le vetrine con materiali di dubbio valore estetico”.

    Fonte: www.055news.it | vai alla pagina

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