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Dichiarazione di Maurizio SAIA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) 


 

Legislatura 16ª - Resoconto stenografico della seduta n. 768

  • (17 luglio 2012) - fonte: www.senato.it - inserita il 22 luglio 2012 da 18661

    "In merito invece alla parte espunta, cioè all'articolo 1, vorrei sottolineare che apprezzo lo sforzo del Governo di comprendere che qualcosa non funzionava in quella norma, così come era posta, e forse si rischiava di far peggio facendo passare qualche emendamento senza, alla fine, risolvere completamente il problema. Mi sembra che già vi sia un tavolo informale tecnico e politico che sta lavorando proprio per approntare un articolo per la Camera e stabilire alcune regole, a seguito di un parziale vuoto legislativo dopo l'abolizione del catalogo delle armi (che non vedo come un dramma: lo ribadisco).

    Forse a qualcuno sfugge che in questo Paese avere un pezzo in più di burocrazia, di controllo e di commissioni, tanto più nell'ambito della sicurezza, non crea ancora più sicurezza: stiamo solo ingolfando la burocrazia che serve alle persone per bene e che già rispettano tutte le regole. Per i delinquenti, i criminali e i terroristi se ci mettiamo tre articoli in più o due commissioni in meno non cambia assolutamente niente; non si pongono il problema che l'arma somigli ad un'arma da guerra invece che da caccia o sportiva. I criminali e i terroristi il loro lavoro lo fanno fuori della legalità, quando decidono di dedicarsi a malvagi obiettivi a scapito della democrazia del nostro Paese. Quindi, non è con le carte bollate che fermiamo il terrorismo."

    Fonte: www.senato.it | vai alla pagina

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