-
» «L'accordo Pd-Udc mette a disagio gli elettori. Sono pronto a essere il loro candidato»
Claudio FAVA in data 09 agosto 2012
-
» Seminario "Smart cities e Smart communities"
Lorenzo DELLAI in data 02 agosto 2012
-
» «Perchè non separarci dall'Italia?»
Raffaele LOMBARDO in data 31 luglio 2012
-
» Lettera al ministro Clini per ridurre gli orsi in Trentino
Lorenzo DELLAI in data 30 luglio 2012
-
» Provincia autonoma di Trento: «E’ colpa nostra se siamo in pochi e viviamo in un territorio alpino?»
Lorenzo DELLAI in data 30 luglio 2012
-
» Provincia autonoma di Trento: «Gli accordi vanno rivisti, compresi i 9/10 delle risorse fiscali»
Giorgio TONINI in data 29 luglio 2012
-
» Mi candido a presidente del Friuli Venezia Giulia nel 2013
Debora Serracchiani in data 21 luglio 2012
-
» Dimissioni da Deputato della Regione Sicilia
Cateno Roberto DE LUCA in data 17 luglio 2012
-
» Al presidente Monti la scelta di dimettermi. La finanza regionale è sostenibile.
Raffaele LOMBARDO in data 17 luglio 2012
-
» Sprechi orribili. Abbiamo già dato un taglio.
Filippo Patroni Griffi in data 14 luglio 2012
Dichiarazione di Debora Serracchiani
Mi candido a presidente del Friuli Venezia Giulia nel 2013
-
(21 luglio 2012) - fonte: Facebook | www.pdfvg.it - inserita il 21 luglio 2012 da 31
«Come segretario di un partito cui è affidato il compito di unire le forze disponibili, di promuovere il cambiamento, di uscire dalla crisi, non mi sottraggo a questa chiamata collettiva. Sento la responsabilità di mettere a disposizione la mia candidatura alle elezioni regionali del 2013».«Non sfugge a nessuno che quando si parla della candidatura alla presidenza della regione, entrano in gioco anche componenti molto personali, che ci mettono di fronte a un bivio.
Sapete che innumerevoli e non lievi sono le richieste che mi vengono rivolte affinché io profonda un impegno più largo e intenso, per contribuire al rinnovamento della classe dirigente del Partito democratico e della politica a livello nazionale.
Intendo dare ascolto a queste richieste, e non dismettere quell’impegno, sotto il cui segno è iniziato il mio percorso politico nazionale e cui mi chiamano la coerenza e una profonda convinzione. Ci sono battaglie, che non possono essere abbandonate per nessun motivo, perché non sarebbe giusto. E quindi non lo farò.
Inizieremo cominciando da qui, dal Friuli Venezia Giulia.
Come segretario di un partito cui è affidato il compito di unire le forze disponibili, di promuovere il cambiamento, di uscire dalla crisi, non mi sottraggo a questa chiamata collettiva. Sento la responsabilità di mettere a disposizione la mia candidatura alle elezioni regionali del 2013. Nulla è stato fatto o discusso di nascosto: gli argomenti pro o contro una mia candidatura sono stati trattati ovunque, dai circoli alle più recenti assemblee regionali, sui giornali e sui social network. Credo che questo sia un elemento positivo, anche se non sempre gradevole.
Ovviamente, ciò che non è finito in pubblico è stato il mio dibattito interiore.
E’ stato l’interrogativo silenzioso che mi sono sentita porre da quelle 74mila persone che nel 2009 hanno scritto un nome ignoto, il mio, sulla scheda elettorale delle europee, offrendomi un’opportunità senza pari, sulla fiducia. Oppure la pazienza con cui i militanti del mio partito hanno atteso che mi pronunciassi. Anche la collaborazione che mi hanno offerto molti amministratori locali, tra cui Sergio Bolzonello. Il segretario nazionale del mio partito, Pierluigi Bersani, che mi ha lasciato libera di scegliere. Le tantissime persone che mi hanno incoraggiato e aiutato nel lavoro di segretaria del Pd e di europarlamentare, con disinteresse e spesso con un sorriso.
E poi ho pensato che a questa terra io devo tutto. Qui c’è la mia casa, il mio lavoro e i miei affetti più cari. Qui, ormai da anni, mi hanno seguito perfino i miei genitori. In questi luoghi mi riconosco. Con tutto questo ho un legame e un debito che, se posso, devo e voglio ripagare. Le mie capacità, qui devono essere offerte e messe alla prova: al servizio della mia comunità.
Qualcuno gode a chiamarmi “romana” per dileggio. Bene, io vorrei augurare a queste persone di sentire la loro appartenenza a questa terra forte e salda almeno quanto la sento io».
Fonte: Facebook | www.pdfvg.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi