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Dichiarazione di Claudio Cia

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Trento (TN) (Gruppo: Altro) 


 

Se il parchetto del Comune costa un occhio della testa

  • (12 marzo 2013) - fonte: "L'Adige", 12/03/2013 - "Corriere del Trentino", 13/03/2013 - inserita il 10 aprile 2013 da 23460

    Sei panchine, due cestini, una panca. Tutto in pochi metri quadrati. Più di 28 posti a sedere che consentirebbero ad oltre un quinto dei 126 abitanti della fraz. Valsorda di sedersi contemporaneamente a contemplare gli sprechi del Comune di Trento. Questi sono alcuni dei numeri del mini parco giochi realizzato in fraz. Valsorda. Ma non è tanto il numero di panchine esposte una in fila all’altra a far pensare, è il loro costo.

    Provi a pensare a quale potrebbe essere il prezzo giusto per una panchina pubblica. Ora pensi anche a quello di un cestino per le immondizie. Bene, sappia che queste panchine costano 1.940€ l’una. Moltiplicato per 6 arriviamo a 11.640€ di panchine.

    I cestini delle immondizie costano 1.200€ l’uno, moltiplicato per i due cestini arriviamo a 2.400€ di cestini. Più la panca in legno (perché probabilmente mancavano posti a sedere!) da 1884,87€ si arriva ad un totale parziale di quasi 16.000€.

    Ma questo non è l’apice. I giochi installati “altalena biposto (quasi come fosse una Ferrari), due giochi a molla, un dondolo ad arco, una torre con scivolo a tubo” sono costati 24.216,74€. A questo prezzo si potrebbe almeno sperare da ex bambino in una torre dello scivolo alta qualche metro, ma neanche quello… solo pochi centimetri! Vero che per i bambini bisogna scegliere sempre il meglio… ma si ha l’impressione che con i soldi altrui si faccia molto presto a fare spese forse “affrettate”, o forse sproporzionate, spese che normalmente non farebbe un amministratore, colui che dovrebbe cercare di fare tanto con poco. In questo caso si è fatto poco con tanto.

    Molte e varie sono le voci di costo riconducibili a questo giardinetto pubblico, iniziato a costruire dall’estate del 2010. Quasi 4.000€ di ringhiere, fontanella da 2.500€, oltre 7.000€ di porfido, 1.800€ di alzate di gradini, 6.500€ di contorni esterni in marmo… il tutto per arrivare alla cifra finale, comprensiva di ribasso di quasi il 24%, di 161.200,49€.

    E’ mai possibile che, pur essendoci articoli aventi i riequisiti di legge a prezzi modici, il Comune riesca sempre ad imbattersi solo in quelli che costano un occhio della testa?


    Fonte: "L'Adige", 12/03/2013 - "Corriere del Trentino", 13/03/2013 | vai alla pagina

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