Ti trovi in Home  » Politici  » Gianfranco BETTIN  » «Gioco di squadra o perdiamo il Vega»

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Gianfranco BETTIN

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Venezia (VE) (Partito: Lista Civica - Cen-Sin) 


 

«Gioco di squadra o perdiamo il Vega»

  • (07 luglio 2013) - fonte: La Nuova di Venezia e Mestre - Gianni Favarato - inserita il 09 luglio 2013 da 861

    L'appello alle forze politiche e sociali per rilanciare il Parco scientifico e tecnologico Vega di Marghera che non ha uguali nel resto del Veneto e in tutto il Nordest.

    «Nei giorni scorsi ho parlato con il sindaco Orsoni e ci siamo trovati pienamente d’accordo sull’obbiettivo di risanare il bilancio della società consortile che gestisce il Vega e rilanciare le attività innovative nel campo delle tecnologie multimediali e della ricerca sviluppate negli ultimi anni - dice l'attuale assessore comunale all’Ambiente e alle Politiche Giovanili. Il Parco Vega può e deve diventare il centro di riferimento della futura Città Metropolitana, mettendo in sinergia i centri e le attività innovative di Venezia, con quelle del Parco Galileo di Padova e di Treviso Tecnologie».

    L’impresa non è facile di questi tempi ed ora che il nuovo consiglio d’amministrazione - su mandato dell’assemblea dei soci, composta dal Comune (37% ) Eni ((18%) e Regione (17%) – ha deciso di creare due distinte divisioni (quella immobiliare e quella per l’innovazione) il Parco tecnologico e scientifico di Marghera deve affermare la sua «nuova centralità territoriale».

    Questi i presupposti per lanciare un appello affinché tutte le forze sociali e istituzionali veneziane facciano «finalmente gioco di squadra per difendere questo patrimonio di ricerca e innovazione che solo le chiavi del futuro e dello sviluppo sostenibile».

    Senza il peso delle attività immobiliari il Parco Vega ha tutti i numeri per «vincere la sfida dell’innovazione insieme a Treviso e Padova, a patto che tutti facciano la loro parte». La preoccupazione è dovuta al rischio che il Parco Vega guidato fin dalla nascita dal Comune di Venezia, finisca in “altre mani”, magari quelle delle Camere di Commercio di Treviso e Padova.

    «Senza l’assunzione di responsabilità precise da parte di tutte le forze politiche e sociali del nostro territorio rischiamo di perdere questa grande risorsa. Non possiamo permetterlo, per questo dobbiamo fare in modo che anche il Vega cada nel pantano delle indecisioni e dell’inconcludenza, come sta succedendo da anni per una vicenda paradossale come quella Vinyls in amministrazione straordinaria o, più recentemente, per la pericolosa interruzione di un progetto di grande valore ambientale ed economico come quello del vallone Moranzani che sembra non appassionare più di tanto le forze politiche veneziane che fino ad oggi hanno avuto reazioni molto deboli davanti al rischio che tutto il progetto vada a monte per l’altolà dato all’interramento degli elettrodotti di Terna».

    Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre - Gianni Favarato | vai alla pagina

    Argomenti: nord est, ricerca, innovazione, territorio, città metropolitana, Porto Marghera, comune di Venezia e Mestre | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato