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Dichiarazione di Giuseppe TASSONE

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Cuneo (CN) (Lista di elezione: CUNEO SOLIDALE) 


 

TURISMO, OCCORRE UNA RIVOLUZIONE COPERNICANA

  • (29 settembre 2013) - fonte: propria - inserita il 29 settembre 2013 da 19918
    Una rivoluzione copernicana per il turismo: quante volte, in più occasione, è stata sollevata questa necessità? Un obiettivo che ormai non si può rinviare nel tempo e che é alla base della ripresa del settore e di una sua crescita stabile e, soprattutto, duratura nel tempo. In questi ultimi anni la vita delle persone, le abitudini, le preferenze sono radicalmente cambiate: volenti o nolenti occorre registrare che un mondo, al quale forse eravamo affezionati, se n’è andato, ormai è alle nostre spalle e non potrà più riproporsi. Un mondo fatto di voluttuario, di finzioni proposte in luogo della realtà, d’immobilismo contrabbandato per “sane abitudini”. Un mondo nel quale “s’inventava”, ci si proponeva dimenticando radici ed attitudini, convinti che alla fine, in ogni caso, qualche porta si sarebbe aperta. Così il turismo è diventato sempre meno professionale, sempre più in mano a persone che avevano perso di vista la realtà delle cose per inserire il profitto ed il “mordi e fuggi” in testa alla classifica delle priorità. Per anni abbiamo letto di turisti truffati, di caffè somministrati pretendendo somme impossibili, di “fai da te” finiti sulle cronache: lo si è letto senza che qualcuno alzasse la testa, senza che si spiegasse che il giocattolo era di tutti e che non si poteva permettere a qualcuno di romperlo, perché poi i cocci si sarebbero sparsi su tutta la comunità. Si è andati avanti per tanto tempo così: mentre all’estero ci si rendeva conto dei cambiamenti in atto, ci si attrezzava, e si ponevano le basi per un’accoglienza fondata sul reale, sul rispetto, in una parola su un turismo sostenibile. Ora, di fronte a dati che non inducono all’ottimismo, una riflessione s’impone con urgenza. Partendo dalla realtà delle cose e ponendo al centro l’utente, il turista, la donna e l’uomo che cercano di trascorrere il proprio tempo libero a “loro misura” e non secondo canoni imposti da altri. Una riflessione che impone di mettere fine, senza tergiversare a rendite di posizione, e di fare chiarezza nel settore: ognuno deve compiere il proprio mestiere, senza invasioni di campo. Si sono confusi, per troppo tempo il fine con il mezzo: tutto è stato permesso, con risultati a volte anche tragici, sicuramente negativi per l’immagine del Paese e per la sua economia. Adesso bisogna cambiare rotta: l’Italia non è il Paese degli Schettino, l’immagine che si “vende” all’estero non può essere quella e nemmeno l’immagine di una Nazione che spreca il proprio patrimonio, che ne violenta gli angoli più belli, che non sa coglierne le grandi opportunità. Nessuno è escluso, nessuno deve più “inventarsi” scorciatoie: ognuno torni a fare il proprio mestiere con professionalità, rispettando il mondo e la realtà che lo circonda. Questa è l’unica strada possibile: essere seri e concreti, ma anche duri nei confronti di chi non rispetta le regole. L’alternativa è continuare la discesa, mentre altre Nazioni prendono il largo. Il nostro Paese merita ben altro, ma il proverbio dice: “Aiutati che il ciel t’aiuta!”…meglio non scordarsene. Beppe Tassone
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