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Dichiarazione di Giandomenico Allegri

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Verona (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin)  - Consigliere  Consiglio Comunale Sommacampagna (VR) (Lista di elezione: LISTA CIVICA)  - Assessore  Comune Sommacampagna (VR) (Partito: LISTA CIVICA)  - Vicesindaco facente funzione sindaco  Comune Sommacampagna (VR) (Partito: LISTA CIVICA) 


 

Moria del kiwi - Riconoscimento dello stato di calamità naturale

  • (12 febbraio 2015) - fonte: Comune di Sommacampagna - inserita il 01 settembre 2015 da 19208
    "MORIA DEL KIWI" Richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale nei comuni di Sommacacampagna, Villafranca, Valeggio S/Mincio, Bussolengo, Sona, Pescantina, Lazise, Pastrengo, Mozzecane e Castelnuovo D/Garda, a seguito di ripetuti eventi piovosi di media e grande intensità che hanno colpito le colture agricole ed in particolare quelle del kiwi. Proposta ad iniziativa dell’Assessore alle Politiche Agricole Allegri Giandomenico

    Premesso che:
    - Da oltre 30 anni nelle nostre aree viene coltivato il Kiwi, ed a Verona esso rappresenta l’80% della produzione regionale, che a sua volta rappresenta il 13% della produzione nazionale (terza regione italiana). A riguardo si rappresenta che l’Italia è il principale produttore a livello mondiale con 24.000 ettari coltivati, e la sua esportazione è pari al 70% della produzione annuale.
    - A partire dall’anno 2012 si è registrata nel Veronese la cosiddetta “Moria del Kiwi” che ha interessato ad oggi diverse centinaia di ettari, e sta progredendo a livelli esponenziali, riguardando impianti di tutte le età; le zone di maggiore coltivazione del kiwi sono risultate le più colpite e sono quelle appartenenti alla zona nord ovest ai piedi delle colline moreniche del Lago di Garda;
    - Tale sindrome si manifesta con una grave compromissione dell’apparato radicale, marcescenza diffusa delle radici di minore diametro, e delle radichette necessarie l’assorbimento degli elementi nutritivi;
    - Il Consorzio Tutela Kiwi del Garda nel 2013 si è fatto carico del problema finanziando un progetto, sostenuto da varie realtà locali (tra cui diversi comuni interessati dal fenomeno sul territorio) per individuare la causa del fenomeno e delineare una possibile strategia per affrontare e risolvere il problema. Un aspetto rilevante che è emerso da tale studio sono state le anomalie climatiche ove si è riscontrato che nel 2012 si è avuta una piovosità autunnale molto elevata cui è seguita una primavera 2013 altrettanto piovosa. E’ stato riscontrato che il fenomeno della moria si è aggravato soprattutto nei periodi estivi degli anni 2013 e 2014 per l’elevata piovosità. In effetti il 2013 è stato piovoso con una straordinaria concentrazione nei mesi primaverili. Mentre il 2014 ha visto un inizio anno con piogge continuative fino a settembre.
    - L’asfissia radicale è di norma improbabile in terreni di questo tipo, tuttavia la continua bagnatura e percolazione dello stato attivo può/deve aver dato corso all’effetto di una sommersione. L’analisi dei dati derivanti da tensiometri posti a varie profondità in diversi appezzamenti ha evidenziato, durante gli ultimi inverni, una permanenza del terreno in uno stato idrico vicino alla capacità di campo per lunghi periodi. Questo, in concomitanza con la mancanza dell’effetto gelo-disgelo, ha probabilmente danneggiato la struttura del terreno riducendone la porosità e quindi la disponibilità di ossigeno per le radici.
    - Gli studi sul tema danno atto che la pianta del Kiwi è particolarmente sensibile al ristagno idrico, specie se dovuto a sommersione temporanea anche di soli 5 giorni in seguito a forti piogge od alluvioni. Negli anni passati a causa dei particolari eventi atmosferici sono entrati in crisi gli apparati radicali delle piante di actinidia che non sono stati in grado di soddisfare le esigenze idriche e nutrizionali delle piante, con conseguente entrata in stress idrico disseccamento fogliare. Da non sottovalutare l’aspetto fitosanitario, tenuto conto che tutte le piante di qualunque specie ospitano nei pressi del proprio apparato radicale molti microorganismi, tra cui agenti potenzialmente patogeni. Fenomeni di stress quali eccesso di acqua, carenza di ossigeno nel terreno, temperatura troppo elevata o troppo bassa, possono da un lato stimolare l’attività del patogeno, e dall’altro ridurre la capacità della pianta di attivare le proprie difese.
    - La situazione attuale è rappresentata dall’espansione dell’area già precedentemente interessata dal problema, come riscontrata nel 2013 manifestandosi su piante limitrofe a quelle colpite precedentemente. In particolare sono peggiorate le piante che mostravano nei precedenti anni lievi sintomi, mentre le piante compromesse lo scorso anno sono completamente collassate. Sono stati segnalati anche alcuni casi nuovi in aree vicine a quelle classiche. Considerato che tutti gli organismi preposti al controllo del fenomeno sul territorio agricolo confermano il continuo espandersi della moria della pianta del Kiwi, a causa delle massicce ed anomale piogge verificatesi negli anni 2012, 2013 e 2014, con la conseguente compromissione delle colture veronesi, di molte attività agricole e di aziende correlate alla vendita di prodotti per l’agricoltura, oltreché alla vendita di prodotti direttamente sul territorio;
    Tenuto conto che i comuni di Bussolengo, Villafranca, Castelnuovo D/Garda, Sona, Pescantina, Mozzecane, Lazise, Valeggio S/Mincio, Pastrengo e Sommacampagna, già da qualche tempo organizzano tavoli di discussione per affrontare tale problematica, anche con rappresentanti del mondo agricolo, oltreché con rappresentanti di istituzioni ministeriali e regionali; Dato atto che il sistema produttivo del Kiwi è fortemente compromesso nella zona nord ovest ai piedi delle colline moreniche del Lago di Garda per quanto sopra citato;
    Ritenuto che la situazione venutasi a creare nel territorio veronese e, sinteticamente, descritta nel presente atto debba essere qualificata in termini di “calamità naturale” ai sensi e per gli effetti del Decreto Legislativo n. 102 del 29 marzo 2004 come integrato dal Decreto Legislativo n. 82/2008 Legge Regionale;
    Accertata la necessità di dichiarare lo stato di calamità naturale sui terreni dei comuni di Sommacampagna, Villafranca, Bussolengo, Valeggio S/Mincio, Castelnuovo D/Garda, Pescantina, Mozzecane, Sona, Lazise e Pastrengo, ai sensi degli artt. 5 e 6 della sopra menzionata normativa legislativa regionale.
    Dato atto che verrà effettuata una ricognizione dei danni subiti dalle aziende agricole tramite delle segnalazioni dei danni subiti e degli interventi di soccorso attivati per salvare gli impianti esistenti, oltreché per gli impianti ricostituiti totalmente o parzialmente;
    Visto lo statuto comunale;
    Visto l’art. 107 del D. Lgs. 267/2000;
    Visto il Decreto Lgs. 267/2000;
    tutto ciò premesso
    SI PROPONE
    1. Di far proprio quanto in premessa e di chiedere alla Regione Veneto il riconoscimento dello stato di calamità naturale nell’area a nord ovest ai piedi delle colline moreniche del Lago di Garda ed in particolare nei Comuni di Sommacampagna, Villafranca, Bussolengo, Sona, Pescantina, Castelnuovo D/Garda, Mozzecane, Lazise, Pastrengo e Valeggio S/Mincio;
    2. Di chiedere, per l’effetto, un immediato riconoscimento finanziario alle competenti Autorità Regionale e/o Ministeriali, indispensabile al fine di assicurare il ripristino dello status quo ante ed il ristoro dei danni subiti;
    3. Di dare atto che qualora necessario e/o richiesto dalla Regione Veneto verrà presentata domanda per essere ammessi ai contributi, a seguito di stanziamento di fondi per fronteggiare la moria del kiwi;
    4. Di rendere la presente deliberazione immediatamente eseguibile, tenuto conto della grave situazione in cui versano le attività agricole del territorio, che necessitano di essere tecnicamente ed economicamente sostenute urgentemente, ai sensi dell’art. 134 – 4° comma – del D. Lgs. N. 267/2000.

    Fonte: Comune di Sommacampagna | vai alla pagina
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