Ti trovi in Home  » Politici  » Marco Scibona  » ATIVA – SCIBONA (M5S): “La politica, tanto quella di sinistra che di destra, è la stessa che ha permesso alle concessionarie autostradali di f...

Dichiarazione di Marco Scibona

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) 


 

ATIVA – SCIBONA (M5S): “La politica, tanto quella di sinistra che di destra, è la stessa che ha permesso alle concessionarie autostradali di fare il buono ed il cattivo tempo”.

  • (19 agosto 2016) - fonte: www.marcoscibona.it - inserita il 11 marzo 2017 da 28202
    ATIVA – SCIBONA (M5S): “La politica, tanto quella di sinistra che di destra, è la stessa che ha permesso alle concessionarie autostradali di fare il buono ed il cattivo tempo”. Apprendiamo da organi di stampa che ATIVA S.p.A (acronimo di Autostrada Torino Ivrea Valle d’Aosta, ma concessionaria anche del “nevralgico” Sistema Autostradale Tangenziale di Torino) è passata al piano B dopo aver tentato, inutilmente, di convincere le istituzioni che la cosa giusta da fare era prorogargli la concessione autostradale attraverso l’aggiudicazione diretta.

    Al rinnovo, magari, si augurava di aggiungerci anche qualche“atto (appalto) aggiuntivo” come il completamento del discutibile nodo idraulico di Ivrea, per rendere più appetibile il tutto.

    Ora, non riuscendogli la manovra, per ripicca minaccia esuberi di personale, chiusura di sportelli al pubblico e cancellazione degli abbonamenti per i grandi frequentatori. Tutti pronti, compreso il ministero, a condannare un simile atteggiamento.

    Quelle richieste però avevano stuzzicato qualcuno, non certo l’8a Commissione del Senato che aveva trattato l’affare assegnato mesi fa, ma qualcuno che era in periodo elettorale… oltretutto non gli è neanche bastato strizzare l’occhio al gestore autostradale per poter indossare ancora la fascia, ma questa ormai è storia (Rif).

    Quello che mi preme sottolineare è che una società partecipata come ATIVA dovrebbe avere come obiettivo primario il perseguimento della pubblica utilità piuttosto che il mero ritorno economico, o perlomeno questo avrebbero dovuto imporre gli enti pubblici-azionisti prima di liberarsi in toto o in parte delle quote azionarie per dimostrare di non voler favorire gli acquirenti con la scusa di fare – miseramente – cassa.

    Certo, comprendo che il privato debba pensare a fare utili piuttosto che a dare utilità, ma proprio per questo i servizi e le reti di pubblica utilità dovrebbero essere in totale mano pubblica, non certo per creare, come purtroppo è stato a lungo, dei buchi neri per le finanze pubbliche, ma piuttosto dei presidi dello Stato al servizio del cittadino che paga le tasse. Tanto più in presenza di monopoli naturali quali sono – in assenza di validi percorsi alternativi – le autostrade italiane.

    Eppure, la politica, tanto quella di sinistra che di destra, quella che oggi pare voler voltare le spalle ad ATIVA, è la stessa che ha permesso alle concessionarie autostradali di fare il buono ed il cattivo tempo, e di essere loro stesse a proporre nuove infrastrutture, per esigenze proprie di cassa e non per programmazione statale delle infrastrutture.

    Questo piangere sul latte versato ormai tardivo è unicamente strumentale alla ribalta mediatica, tante parole ma mai, in tutti questi anni è stato risolto il paradosso del fatto che la tangenziale di Torino serve circa la metà degli abitanti del Piemonte, ma solo alcuni (i più fortunati?) devono pagare il dazio ai caselli.

    Avevamo proposto dei correttivi – in sede di approvazione del Codice degli Appalti – a questo sistema perverso premiale per gli amici degli amici, senza gare, senza bandi ma con strutture di affidamenti quasi fiduciari. Dove la fiducia si ripaga a banconote o pacchetti di voti, non di certo con il “bene” per il cittadino.

    Quei pochi approvati concetti proposti dal M5S, chiediamo che siano applicati e rispettati.
    E’ inconcepibile, per un Paese dove il Popolo è sovrano, che una società possa ricorrere a ricatti che incidono su cittadini e lavoratori per ottenere quella opacità che potrebbe favorire gli esiti delle concessioni.

    Infine, la logistica dei trasporti va vista nel suo insieme favorendo il trasporto pubblico locale a quello privato ma senza limitare le libertà dei cittadini discriminandoli in classi differenziate per opportunità di fruizione dei servizi, e diciamolo, noi non abbiamo mai detto di godere delle code in tangenziale perché simbolo di PIL crescente, altri sì.

    Lo ribadiamo con forza: qualsiasi operazione che si inserisca in un ambito di lavori pubblici va gestito con una gara e non tra amici!

    Marco Scibona, Senatore M5S – Segretario 8a Commissione Lavori pubblici, comunicazioni.
    Fonte: www.marcoscibona.it | vai alla pagina

    Argomenti: Movimento 5 Stelle, Marco Scibona, ativa, concessioni autostrade | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato