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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Lo stato della Giustizia

  • (23 gennaio 2017) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 23 gennaio 2017 da 32018
    È stata lunga e articola la comunicazione del Ministro della Giustizia Andrea Orlando sull'amministrazione della giustizia, fatta questa settimana alla Camera, al termine della quale abbiamo approvato una risoluzione su tutto quello che ci è stato riferito. Sono diminuiti i contenziosi: i dati mostrano che il sistema giudiziario italiano si sta avvicinando a quello della media europea. Le cause civili pendenti nel mese di giugno 2013 erano circa 5.200.000 e nel giugno 2016 circa 3.800.000. Rimane stabile la pendenza degli affari civili presso i tribunali per i minorenni, mentre tutti gli altri uffici mostrano un decremento di circa il 5%, con la sola eccezione della Corte di Cassazione, che vede la sua pendenza crescere nell’ultimo anno del 3,2%, ci ha detto Orlando. Inoltre, nel 2016 le mediazioni civili sono state 196.247 (+10% rispetto al 2015), ma se si considera l’insieme totale, allora i tentativi nel 2016 sono stati circa 366mila. Sul versante penale, il numero complessivo di procedimenti pendenti è calato nel 2016 del 7%, attestandosi a 3.229.284 procedimenti. Il rapporto tra cittadini e cause continua ad essere elevato. In parte, è un fenomeno generale, caratteristico delle società a capitalismo avanzato; in parte dipende dalla stessa crisi economica, che amplifica il ricorso alla giustizia; in parte, è legato alla tradizione e allo spirito pubblico litigioso del nostro Paese. Per quanto riguarda il rapporto con l’Ue, l’Italia ha sostenuto con forza il progetto di istituzione di una Procura europea con un livello alto di efficienza che potesse avere in prospettiva competenza anche in materia di terrorismo e criminalità organizzata. Ma finora hanno prevalso le preoccupazioni miopi di quegli Stati che non rinunciano alle prerogative dei sistemi nazionali. Invece, la risposta a diversi fenomeni del nostro tempo, come la criminalità transfrontaliera, in ambiti quali il terrorismo, il traffico di stupefacenti e di armi, la tratta di esseri umani, il traffico di migranti, la criminalità informatica, la contraffazione, non può essere soltanto nazionale. Il Ministro ha sottolineato anche una nuova attenzione all’uso della rete Internet, ha ricordato la delicata questione della prescrizione, dettata da un lato dall’esigenza di assicurare alla giurisdizione tempi congrui allo svolgimento delle attività di accertamento dei fatti di reato e dall’altro dalla necessità di garantire la ragionevole durata del processo, ha reso noti i numeri della popolazione carceraria, diminuita di oltre 10mila unità in tre anni. Infine, un accenno alla Magistratura - l’obiettivo di mantenere e garantire la posizione di autonomia e indipendenza della magistratura si è contemperato con un quadro di tutele costituzionali per tutti i cittadini – e al disegno di legge delega sulla crisi d’impresa che contiene importanti misure di semplificazione ed efficientamento delle procedure concorsuali, e un cambio di passo anche culturale nella gestione delle crisi d’impresa.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
    Argomenti: "Giustizia" "Amministrazione della Giustizia" | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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