Voucher sotto monitoraggio
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(29 gennaio 2017) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 30 gennaio 2017 da 32018
Nel corso degli ultimi due anni, pur in una fase di faticosa fuoriuscita da una recessione epocale, sul piano dell'occupazione si sono registrati circa 656mila posti di lavoro in più, oltre due terzi dei quali a tempo indeterminato, e un calo degli inattivi di circa 665mila unità, determinando, rispetto al 2014, una riduzione di oltre un punto del tasso di disoccupazione generale e di oltre 4 punti di quello giovanile. Risultati ascrivibili al profondo intervento di riordino normativo in materia di lavoro e alle misure di decontribuzione per le nuove assunzioni. Va detto che lo strumento del voucher – la disciplina del lavoro accessorio di carattere meramente occasionale è stata definita a partire dal 2003 – non è stato introdotto per flessibilizzare oltre modo il lavoro sino a sconfinare nella sua precarizzazione, quanto per contrastare la proliferazione del lavoro sommerso e irregolare. Tuttavia, l'impennata del loro utilizzo costituisce un ostacolo alla diffusione del lavoro stabile. L'uso distorto dei voucher, quindi, entra in contraddizione con gli obiettivi di stabilizzazione del lavoro, che il Jobs Act si è posto. Per questo abbiamo approvato una mozione che impegna il Governo ad assicurare il massimo impegno nell’attività di monitoraggio, al fine di un costante confronto con il Parlamento e le forze sociali, necessario, per una verifica condivisa degli effetti del nuovo quadro normativo. E ad assumere iniziative sulle materie in discussione, a partire dalle questioni oggetto dei quesiti referendari, tenendo conto anche delle proposte di legge già presentate in Parlamento.
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