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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Non le banche, ma i risparmiatori

  • (19 febbraio 2017) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 24 febbraio 2017 da 32018
    Il decreto già ribattezzato “salva risparmio” è stato il primo provvedimento che abbiamo approvato questa settimana alla Camera. Il disegno di legge di conversione sulle disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio permette al Governo di incidere sulla liquidità e sul patrimonio delle banche. Nello specifico, è il Ministero dell’Economia e delle finanze che potrà erogare, con diverse modalità e nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato alle banche, sostegno pubblico alle banche italiane. In particolare, per quanto riguarda gli interventi per garantire la liquidità, il Tesoro potrà rilasciare alle banche che lo chiedono una garanzia su nuove obbligazioni da emettere, a fronte del pagamento di una commissione. Grazie alla garanzia pubblica, le obbligazioni emesse dalle banche presenteranno per il sottoscrittore il grado di rischio dello Stato e non quello della banca emittente. In questo modo le banche potranno avere accesso al mercato anche se sottoposte a tensioni e reperire le risorse finanziarie di cui avessero bisogno a condizioni analoghe a quelle dello Stato italiano. Relativamente agli interventi per rafforzare il patrimonio, solo le banche che nello scenario avverso di una prova di stress presentino una carenza patrimoniale, possono chiedere una ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato. Infine, con riguardo allo schema di tutela dei risparmiatori, il decreto legge contempla la possibilità che la banca interessata da una ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato, che comporta la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni, offra obbligazioni non subordinate in cambio delle azioni frutto della conversione. Per il finanziamento di queste operazioni viene creato un fondo con una dotazione di 20 miliardi di euro, al quale il Governo potrà attingere per i singoli interventi sul capitale e sulla liquidità. È inoltre prevista l’estensione del range di azione ai rimborsi delle quattro banche poste in risoluzione creando le condizioni per l'estensione dei termini per chiedere i rimborsi da parte degli obbligazionisti azzerati, fino al 31 maggio 2017. È stata, anche, ampliata la platea dei risparmiatori che potranno chiedere il rimborso forfetario con procedura gratuita.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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