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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Più diritti per gli autonomi

  • (12 marzo 2017) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 15 marzo 2017 da 32018
    Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato è l’altro importante provvedimento, già approvato dal Senato, che abbiamo affrontato questa settimana. Il disegno di legge si compone di due insiemi di norme complementari: da un lato si è inteso introdurre un sistema di interventi finalizzati al rafforzamento delle tutele sul piano economico e sociale per i lavoratori autonomi, dall’altro si è voluto sviluppare, all'interno dei rapporti di lavoro subordinato, modalità flessibili di esecuzione delle prestazioni lavorative (smart working), allo scopo di promuovere l'incremento della produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Tra le tutele previste dal provvedimento per questi lavoratori, figurano le garanzie contro i ritardi nei pagamenti dei corrispettivi, l’impossibilità per il committente di modificare unilateralmente le condizioni del contratto o, nel caso di contratto avente ad oggetto una prestazione continuativa, di recedere senza congruo preavviso, nonché imporre clausole con le quali le parti concordano termini di pagamento superiori a sessanta giorni dalla richiesta di pagamento, o ancora il rifiuto del committente di stipulare il contratto in forma scritta. Tra le misure, si determinano, poi, le condizioni per rendere strutturale la Dis-Coll, ovvero l’indennità di disoccupazione per i lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Per quanto riguarda il cosiddetto “lavoro agile” (smart working), si chiarisce in primo luogo che questo istituto non costituisce una nuova tipologia contrattuale, ma solo una particolare modalità di svolgimento della prestazione di lavoro subordinato, basata sulla flessibilità di orari e di sede e caratterizzata, principalmente, da una maggiore utilizzazione degli strumenti informatici e telematici e delle possibilità tecnologiche esistenti, nonché dall'assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti al di fuori dei locali aziendali. Nella disciplina del trattamento economico e normativo del lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile, si stabilisce che questi abbia diritto a un trattamento non inferiore a quello complessivamente applicato ai lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all'interno dell'azienda, secondo quanto previsto dalla contrattazione collettiva. Inoltre, il datore di lavoro deve garantire la salute e la sicurezza del lavoratore.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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