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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Un nuovo modo di intendere l’immigrazione

  • (18 aprile 2017) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 19 aprile 2017 da 32018
    A pochi giorni dall’approvazione definitiva della legge sui minori stranieri non accompagnati, alla Camera abbiamo dato il via libera al decreto sull’immigrazione che, per la prima volta, affronta la questione dei flussi migratori in modo strutturale. Il provvedimento è quello recante disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell'immigrazione illegale, già approvato dal Senato. Non si tratta di soluzioni temporanee o emergenziali, dunque, ma di misure organiche e procedimenti efficaci per affrontare e gestire il fenomeno migratorio nella sua estrema complessità. Il testo si muove su due binari paralleli: garantire l’accoglienza e l’asilo a chi ne ha effettivo diritto e rendere efficaci le espulsioni e i rimpatri di chi non ne ha i requisiti. Obiettivo di fondo: accorciare i tempi di entrambe le pratiche, nella consapevolezza che le lunghe attese non sono solo inaccettabili da un punto di vista della dignità umana, ma possono aumentare il rischio di comportamenti illegali. Per il nuovo iter del diritto di asilo, il provvedimento prevede un potenziamento degli organi preposti: le Commissioni territoriali per l'asilo e i Tribunali che si occupano più spesso di immigrazione e protezione internazionale. Nei Tribunali sedi di Corte d’Appello sono istituite 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione, cui verranno assegnati magistrati dotati di specifiche competenze o formati tramite specifici corsi. Il Ministero dell’Interno potrà assumere, tramite concorso, fino a 250 persone altamente qualificate per permettere alle Commissioni di fronteggiare il boom di domande di richiesta di asilo. E nuovo sarà il modello processuale. Ma soprattutto la legge prevede un percorso di integrazione dei migranti nel tessuto sociale. Ma nel contempo diverranno più efficaci le misure di rimpatrio e le espulsioni, grazie allo scambio di dati informatici, a un nuovo modo di intendere i Cie e a una reale effettività dei provvedimenti di espulsione. Accanto a queste norme, viene rafforzata la sicurezza e l’operatività della rete diplomatica e consolare in Africa con l’incremento del contingente di personale locale impiegato e con l’aumento della spesa per l’invio di personale dell’Arma dei Carabinieri.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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