Openpolis - ULTIME DICHIARAZIONI INSERITEhttps://www.openpolis.it/2010-11-29T00:00:00ZNucleare?No!2010-11-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548471Siamo contrari a una centrale nucleare sul nostro territorio». E’ quanto dichiarato dal presidente della Regione Molise Michele Iorio a margine della presentazione dello studio sulla qualità dell’aria presentato a Roma dal Cosib, dall’Enea e dalla stessa Regione. «Non c’é nessun elemento di criterio per la localizzazione di una centrale nucleare in Molise, nella nostra regione si é verificato il terremoto di San Giuliano e recentemente un’alluvione». In merito al progetto presentato invece, il governatore lo ha definito «particolarmente valido nell’ambito dell’idea che abbiamo di realizzare uno sviluppo integrato e coordinato tra le evidenze turistiche, ambientali ed industriali del nostro territorio, e in particolare quelle del basso Molise.
Va innanzitutto sottolineato – ha detto il Presidente Iorio - che la realizzazione di questo progetto ci ha consentito di avere dati scientifici molto validi e quindi opportunamente applicati anche in altre realtà. Abbiamo ora una cognizione precisa e tecnica della qualità dell’aria nel territorio del basso Molise. I dati possono essere resi pubblici per far comprendere ai cittadini ciò che respirano e come possono eventualmente impattare delle iniziative industriali nell’ambiente che li circonda. E’ questo il primo studio che si compie sulla tematica della meteodiffusività. Una esperienza che, come dicevo, può essere replicata anche in altre parti del mondo e, in particolare, in poli industriali ed urbani per contribuire al cambio di passo dello sviluppo: dall’espansione incontrollata, alla sostenibilità. Ma questo Progetto – ha concluso Iorio - raccoglie anche una altro primato accanto a quello scientifico: l’aver messo in rete più Istituzioni, sia italiane che estere, che hanno lavorato per anni insieme, raggiungendo un obiettivo che oggi è patrimonio certamente del Molise, ma anche del panorama scientifico internazionale».Eolico, Iorio denuncia la strumentalizzazione delle notizie2010-11-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548144"Premetto che la Regione Molise - sia la Giunta che il Consiglio - si è sempre dimostrata, con atti concreti contraria, al Parco eolico de «La Castagna», tanto che la Giustizia amministrativa si è sostituita al suo ruolo decisionale, nominando un Commissario ad acta per la fase autorizzativa.
Sottolineo che questo Governo regionale ha sempre mantenuto un atteggiamento di attenzione per il territorio e per le sue evidenze naturalistiche, storiche e paesaggistiche, dotandosi anche di uno strumento legislativo che tendeva e tende a regolamentare le installazioni di impianti di produzione energetica, con particolare riferimento a quello eolico.
In un quadro così delineato non è possibile accettare delle frasi, in alcuni casi volgari e fuori contesto, riguardanti il Molise, i molisani e i loro amministratori, circa la non sufficiente tutela del territorio regionale. Questa regione non è l'«Eldorado» delle mafie, non è il luogo in cui possono essere realizzate impunemente impianti impattanti, discariche incontrollate o altri tipi di iniziative che sono in grado di danneggiare i cittadini o il territorio in cui vivono".
Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio intervenendo nel dibattito aperto in Consiglio regionale in occasione del voto dell'Ordine del giorno sull'eolico.
"Credo che non possiamo permettere a nessuno - ha detto ancora il Presidente Iorio-, per portare avanti una battaglia legittima di tutela della natura e delle evidenze storico-archeologiche, di descrivere una regione aperta agli assalti di speculatori energetici o esposta addirittura alle infiltrazioni della malavita organizzata. Abbiamo, come dicevo, una legislazione valida, che può essere anche ulteriormente migliorata.
Le Forze dell'ordine e la Magistratura vigilano da sempre sul territorio, ottenendo ottimi risultati in tema di sicurezza pubblica e di contrasto ai tentativi di infiltrazione malavitosa. Gli impianti esistenti in regione, regolarmente realizzati, non possono definirsi «selvaggi». Più volte e da più parti si sono insinuati dubbi sulla permissività della cosiddetta «Legge Berardo»; è opportuno però riconoscere che, dall'approvazione di quella Legge, la Giunta regionale non ha autorizzato l'istallazione di nessun altro Parco eolico. Basta questo per denunciare la strumentalizzazione di molti messaggi artatamente distorti e infamanti che da qualche tempo riempiono le pagine della cronaca regionale".
"Per quanto riguarda l'impianto de "La Castagna", - ha concluso Iorio -, ove le verifiche previste per il prossimo 24 novembre dovessero essere in contrasto con i dettami della stessa «Legge Berardo», evidentemente ci troveremmo nella impossibilità di andare oltre e, quindi,si dimostrerebbe in ogni sua parte la funzionalità del sistema istituzionale e regolamentale del Molise".Bollette Enel centri terremotati: agevolazioni dalla Regione2010-10-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it546615Il consigliere regionale di Progetto Molise, Nicola Eugenio Romagnuolo, intervenendo in Consiglio regionale, ha chiesto un intervento diretto della Regione Molise per risolvere le problematiche relative alle tariffe agevolate dell’elettricità nei villaggi provvisori Comuni colpiti dal terremoto del 2002. Il Capo della Protezione Civile nazionale, Guido Bertolaso, ha infatti comunicato in data odierna al commissario delegato, Michele Iorio - che aveva chiesto una misura urgente - che non è possibile ripristinare le tariffe agevolate per l’elettricità in quanto non vige più “lo stato di emergenza” ma vi è una situazione tale che non consente nuove agevolazioni e che tali determinazioni dipendono solo dall’Autorità nazionale per l’Energia elettrica e per il gas.
Per queste ragioni il consigliere Romagnuolo ha chiesto alla Regione di intervenire direttamente per andare incontro alle esigenze e dare una risposta forte alle comunità terremotate e in particolare al Comune di Bonefro, dal quale era partita la richiesta, considerando anche che i fondi per la ricostruzione non possono essere utilizzati per tali problematiche. Il consigliere Romagnuolo ha inoltre comunicato al Consiglio che il commissario Iorio ha firmato un decreto, al pari di altri Comuni, per la manutenzione delle strutture prefabbricate del villaggio temporaneo di Bonefro e che a breve saranno stanziati nuovi fondi per la ricostruzione pesante.Dichiarazioni del Presidente Mazzuto sul riassetto della sanità provinciale2010-02-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it477856“Ho votato il rinvio dell’ordine del giorno in merito al riordino della sanità provinciale e dell’ospedale di Venafro, proposto dal capogruppo del Pdl, perché vista la complessità dell’argomento, ritengo che sia un problema da affrontare in maniera più approfondita”. Il presidente della Provincia, Luigi Mazzuto, ribadisce con queste parole la massima attenzione che l’ente di via Berta intende prestare in merito alla questione riguardante il riordino della sanità provinciale, assicurando che la discussione su questo argomento si terrà nel corso di un Consiglio che verrà convocato a breve.
“Il riassetto della sanità sul nostro territorio e, in particolare, la vicenda dell’ospedale di Venafro – ha aggiunto Mazzuto - non è una questione che può stare a cuore solo ai consiglieri provinciali di Venafro ma a tutti i componenti dell’assise perché qui stiamo parlando di un diritto fondamentale e primario per tutti i cittadini, la salute degli stessi non può essere a carattere speculare. Né tantomeno possono essere addebitate responsabilità al sindaco, Nicandro Cotugno, che si è trovato a guidare la città in un momento storico molto difficile come questo. Ritengo, invece, che il nostro compito, durante il prossimo consiglio, debba essere quello di confrontarci sul riassetto della sanità, partendo dal presupposto che occorre organizzarla e razionalizzarla. Allo stesso tempo, è auspicabile - ha sottolineato il Presidente - la creazione di un polo sanitario d’eccellenza all’interno del quale, ad esempio, è ipotizzabile, tra le altre cose, la creazione un centro specializzato per le patologie croniche, struttura che attualmente non è presente in Regione”. Il Presidente ha evidenziato anche che l’argomento verrà trattato alla pari di quanto già fatto per le vertenze Ittierre e Geomeccanica. “Mi sto impegnando – ha concluso Mazzuto - affinché tutte le parti interessate (Regione, Asrem, Comune di Venafro, Comitati) possano essere presenti in aula per esporre le problematiche, di qui anche il rinvio dell’ultimo consiglio”. Vista la rilevanza della questione, Mazzuto, infine, intende rivolgere un invito alla Conferenza dei capigruppo consiliari affinché snelliscano i punti all’ordine del giorno in presenza della trattazione di argomenti così importanti.Solidarietà del presidente Luigi Mazzuto a Silvio Berlusconi2009-12-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474443Il presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, esprime solidarietà, vicinanza e rinnova tutta la propria stima nei confronti del presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, in seguito all’aggressione subita in piazza Duomo a Milano.
“Esprimo a nome mio e dell’ente che mi onoro di rappresentare piena solidarietà politica ed umana nei confronti del presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi. La vile aggressione subita ieri dal Premier rappresenta non solo un pagina nera per la libertà di espressione nel nostro paese e per la democrazia, ma testimonia anche una perdita dei valori sui quali è basata la nostra società. Mi riferisco in particolare alla mancanza della cultura del rispetto verso le istituzioni dello Stato e verso chi le rappresenta.
Nel rinnovare tutto il mio affetto e la mia stima, auguro al Presidente Berlusconi una pronta guarigione affinché possa continuare l’ottimo lavoro svolto finora sia all’interno del Popolo della libertà che alla guida del Paese”.Confermata la giunta provinciale di Isernia.2009-12-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474416<br />
Il Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, ha provveduto questa mattina a rinominare la Giunta provinciale in seguito alla comunicazione dell’accoglimento, da parte del Tar Molise, della sospensiva per l’assenza di donne nella Giunta Provinciale. Il Presidente dell’ente di via Berta ha, quindi, dato esecuzione a quanto disposto dal Tar, firmando un nuovo decreto di nomina, motivandolo e attribuendo contestualmente le deleghe assessorili.
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L’atto prevede la riconferma di tutti gli assessori presenti nella precedente Giunta: Alessandro Arcaro (Alleanza per il Molise): Lavori pubblici, Piano territoriale di coordinamento; Francesco Del Basso (Pdl): Edilizia e sicurezza scolastica, P.P.P. (Partenariato pubblico privato), Agricoltura, Agrindustria (comprende lo sviluppo e la produzione tartuficola della Provincia di Isernia), Commercio; Florindo Di Lucente (Progetto Molise): Turismo e sviluppo locale, Bilancio; Andrea Di Lucente (Provincia Protagonista): Ambiente ed Ecologia, Tutela delle Acque, Smaltimento rifiuti, Difesa del suolo, Energia Alternativa; Angelo Iapaolo (Pdl): Cultura, Pubblica istruzione, Formazione e lavoro, Sport, Molisani nel mondo, Protezione civile; Domenico Izzi (Udc): Politiche sociali, Politiche giovanili e della famiglia, Rapporti con gli enti locali; Clementino Pallante (Alleanza di Centro): Cooperazione internazionale; Politiche europee; Contenzioso; Gino Taccone (Pdl): Aree naturali, Sviluppo rurale, Caccia e Pesca, Polizia provinciale”.
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Il Presidente, Luigi Mazzuto, nel rinominare l’esecutivo, ha anche dichiarato di voler assicurare e aumentare la presenza delle donne negli organi della Provincia attraverso una revisione dello Statuto. “Credo che sia quantomai opportuno – ha affermato Mazzuto – procedere a una modifica dello Statuto Provinciale per poter stabilire in maniera precisa e puntuale le modalità di partecipazione delle donne all’interno dell’ente. Nei prossimi giorni ci impegneremo affinché, si possa elaborare un testo che vada in questa direzione e il Consiglio provinciale possa esprimere il proprio orientamento e indirizzo politico”.
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Ecco nel dettaglio le motivazioni addotte dal Presidente della Provincia, Luigi Mazzuto, nel decreto di nomina che conferma la precedente Giunta:
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<i>“Richiamata l’ordinanza del Tar Molise numero 348/09, comunicata dallo Studio Legale Colalillo con nota acquisita al protocollo dell’Ente in pari data al n. 28447, che accoglie la domanda incidentale di sospensiva ritenendo il ricorso ammissibile per violazione della normativa sulle pari opportunità anche nell’ottica che l’atto di nomina dell’Esecutivo provinciale “non è stato in alcun modo giustificato dal Presidente della Provincia che non ha adottato alcuna motivazione nel Decreto di nomina”;
Preso Atto e Ritenuto di dover dare esecuzione all’ordinanza del Tar Molise n.348/09;
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Visto l’articolo 51 della Costituzione che statuisce il potere della Repubblica di promuovere con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomini e donne;
Considerato che tale statuizione costituzionale, proprio perché rivolta alla Repubblica, riserva alla normazione ordinaria o sub legislativa il diritto/potere di disciplinare la materia;
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Visto l’articolo 6 del D. Lgs numero 267/00 che residua alla normativa statutaria degli Enti Locali di assicurare le condizioni di pari opportunità e promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte;
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Visto che l’articolo 26, comma 5, dello Statuto della Provincia di Isernia dispone che il Presidente assicura le pari opportunità tra uomini e donne;
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Visto l’articolo 38 dello Statuto (richiamato espressamente dall’ordinanza n.348/09) che si limita ad affermare che deve essere garantita negli Organi Collegiali la pari opportunità;
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Considerato che l’intero corpus normativo non impone un vincolo assoluto ed inderogabile per la presenza di entrambi i sessi nella Giunta Provinciale, tanto che lo Statuto della Provincia non dispone neppure il numero (nella misura minima o massima) da riservare ad uno dei due sessi, come invece espressamente stabilito negli Statuti di altri Enti Locali oggetto di sindacato giurisdizionale di Organi locali (Tar) di Giustizia Amministrativa;
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Considerato che proprio la citata ordinanza del TAR Molise residualmente garantisce un potere derogatorio al mero principio di assicurare la rappresentanza femminile attraverso espressa motivazione che giustifichi la scelta dell’assenza di uno dei due sessi;
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Ritenuto che in tale chiara prospettazione l’ordinanza del TAR Molise si uniforma ad uno specifico orientamento giurisdizionale (cfr. Ord. TAR Puglia – III Sez. n.474/09);
Considerato che negli equilibri delle garanzie costituzionali il principio delle pari opportunità deve essere valutato quantomeno comparativamente, e sullo stesso piano, con i principi che garantiscono la democrazia rappresentativa tipicizzante proprio la Repubblica Italiana e specificatamente concretizzata nell’art. 48 (concorrenza dei partiti politici alla “politica”) e 51 (diritto all’elettorato);
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Considerato che nella fattispecie in esame, nella fase delle operazioni elettorali, le liste apparentate con il nominativo di “Mazzuto-Presidente della Provincia” hanno garantito la partecipazione delle quote rosa con ben 49 candidature femminili;
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Preso atto che nessuna delle candidate donne risulta essere stata eletta in seno al Consiglio Provinciale;
Considerata la natura di Organo “politico” della Giunta, nelle intese programmatiche, si è ritenuto di determinare in essa la maggiore rappresentatività del Corpo elettorale così come si è espresso in sede di votazione;
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Ritenuto, altresì, che sulla base di tale ragionevole criterio, si ritiene di dover nominare membri dell’esecutivo i candidati con maggior numero di voti conseguiti ed in rappresentanza dei partiti apparentati alla lista del Presidente;
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Ritenuto, pertanto, che per ragioni tecnico-politiche e di rispetto del voto degli elettori non si ravvisano i presupposti per chiamare alla carica di assessori anche soggetti non eletti alla carica di Consigliere;
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Ritenuto che, in questa prima fase di attuazione del Programma elettorale posto alla base delle candidature, presentate ai sensi della vigente legge elettorale, necessita consentire che detto programma venga attuato nel totale rispetto del voto espresso dal Corpo elettorale a garanzia della democrazia rappresentativa che proprio la Costituzione pone a fondamento del governo locale;
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Ritenuto che il principio del rispetto della rappresentatività, così come innanzi dedotto, determina una contemperazione, in conformità di ragionevolezza, tra il principio delle pari opportunità e le prerogative del Presidente della Provincia nella scelta dei componenti della Giunta, garantendo il massimo rispetto delle scelte del Corpo elettorale;
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<b>D E C R E T A</b>
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di confermare i propri decreti presidenziali n.3 dell’8/07/2009 e n. 6 del 30/07/2009, così come integrato con successivo decreto presidenziale n. 18 del 15/10/2009, rispettivamente, di nomina della Giunta Provinciale e di conferimento delle relative deleghe assessorili, confermando, altresì, la composizione della Giunta.<br />
Il Presidente Mazzuto sulla decisione del TAR.2009-12-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474415<br />
In merito all’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale del Molise sulle disposizioni di sospensiva della Giunta provinciale, il presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto, fuori sede per ragioni istituzionali, prende atto della decisione del TAR e si riserva di valutare un ulteriore comportamento amministrativo proprio in relazione alle motivazioni poste a fondamento dell’ordinanza.<br />
Mazzuto su Ordinanza Tar su Quote Rosa2009-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it419104<br />
«Siamo soddisfatti dell’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise in merito al ricorso dei consiglieri provinciali di minoranza di Sinistra e Libertà che chiedevano l’annullamento della Giunta provinciale per la mancanza di donne nell’esecutivo”
<p><i>Ha così esordito il presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto, che questa mattina ha incontrato gli organi di stampa per ufficializzare la decisione del Tar.</i>
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“L’ordinanza della Magistratura conforta le azioni finora messe in campo da questa amministrazione provinciale, sempre assunte nel rispetto dell’organo statutario che regola la vita amministrativa dell’Ente. Un plauso va anche allo staff legale che ha saputo ben rappresentare le volontà della Provincia di Isernia, nel supremo interesse dei cittadini.
<p> Torno a ribadire di non essere ‘misogino’ e che, al contrario, sono convinto che il coinvolgimento delle donne in politica possa contribuire allo sviluppo di legislazioni più attente a tutta una serie di problematiche di carattere sociale che se considerate con il giusto peso possono determinare un generale miglioramento civile e sociale della collettività. In qualità di coordinatore provinciale del PDL prima di sottoscrivere le liste della coalizione che sostenevano la mia candidatura alla presidenza della Provincia di Isernia, mi sono assicurato che vi fosse una cospicua rappresentanza femminile. La medesima accortezza è stata riservata in occasione delle elezioni comunali di Isernia del 2007: nella lista dell’allora Forza Italia in lizza, tra i 40 aspiranti al consiglio di Palazzo San Francesco, vi erano oltre 10 donne. Ma è evidente che limitarsi a candidare il gentil sesso non è sufficiente: bisogna prendere atto che le donne non vengono votate neppure dalle stesse elettrici.
<p>È giusto, invece, che esse abbiano la possibilità di crescere in politica e di percorrere iter formativi che le promuovano in ruoli si rappresentanza politica. All’interno della Provincia, ho inteso rafforzare il ruolo amministrativo delle donne, riconoscendo loro incarichi prestigiosi come quello del Consigliere di parità e del suo vice.
<p>Ribadisco, inoltre, che due revisori dei conti per la Provincia di Isernia sono donne e che lo stesso staff legale che si è occupato della vicenda del ricorso al Tar annovera presenze femminili. Se la sentenza di Taranto ha fatto storia in Giurisprudenza, lo stesso vale per la Provincia di Isernia. Infine ritengo che il ricorso a tali procedure giuridiche sia indispensabile per assicurare la democrazia e sollecito i consiglieri Sorbo e Cuzzone ad avviare le stesse verifiche anche in altre amministrazioni pubbliche».<br />
Quote rosa. Le dichiarazioni di Mazzuto2009-10-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it419105<br />
Si torna a parlare del problema delle quote rosa e dell’assenza di donne nella Giunta della Provincia di Isernia, tutti consapevoli che dovrebbero essere molte di più le donne impegnate nella cosa pubblica. Ma c’è chi realmente crede in queste dichiarazioni e chi invece vi cela un intento che va oltre la vera lotta alla misoginia e al pregiudizio sociale.
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Le donne sono perfettamente a loro agio in ruoli amministrativi e il fatto che molte di loro si trovino a barcamenarsi tra lavoro, famiglia e quindi spesso anche figli e nello stesso tempo si impegnino in prima fila nelle istituzioni e nei partiti politici deve essere considerato un valore aggiunto.
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A dimostrazione del fatto che sono pienamente certo che il coinvolgimento delle donne in politica, in ambito locale e nazionale, può contribuire allo sviluppo di legislazioni più attente alla condizione di donne, bambini e famiglie e non solo, è l’aver avuto tra gli aspiranti a supporto della mia candidatura alla presidenza della Provincia di Isernia ben 40 donne. La coalizione che mi ha appoggiato, rispetto alle altre, ha infatti segnalato all’interno delle liste elettorali il più gran numero di donne. Dato questo mai registrato in precedenza. Resto sorpreso del fatto che quelle stesse associazioni femministe che oggi pongono all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della presenza di una donna nella Giunta di Palazzo di Via Berta non abbiano, invece, espresso alcuna riserva rispetto alla scelta di quelle coalizioni o di quei partiti che, al momento della compilazione delle liste elettorali, non hanno indicato un consistente numero di donne.
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L’influenza delle donne nelle amministrazioni incoraggia mutamenti nell’agenda delle priorità dei colleghi maschi, suggerendo la discussione di tematiche riguardanti la condizione femminile, la famiglia, ma anche la violenza, lo sfruttamento e le molestie. Di tutto questo ne sono ben consapevole. Diverso, invece, deve essere il modus pensandi dei cittadini che liberamente esprimono il proprio diritto/dovere al voto: stando ai risultati delle scorse amministrative, è evidente che gli elettori, anche di sesso femminile, non scelgono le donne come loro rappresentanti in politica.
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In qualità di presidente di questa Provincia, non disponendo tra i consiglieri alcuna donna, ho inteso rafforzare il ruolo amministrativo del gentil sesso, riconoscendo incarichi prestigiosi quali il Consigliere di parità e il suo vice a due donne. Ricordo, inoltre, che due revisori dei conti per la Provincia di Isernia sono donne.
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Infine, vorrei ribadire che già solo voler parlare di quote rosa indica una discriminazione ed è contro questo che le associazioni femministe dovrebbero battersi e contro lo scetticismo di tutta una società, non solo maschile, sul coinvolgere le donne in politica.<br />
una profonda ammirazione2008-04-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331993TRA COLAGIOVANNI ED IL GOVERNATORE IORIO OLTRE AD ESSERCI UN RAPPORTO ISTITUZIONALE VI E' UNA GRANDE STIMA E AMICIZIA FAMILIARE.