Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI DAVIDE GARIGLIOhttps://www.openpolis.it/2012-11-12T00:00:00ZCaso Biolè. “Fatto grave, siamo di fronte a un movimento autoritario” 2012-11-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684122<br />
“Quanto accaduto al Consigliere regionale Fabrizio Biolè dovrebbe sinceramente inquietare tutti coloro che, a prescindere dalle opinioni politiche, hanno a cuore i valori democratici e il rispetto verso le istituzioni ed i loro rappresentanti.
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Un leader di partito (o movimento che sia) che espelle persone, come nel caso del collega Biolè, si rende responsabile di un fatto di gravità senza precedenti. Un fatto che, ancora una volta, conferma come il Movimento 5 Stelle sia del tutto privo di una democrazia interna.
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Un movimento ‘personale’ dove il guru-portavoce ed un ristretto gruppo di suoi ‘illuminati’ assumono ogni decisione e cacciano chi non è perfettamente allineato. Visto che le ‘epurazioni’ appartengono alla tradizione dei partiti stalinisti e fascisti, credo sia giunto il momento di un’allerta democratica, perché il rischio che l’Italia corre alle prossime elezioni è quello di consegnare un grande potere politico a un soggetto autoritario e populista.
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Infine, fa impressione leggere nella nota inviata al Consigliere Biolè la frase ‘marchio registrato di cui il mio cliente è proprietario in via esclusiva’. Chi pensava che con l’uscita di scena di Silvio Berlusconi si fosse chiusa l’epoca dei partiti-azienda ora dovrà ricredersi. Resto in attesa di sapere che cosa l’anti-berlusconiano per antonomasia Marco Travaglio ha da dire su logiche che fanno impallidire i comportamenti padronali del precedente Presidente del Consiglio”<br />
L'aeroporto di Caselle torni a volare alto2012-01-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it623401<br />
Continua la trattativa per portare la base low cost a Torino. I toni dell'<a href="http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/439024/">articolo de La Stampa</a> mi sembrano un pò trionfalistici perchè la base low cost non c'è e viene ulteriormente rinviata nel tempo. Il potenziamento dell'aeroporto di Caselle è una condizione imprescindibile per lo sviluppo economico e turistico della città di Torino e del Piemonte. Spero che gli Assessori Bonino e Cirio agiscano in modo concreto (!!!) per arrivare a chiudere questo accordo, e che anche il Comune faccia la sua parte.
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<i>La situazione al 17/01/2012:</i>
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La questione tra Sagat e Ryanair si sta procrastinando in maniera inaccettabile. Si parla da tempo di instaurare a Torino una base low cost della compagnia irlandese ma nel 2012, tra le quattro che saranno aperte, non figura lo scalo piemontese. Se, come si legge dal comunicato Sagat, il rallentamento della trattativa è dato dalla crisi economica come mai è stata penalizzata solo Torino?
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Intanto sul sito della compagnia aerea dal 24 marzo non si può prenotare nessun volo che parta dall’aeroporto di Caselle. La data non è casuale, in quanto corrisponde al termine del contratto con la Regione. Il tempo stringe: cosa intende fare la Giunta Regionale per risolvere la situazione? Come saranno garantiti i collegamenti low cost con il Sud Italia, vista anche la cancellazione dei treni per la Puglia e la significativa riduzione dei voli Alitalia? Tra i maggiori soci privati di Sagat figura Sintonia della famiglia Benetton. Quest’ultimo è socio anche di CAI, la società che controlla Alitalia e che dunque presumibilmente è poco favorevole allo sviluppo del traffico low cost sulla base di Torino. In un momento come questo, il Piemonte non può permettersi di restare fuori dai collegamenti della compagnia irlandese, specie in un periodo significativo per il turismo come quello pasquale. Da cittadino e da politico ci tengo invece a ringraziare l'associazione Fly Torino per la costante e importante azione a sostegno dello sviluppo dell'aeroporto di Caselle.<br />
Primarie a Torino. «Da noi è arrivata una proposta politica coraggiosa»2011-02-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558614<br />
«Da domani - ha commentato Gariglio - lavoreremo tutti insieme per far vincere il centrosinistra. È stata una partita giocata fino in fondo. Da noi è arrivata una proposta politica coraggiosa in cui si è riconosciuto un terzo degli elettori democratici». <br />
Torino, Gariglio, 80mila al voto sarebbe un trionfo2011-02-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558581Torino, 25 feb. (Adnkronos) - "Se domenica prossima si recassero a votare in 80mila sarebbe un vero trionfo per il centro sinistra torinese". Lo ha sottolineato Davide Gariglio, candidato alle primarie del centrosinistra per la scelta del sindaco di Torino. "Un simile risultato - ha aggiunto - sarebbe anche un utile stimolo a vincere per un centro sinistra un po' rammollito a livello nazionale".
(25 febbraio 2011 ore 08.16)Gariglio: se vinco diranno che il voto è stato inquinato2011-02-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558582La segretaria provinciale del Pd Paola Bragantini ha l’aria un po’ stanca. Ne ha viste di tutti i colori in questa campagna elettorale. Forse troppe. L’ultima è che in attesa del verdetto di domenica qualcuno ha già messo le mani avanti, e indirizzato a Roma segnali allarmanti: rischiamo di fare la fine di Napoli, dove il voto delle primarie è stato annullato. Tradotto: cammelli ai seggi, voti di scambio, per non parlare del soccorso azzurro, militanti Pdl in fila ai gazebo per dare una spinta al candidato migliore. Per loro. «Ora basta farsi del male», dice Bragantini. «Se qualcuno vuole influenzare queste primarie non ci riuscirà».
Eppure Davide Gariglio non è convinto. «Stanno mettendo le mani avanti. Cercano di far passare il messaggio che se vinco io è perché il voto è stato inquinato. Se qualcuno cova sospetti o ha le prove lo dica». A dire il vero qualcuno l’ha detto. Giorgio Merlo, deputato, sostenitore di Fassino, ha usato parole che lasciano poco spazio alle interpretazioni. E pare che la cosa non sia stata affatto gradita da Piero Fassino.
Eppure il timore di un’affluenza di truppe da destra è un tormentone, se è vero che pure l’ex deputato popolare Maria Pia Valetto, sostenitrice di Passoni, racconta di «un tam tam vorticoso tra gli elettori di centrodestra», e lo stresso Passoni si senta in dovere di precisare: «Non chiederei mai il voto agli elettori del centrodestra. Sarei scorretto».
I sospetti - perché di questo si tratta - mirano dritti a Vito Bonsignore, potente europarlamentare del Pdl, l’unico in grado di mobilitare frotte di militanti. Lui, più volte, ha respinto sdegnato. «Non gioco nel campo avverso - ha dichiarato qualche tempo fa - «Sono voci diffuse per danneggiare il mio impegno per il rinnovamento del centrodestra».
Capire da dove nasca questo spauracchio che si sta impossessando del centrosinistra è dura. Per condizionare il voto di 40 mila elettori ne servirebbero almeno 5-6 mila. Un mezzo esercito. E a chi le chiede di intervenire, fare chiarezza, stroncare i sospetti, Paola Bragantini sventola in faccia un sondaggio di qualche tempo fa, commissionato dal Pd nazionale: sia Fassino sia Gariglio sarebbero in grado di battere il centrodestra già al primo turno. Insomma, «se mai ci fosse qualcuno intenzionato a inquinare le primarie, sappia che chiunque esca vincitore, prevarrà anche alle elezioni di maggio. Se ne facciano una ragione».
Nemmeno il tempo di chiudere un fronte e subito se ne apre un altro. In questi ultimi surreali giorni che ci separano dalle primarie, dopo la lite sul votro lucano, entra in scena la Libia. E nel centrosinistra si procede in ordine sparso anche nel solidarizzare con la popolazione stremata dallo sterminio ordinato da Gheddafi. Piero Fassino annulla la festa di chiusura della campagna elettorale, il Pd propone una mobilitazione davanti alla Prefettura alle 8 di sera, scatenando i Radicali, che ne hanno organizzata una a mezzogiorno. E Gariglio? Conferma la festa all’Isozaki, dove però si organizzerà una raccolta fondi per la Caritas che assiste i profughi libici.
Ultimi incontri in vista delle primarie passeggiando tra le vestigia del Filadelfia2011-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558474<br />
Per uno degli ultimi incontri della sua campagna in vista delle primarie, Davide Gariglio ha scelto un luogo «nel quale l'Italia si è unita attraverso lo sport» ma che soprattutto sa far palpitare il cuore di chi come lui è un convinto osservante della fede granata. Passeggiando tra le vestigia del Filadelfia, calcando il campo di gioco che fu di Valentino Mazzola e compagni, Gariglio ha ribadito a tifosi e vecchie glorie granata - c'erano tra gli altri Rampanti, Salvadori e Pallavicini - il suo preciso impegno a ricostruire lo stadio del Grande Torino, «perché non si può lasciarlo in queste condizioni.
<p>Non è dignitoso, e nel suo rilancio io ci metto la faccia. Dopo la coppa dei campioni, questo è il mio secondo sogno di tifoso del Toro». Poi, nel dehors di una pizzeria, «in un'al tra periferia, perché noi non siamo "comodosi"», ha presentato la kermesse che alle 20,30 di domani chiuderà al PalaOlimpico la sua campagna per le primarie. <br />
Prometto di far rinascere lo stadio Filadelfia2011-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558475<br />
Una promessa che rallegra il tifo granata: far rinascere il glorioso Filadelfia, teatro delle gesta del Grande Torino, di cui oggi sopravvivono solo poche rovine.
<p> E’ Davide Gariglio, candidato alle primarie del centro-sinistra a lanciare la sfida, ieri mattina, proprio sul prato del Fila, ai tifosi del Toro ma anche agli ex giocatori Rosario Rampanti, Roberto Salvadori, Gigi Gabetto, Beppe Pallavicini e al cappellano del Toro, don Aldo Rabino. «Ora questo è uno degli spazi più tristi della città – dice Gariglio – ma dobbiamo farlo rivivere per i tifosi, i giocatori e i volontari che si occupano di tenere pulita quest’area.
<p>Ricostruire il Filadelfia non è soltanto il mio sogno di tifoso, ma penso che sia un’esigenza per la città. E’ un pezzo di storia. Se diventerò sindaco mi impegnerò a fondo per risolvere questa situazione che si trascina da tanti anni». Intanto, la prima e la quinta commissione comunale hanno dato il via libera alla cessione del diritto di superficie alla fondazione Filadelfia – che sta per essere costituita ed avvierà il progetto di restauro – per 99 anni. Il diritto riguarda quasi trentamila metri quadrati dell’impianto per un valore stimato di 1.460.000 euro.
<p>«Rifare il Filadelfia è possibile – aggiunge Gariglio – anche la metropolitana sembrava un sogno per Torino, invece è diventata realtà. Il passaggio del diritto di superficie alla fondazione è un passo molto importante. Certo, non potrà rinascere uno stadio per le partite, ma potrà servire per gli allenamenti, per ospitare il museo del Grande Torino e per far giocare i ragazzi del quartiere».<br />
Una poltrona per cinque: Fassino, Gariglio e gli altri candidati alle primarie di Torino 2011-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558579Nel capoluogo piemontese il centrosinistra ha buone chance di confermare il sindaco. Ma Chiamparino non si può ricandidare, così si è aperta la sfida per la successione. Domenica il voto. E il verdetto
Domenica 27 febbraio, dalle 8 alle 20, si tengono a Torino le ultime primarie per il candidato sindaco di centrosinistra di una grande città, dopo quelle di Milano, Bologna, Napoli, Cagliari. Cinque i candidati: Piero Fassino e Davide Gariglio (Pd), Gianguido Passoni (assessore,indipendente a sinistra del Pd, sostenuto anche dai circoli cittadini di Sel), Michele Curto (giovane di area Gruppo Abele) e Silvio Viale (candidato di bandiera dei radicali).
Particolarmente contorta e combattuta la genesi di queste primarie e delle candidature, in una città considerata “sicura” per il centrosinistra come Torino. Non c’era un delfino di Chiamparino, che non si può ricandidare per la terza volta. Il Pd aveva puntato inizialmente sul rettore del Politecnico Francesco Profumo. Ma Profumo ha rinunciato quando ha visto che le primarie, pretese da Sel, erano inevitabili. A quel punto è sceso in campo Fassino, a cui la maggior parte dei dirigenti locali ha inizialmente riservato una tiepida accoglienza. A sinistra intanto lavoravano “Torino Bene Comune” (che ha candidato l’assessore Passoni) e “Altra Torino” (che non ha candidato nessuno).
Il Pd stabiliva la regola che per candidarsi alle primarie i suoi esponenti dovevano raccogliere almeno il 20% delle firme degli iscritti torinesi del partito. Soglia raggiunta, oltre che da Fassino, solo da mister preferenze Davide Gariglio, di area cattolica. Falliva il tentativo dell’assessore Roberto Tricarico di presentarsi con firme di cittadini non iscritti al Pd. A sinistra prendeva quota l’ipotesi di candidare Giorgio Airaudo, leader della Fiom. Per stoppare un fenomeno vendoliano di unità come quello che ha vinto le primarie a Milano, vari esponenti del Pd fanno barricate contro Airaudo. Ottengono di mettere in difficoltà le aree di sinistra, imponendo l’escusione dalla coalizione della Federazione della Sinistra, già cacciata dalla Giunta Chiamparino.
L’incertezza di Airaudo dura fino a fine gennaio. A poche ore dalla chiusura delle iscrizioni alle primarie, dice definitivamente no. I sostenitori dell’assessore Passoni confermano la sua candidatura, ma all’ultimo momento si iscrive anche l’outsider 30 enne Michele Curto, area Gruppo Abele. A sinistra c’è chi lo accusa di dividere il fronte per favorire Fassino (replica: “Cerco i voti di gente che non avrebbe partecipato alle primarie”). Il regolamento torinese prevede che non debbano raccogliere firme i candidati ufficiali dei partiti. Quindi Fassino, Gariglio e Silvio Viale, che i radicali candidano senza prevedere una reale campagna. Passoni e Curto sono invece candidati “civici”, tenuti a raccogliere almeno 3 mila firme in venti giorni. Per Passoni le firme certificate sono 7.400, per Curto 3.400. Come nelle altre città possono votare anche gli stranieri residenti, e i giovani dai 16 anni compiuti.
ECCO IL PROFILO DEI 5 CANDIDATI:
Davide Gariglio, 44 anni, di origini democristiane, poi passato alla Margherita, è consigliere regionale del Pd, eletto per la seconda volta nel 2010 con “il maggior numero di preferenze in tutto il centrosinistra piemontese”, come scrive sul suo sito all’indomani del voto. Dal 2005 è presidente del consiglio regionale, nel quinquennio della Bresso. “Nuova energia per Torino”: con questo slogan inizia la sua campagna per diventare sindaco. E fa una proposta-choc: arrivare al biglietto gratuito del tram abolendo le circoscrizioni, cioè il decentramento comunale, per finanziare il regalo. Poi per evitare incidenti con i presidenti di circoscrizione lascia cadere la cosa e procede su binari più cauti. E incassa l’alleanza di altri campioni delle preferenze Pd, come Placido e Laus.
Piero Fassino di anni ne ha 61, che rispetto all’ età media dei politici italiani non sono poi molti. Ma è definito “vecchio” perchè ha sempre fatto politica. Segretario provinciale della Fgci nel ’71, consigliere comunale per dieci anni dal 1975, segretario di federazione dal 1983, torna a Torino dopo quasi 25 anni “romani”. Slogan della campagna “Gran Torino”, preso dal film di Eastwood. La dichiarazione “se fossi un operaio avrei votato si al referendum Fiat” ha parecchio polarizzato l’attenzione. Come anche l’apertura della campagna elettorale nella sala del Lingotto con le autorità cittadine e rappresentanti dei “poteri forti”. Nei manifesti si fa ritrarre sempre con l’uscente Chiamparino, “per continuare a vincere”.
Gianguido Passoni, 40 anni, ex Pdci, assessore al Bilancio ora indipendente di sinistra vicino a Sel, è “figlio d’arte”. Nipote del primo prefetto partigiano nel ’45, figlio di un vice sindaco di Novelli e deputato Pci. Da consigliere della circoscrizione centro, con una forte preparazione economica esordisce come assessore alla casa nel 1999 nella Giunta Castellani. Fa nascere “Locare” agenzia immobiliare pubblica. Torna assessore, questa volta al bilancio, nella seconda Giunta Chiamparino dal 2006. I maligni lo definiscono “rosso come il bilancio” ma in realtà ferma il procedere dell’indebitamento ed evita la privatizzazione dell’azienda delle acque. Esce dal Pdci di Diliberto senza entrare in alcun partito, ma fondando l’associazione “Rosso ideale”. Logo e parola d’ordine universale della sua campagna: “Torino bene comune”.
Michele Curto, 30 anni, si è dimesso da presidente della cooperativa- associazione Terra del Fuoco, che vive di progetti pubblici, per candidarsi alle primarie. Punti forti della sua auto-presentazione: il lavoro coi rom, i treni della memoria ad Auschwitz, un incarico nella rete europea Flare contro le mafie. Dopo aver partecipato all’ipotesi di una lista civica con Chiamparino, Airaudo nel rinunciare alla propria candidatura ha deciso di sostenere quella di Curto. Distribuisce “centomila” arance da terre sequestrate alla ‘ndrangheta in Calabria. Slogan: “Un giovane sindaco per Torino”. Alla richiesta di confluire sul candidato a sinistra del Pd che ha ricevuto poco più del doppio delle sue firme, e buone percentuali nei sondaggi, ha risposto: “Non chiederò mai ai 3.400 che hanno firmato per me di votare per qualcun’altro. Sarebbe politicista e sbagliato chiederlo”.
Silvio Viale, 53 anni, radicale, noto come eroe della pillola RU 486, nasce come Lotta Continua e poi passa ai Verdi. Consigliere comunale ecologista dal ’93 al 2001, è noto per saper fare ostruzionismo alla sua stessa maggioranza. La contemporanea iscrizione ai radicali prevale. Candidato sindaco per i radicali nel 2001 non arrivando al 2% non rientra in consiglio comunale. Si qualifica poi sempre più come ginecologo abortista e pro-pillola. Il Pd lo esclude per questo motivo dal gruppetto dei candidati radicali nelle sue fila per le elezioni parlamentari del 2008. Alle primarie si è potuto candidare come rappresentante radicale, quindi senza raccogliere firme. Salvo una polemica contro i provvedimenti antismog non si segnalano altre iniziative clamorose di Viale per le primarie: non ha aperto neanche un sito web.
di Silvana Cerea
Fassino contro Gariglio. Nella sfida torinese il Pd si gioca molto di più della corsa a sindaco2011-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558580Fassino contro Gariglio. Nella sfida torinese il Pd si gioca molto di più della corsa a sindacoTra la Fiat e gli appalti pubblici - l'unico confronto tra candidati2011-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558583Il primo e unico confronto tra i cinque concorrenti per le primarie del centrosinistra di domenica si è svolto ieri sera nell’aula magna dell’istituto tecnico “Avogadro” stipata da sostenitori e semplici cittadini. Applausi per tutti all’inizio, per i due principali sfidanti, Piero Fassino e Davide Gariglio, e per gli altri tre concorrenti, Michele Curto, Gianguido Passoni e Silvio Viale, che sono apparsi più disinvolti nelle risposte alle sollecitazioni dei tre giornalisti-moderatori. Fino a strappare un sorriso alla platea (e anche a Fassino) quando Viale rivolto a Curto gli ha detto: "Per te la città è una grande comunità terapeutica".
Tutti gli elettori torinesi e non solo quelli di centrosinistra possono votare alle primarie, anche quelli di centrodestra?
Viale: "La risposta è semplice e veloce. No. Tutti i cittadini hanno diritto a votare, ma non in qualsiasi primarie. Dovreb¬bero essere i partiti del centro¬destra ad organizzare un loro appuntamento vero per sce¬gliere il loro candidato".
Curto: "Queste primarie rappresentano la sfida di allargare la base, di avere un consenso più amplio perché si permette ai sedicenni e agli immigrati regola¬ri di dire la loro e perché si dà la possibilità ad uno come me che non proviene dai partiti e che ha 30 anni di partecipare".
Passoni: "No perché alle primarie vota chi crede nel programma del centrosinistra, chi si sente di centrosinistra e chi riconosce il percorso che ha fatto in questi anni la città. Un percorso che si arricchisce di partecipazione, attraverso la raccolta firme".
Fassino: "Tutti hanno diritto perché le primarie sono un'esperienza di democrazia diretta. I cittadini sono chiamati a scegliere, non deve scandalizzare, naturalmente ci rivolgia¬mo a chi in buona fede e buona volontà e che si riconosce nel centrosinistra. E per isolare chi vuole sporcare il voto delle primarie è sufficiente portare più gente possibile al voto così chi tenterà di sporcare sarà marginalizzato".
Gariglio: "Gli elettori non appartengono ai partiti. Quindi dobbiamo portare la maggior parte dei torinesi al voto domenica e a maggio. Lo scopo è quello di allargare il consenso del centrosinistra. Chiamiamo tutti a votare. Se 80 mila staranno in coda domenica sarà importante per il centrosinistra di Torino e per il centrosinistra nazionale un po' abbacchiata".
E’ disponibile a fare il ticket con altri candidati in vista del voto di maggio?
Curto: "Dal giorno dopo sono disponibile a lavorare con qual¬siasi persona seduta a questo ta¬volo, in ogni caso. Bisogna allar¬gare, fare rete".
Passoni: "Non lo escluderei e nessuno sarebbe escluso a priori. Certo che avere come vice Fassino sarebbe molto interessante. Il problema è che non sono rappresentati tutti i partiti di centrosinistra non tutte le forze di coalizione hanno un loro candidato alle primarie, quindi alla definizione della squadra devono partecipare anche gli altri".
Fassino: "Non ci sono avversari tra noi, siamo tutti del centrosinistra.. Se io sarò il sindaco chiederò agli altri 4 di cooperare con me, rispetto agli incarichi è troppo presto per dire se come vicesindaco o non so cosa. Se il candidato fosse un altro non avrei problemi a dare il mio sostegno".
Gariglio: "Sosterrò chi vince e collaborerò senza incarichi o con incarichi. Sono pronto a mettermi a disposizione per il valore delle persone che sono qui con me stasera e perché hanno osato misurarsi. Non è solo una questione di competizione, ma di ideali e di cultura che ci unisce".
Viale: "Chi vince dà l'impronta. Sugli assessori e sul resto si vedrà. Nel 2006 la Rosa nel Pugno aveva diritto ad un assessorato, non ci è arrivato. Non mi sono stracciato le vesti".
Marchionne è un amico o un nemico?
Passoni: "La logica amiconemico non è quella giusta per definire i rapporti tra legittimi interessi imprenditoriali e politica. Ma non si può accettare che un'impresa tenga sotto ricatto una città continuando a ridurre i diritti di chi lavora".
Curto: "E’ un capace imprenditore, non è né amico né nemico ma non si può tollerare che continui a ricattare città alzando l’asticella".
Fassino: "Marchionne è amministratore delegato di Fiat e fa il suo mestiere, noi facciamo il nostro, cioè garantire che l’azienda resti a Torino e in Italia. Se l’accordo non fosse passato saremmo qui a discutere della chiusura di Mirafiori. Non mi sfugge che quell’accordo è oneroso per i lavoratori e contiene forzature come l’assenza della Fiom dalla rappresentanza che è in contrasto con lo Statuto dei lavoratori. Ora siamo nelle condizioni di chiedere che Fiat rispetti i suoi impegni. Ma ci sono anche le responsabilità del governo, che non fa nulla mentre il presidente Obama gli ha dato tre milioni e mezzo di dollari per produrre auto pulite".
Gariglio: "Marchionne risponde agli azionisti, non è un nemico ma neppure un amico. I suoi azionisti lo sono? E’ giusto chiederselo, visto che nel 2006 abbiamo investito molto denaro pubblico (70 milioni) per far restare la Grande Punto a Torino. E’ rimasta solo sei mesi, una cosa simile non deve più capitare. Governo deve fare la sua parte, ma con la Fiat occorrono trattative molto dure e serrate perché rispetti gli impegni e la produzione dell’auto e il settore automotive restino a Torino".
Viale: "Basta illusioni. Ci hanno anche raccontato che la Honda sarebbe venuta a Torino e non è mai accaduto. A Torino non c’è più posto per nuove fab¬briche, dovrebbero andare nell’area tra Settimo e Chivasso, dove invece c’è il rischio di speculazioni edilizie".
Se uno di voi diventerà sindaco eliminerà le gare pubbliche col massimo ribasso?
Fassino: "La prima esigenza è riportare lavoro in una città dove la disoccupazione giovanile è di 3 punti più alta che nel resto del paese. Il massimo ribasso è un meccanismo negativo che va eliminato, come anche le regole che limitano l'accesso agli studi professionali e ai progettisti che non hanno già un certo fatturato, sbarrando così la strada a qualunque giovane".
Gariglio: "Il massimo ribasso va eliminato ma bisogna incen¬tivare i lavori pubblici e fare in modo che ricadano il più possibile sul territorio, come dovrà avvenire per i lavori della Tav a partire da maggio. Con la metropolitana ci siamo riusciti, realizzando lavori imponenti senza incidenti seri".
Viale: "Senza forti controlli del Comune ci può essere ma¬laffare anche senza il massimo ribasso".
Curto: "Non dimentichiamo il ragazzo romeno morto in un tombino mentre lavorava in subappalto nell'acquedotto nè quello moldavo caduto da un'impalcatura e gettato sul ciglio di una strada per simulare un incidente. Sono figlio di un operaio ma credo che alla nostra generazione servano sia il pane sia le rose, il lavoro ma anche il rispetto e la dignità".
Passoni: "Il massimo ribasso è negativo, ma la legge italiana lo incoraggia. Bisogna utilizza¬re tutti i mezzi per tenere insieme la migliore offerta economica con la qualità dei lavori, cosi come dei servizi alle persone quando la gara riguarda il mondo delle cooperative e del terzo settore".
Secondo voi c'è bisogno di discontinuità con il passato?
Curto: "E' la città' a essere in discontinuità. Siamo scesi al reddito del 1990, sono diminuiti i servizi per gli anziani, gli abitanti di Barriera di Milano credono di vivere peggio di dieci anni fa. E' eccessiva discontinuita' pensare che bisogna cambiare volto a quel quartiere?".
Passoni: "Sono cambiati i bisogni, non abbiamo più di fronte le Olimpiadi, la crisi sociale è pesante e le risposte non sono sufficienti. La prossima giunta deve fermarsi, fotografare la città poi decidere. Serve nuovo piano regolatore, e' questa la discontinuita' che ci serve".
Gariglio: "Credo che ci deba essere una forte continuità politica, ma non credo che si debba immaginare un Chiamparino ter. Oltre la continuità politica e' necessaria anche una discontinuità programmativa. Alcune cose sono venute bene, altre male".
Fassino: "Il tema della discontinuità e continuità è un tema classico della politica ma astratto. Cosa significa andare a chiedere discontinuità. A maggio, quando andremo a chiedere ai torinesi di ridarci la fiducia, parleremo di discontinuità. Sarà il centrodestra ad invocare la discontinuità. Ogni sindaco ha il suo profilo, ogni sindaco ha la sua sfida e penso che dobbiamo essere orgogliosi delle precedenti amministrazioni e del lavoro di chiamparino. Bisogna governare facendo tesoro del passato e facendo anche scelte diverse, non in discontinuità, ma attraverso l'innovazione, non la rottura e la cesura".
Primarie a Torino: Gariglio arruola Nanni Moretti e pensa ai giovani disoccupati2011-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558584Per uno degli ultimi incontri della sua campagna in vista delle primarie, Davide Gariglio ha scelto un luogo «nel quale l'Italia si è unita attraverso lo sport» ma che soprattutto sa far palpitare il cuore di chi come lui è un convinto osservante della fede granata. Passeggiando tra le vestigia del Filadelfia, calcando il campo di gioco che fu di Valentino Mazzola e compagni, Gariglio ha ribadito a tifosi e vecchie glorie granata - c'erano tra gli altri Rampanti, Salvadori e Pallavicini - il suo preciso impegno a ricostruire lo stadio del Grande Torino, «perché non si può lasciarlo in queste condizioni. Non è dignitoso, e nel suo rilancio io ci metto la faccia. Dopo la coppa dei campioni, questo è il mio secondo sogno di tifoso del Toro». Poi, nel dehors di una pizzeria, «in un'al tra periferia, perché noi non siamo "comodosi"», ha presentato la kermesse che alle 20,30 di domani chiuderà al PalaOlimpico la sua campagna per le primarie.
Gariglio: «Se sarò sindaco farò rinascere il Filadelfia»2011-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558585Una promessa che rallegra il tifo granata: far rinascere il glorioso Filadelfia, teatro delle gesta del Grande Torino, di cui oggi sopravvivono solo poche rovine. E’ Davide Gariglio, candidato alle primarie del centro-sinistra a lanciare la sfida, ieri mattina, proprio sul prato del Fila, ai tifosi del Toro ma anche agli ex giocatori Rosario Rampanti, Roberto Salvadori, Gigi Gabetto, Beppe Pallavicini e al cappellano del Toro, don Aldo Rabino.
«Ora questo è uno degli spazi più tristi della città - dice Gariglio - ma dobbiamo farlo rivivere per i tifosi, i giocatori e i volontari che si occupano di tenere pulita quest’area. Ricostruire il Filadelfia non è soltanto il mio sogno di tifoso, ma penso che sia un’esigenza per la città. E’ un pezzo di storia. Se diventerò sindaco mi impegnerò a fondo per risolvere questa situazione che si trascina da tanti anni».
Intanto, la prima e la quinta commissione comunale hanno dato il via libera alla cessione del diritto di superficie alla fondazione Filadelfia - che sta per essere costituita ed avvierà il progetto di restauro - per 99 anni. Il diritto riguarda quasi trentamila metri quadrati dell’impianto per un valore stimato di 1.460.000 euro.
«Rifare il Filadelfia è possibile - aggiunge Gariglio - anche la metropolitana sembrava un sogno per Torino, invece è diventata realtà. Il passaggio del diritto di superficie alla fondazione è un passo molto importante. Certo, non potrà rinascere uno stadio per le partite, ma potrà servire per gli allenamenti, per ospitare il museo del Grande Torino e per far giocare i ragazzi del quartiere».(C.Fer./ass)
DAVIDE GARIGLIO: IL DERBY DELLA VITA PER UN CENTROSINISTRA VINCENTE.2011-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558587DAVIDE GARIGLIO: IL DERBY DELLA VITA PER UN CENTROSINISTRA VINCENTE.Solidarieta’ attiva al popolo libico. Si destini la meta’ di quanto versato in occasione delle primarie 2011-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558588“Noi crediamo nella solidarietà attiva, quindi, in occasione della convention finale di domani sera al Palaolpimpico Isozaki, organizzeremo una raccolta fondi a favore della rete nazionale delle Caritas che si stanno facendo carico, in ulteriore sostegno alla Caritas di Agrigento, dell’accoglienza e dell’assistenza dei profughi libici.
Il concerto di Simone Cristicchi si concluderà con ‘Bella ciao’ che dedicheremo al popolo libico e alla sua imminente liberazione dal dittatore Gheddafi.
Proponiamo agli altri candidati di trasformare i momenti conclusivi della campagna elettorale, che vedranno una grande partecipazione popolare, in altrettante occasioni di solidarietà attiva. Infine, proporremo alla coalizione di centrosinistra di destinare a finalità umanitarie in favore del popolo libico la metà di quanto versato domenica 27 febbraio al momento del voto dagli elettori.
Davide GARIGLIO
Gariglio in chat: "Dimezzerò la disoccupazione"2011-02-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558438Gariglio in chat: "Dimezzerò la disoccupazione"Gariglio: Ricostruirò lo stadio del Grande Torino2011-02-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558439"Restituiremo ai tifosi e alla città non solo un simbolo, ma un nuovo luogo di promozione di attività sportive, culturali e sociali". E' una promessa quella fatta ai tifosi granata da Davide Gariglio questa mattina davanti allo stadio Filadelfia di Torino. "La Città di Torino - ha spiegato Gariglio che ha incontrato anche alcuni grandi ex giocatori del Torino Calcio, tra i quali Rosario Rampanti, Roberto Salvadori, Gigi Gambetto e Beppe Pallavicini - ha deliberato il diritto di uso dell'area del Filadelfia per 99 anni a favore della nuova Fondazione costituita con il Comune e le associazioni dei tifosi. Sono state messe le basi per la ricostruzione. Mi impegno a continuare questo percorso e a realizzare il nuovo stadio in memoria del grande Torino". "Al di là della fede calcistica - ha aggiunto Gariglio - il Filadelfia fa parte della memoria storica della nostra città ed é doveroso ricostruirlo." "Non posso credere - ha concluso - che una città come la nostra non sia in grado di ricostruire uno stadio. Fino a non molti anni fa tutti parlavano della metropolitana, ma sembrava impossibile realizzarla. Io ho fatto la metropolitana quando ero amministratore della Gtt, se sarò sindaco rifarò il Filadelfia. Sono sfide che si possono vincere, so come si fa".
La promessa di Gariglio: se vinco salvo il Filadelfia2011-02-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558440La promessa di Gariglio: se vinco salvo il FiladelfiaSINDACO TORINO: GARIGLIO A TIFOSI, RINASCERA' STADIO "FILADELFIA"2011-02-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558441AGI) - Torino, 23 feb. - Far rinascere il glorioso stadio Filadelfia, teatro delle gesta della squadra del Grande Torino, di cui oggi sopravvivono poche rovine. Questa la promessa fatta da Davide Gariglio, candidato alle primarie del centro sinistra per la scelta del sindaco di Torino, ai tifosi del Toro questa mattina davanti al Filadelfia. Presenti anche gli ex giocatori Rosario Rampanti, Roberto Salvadori, Gigi Gabetto, Beppe Pallavicini e il cappellano del Torino Calcio Don Aldo Rabino.
"Oggi questo e' uno degli spazi piu' tristi della citta' - ha detto Gariglio - ma dobbiamo farlo rinascere per i tifosi, i giocatori e i volontari che si occupano di tenere pulita quest?area. Ricostruire il Filadelfia non solo e' il mio sogno da tifoso, ma penso che sia un'esigenza per la citta'. E' una parte della storia di Torino. Se diventero'sindaco mi impegnero' a fondo per risolvere questa situazione che dura da tanti anni". Questa mattina, la prima e la quinta Commissione consiliare del Comune di Torino hanno dato il via libera alla cessione del diritto di superficie in favore della costituenda Fondazione Stadio Filadelfia, per 99 anni. I diritti di superficie riguardano i circa trentamila metri quadrati di area dell'impianto. Il valore del conferimento del diritto di superficie alla Fondazione (che avviera' il progetto di restauro del Filadelfia) sono stati stimati dal tribunale in 1.460.000 euro. Per l'approvazione definitiva, la delibera dovra' ora essere votata dal Consiglio comunale. "Ricostruire il Filadelfia non e' impossibile - ha detto Gariglio ai tifosi - anche la metropolitana sembrava un sogno per Torino, invece e' diventata realta'. Il passaggio di oggi del diritto di superficie alla Fondazione e' molto importante. Certo non potra' rinascere uno stadio per le partite, ma potra' servire per gli allenamenti del Toro, per ospitare il museo del Grande Torino e della Memoria Granata che oggi si trova a Grugliasco, e per far giocare i ragazzi e i bambini del quartiere". (AGI) to1/chc Allo Stadio Filadelfia (1^)2011-02-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558461<br />
"Mi impegno a realizzare il nuovo stadio in memoria del Grande Torino" http://www.garigliosindaco.net - "La Città di Torino ha deliberato il diritto di uso dell'area del Filadelfia per 99 anni a favore della nuova Fondazione costituita con il Comune e le associazioni dei tifosi. Sono state messe le basi per la ricostruzione. Mi impegno a continuare questo percorso e a realizzare il nuovo stadio in memoria del grande Torino. Al di là della fede calcistica, il Filadelfia fa parte della memoria storica della nostra città ed è doveroso ricostruirlo. Restituiremo ai tifosi e alla città non solo un simbolo, ma un nuovo luogo di promozione di attività sportive, culturali e sociali": così ha dichiarato Davide GARIGLIO questa mattina incontrando i tifosi e alcuni grandi ex giocatori del Torino Calcio, tra i quali Rosario Rampanti, Roberto Salvadori, Gigi Gambetto e Beppe Pallavicini. "Non posso credere che una città come la nostra non sia in grado di ricostruire uno stadio. Fino a non molti anni fa tutti parlavano della metropolitana, ma sembrava impossibile realizzarla. Io ho fatto la metropolitana quando ero amministratore della Gtt, se sarò Sindaco rifarò il Filadelfia. Sono sfide che si possono vincere, so come si fa". L'incontro di questa mattina è stato anche un'occasione per parlare di strutture e di associazionismo sportivo. "E' necessario riorganizzare le strutture sportive di quartiere - ha spiegato Davide GARIGLIO - coinvolgendo gli sponsor privati nella manutenzione, e promuovere politiche di integrazione tra sport e cultura , sport e ambiente , come nella maggior parte delle città europee". http://www.youtube.com/watch?v=BAJIjY3bOfs<br />
Allo Stadio Filadelfia (2^)2011-02-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558463<br />
Allo Stadio Filadelfia (2^)