Openpolis - Argomento: sanitàhttps://www.openpolis.it/2018-05-10T00:00:00ZAngela Raffa: On. Raffa: “La mia visita al San Vincenzo ha dato fastidio, serve lista di pronta disponibilità infermieri”2018-05-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it933906Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: M5S) <br/><br/>Taormina - Apprendo di una polemica nata in seguito alla mia visita all’ospedale San Vincenzo di Taormina.
Quando ho deciso di recarmi al nosocomio senza darne comunicazione a nessuno, già immaginavo che qualcuno si sarebbe infastidito. In Italia un parlamentare va dove tutto è già stato pulito ed il personale ha ricevuto precise istruzioni su cosa dire. Dove ogni cosa, tra sorrisi e strette di mano, funziona alla perfezione, anche se solo per quelle poche ore. Infatti quella mattina stessa ricevo una seccata telefonata dai piani alti dell’ospedale, e vengo rimbrottata su come sia ‘maleducato’ recarsi in un luogo senza prima avvisare la direzione.
In Italia, si sa, i potenti, meglio se sono il diretto superiore, trovano sempre qualcuno pronto ad accorrere in loro soccorso.
Ora leggo che vengo attaccata da una nota abbastanza surreale e contente parecchie inesattezze, a firma del sindacato Nursind e del sig. Domenico Rotella, infermiere presso la struttura.
Contrariamente a quanto riportato, io non ho fatto riferimento ad assenze per malattia di infermieri o comunque non giustificate da ‘istituti di legge’. Ne mi sono mai sognata di suggerire il ricorso a straordinari obbligatori.
Ribadisco come invece continuano a pervenirci segnalazioni di cittadini che lamentano una drammatica situazione al pronto soccorso di Taormina, con tempi di attesa insostenibili, nonostante il massimo impegno di medici ed infermieri presenti.
Ha ben ragione il sig. Rotella a sostenere che non ci sia alcuna anomalia. Infatti è assolutamente normale che la sanità versi in uno stato così disastroso quando, anche i sindacalisti, trovano ‘normale’ che un reparto debba funzionare con il 30% di personale in meno rispetto a quello in pianta organica. Infatti delle 24 unità in dotazione al pronto soccorso, ben 8 erano assenti giustificati il giorno della nostra visita, e la caposala ci riferiva che spesso sono anche di più: siamo stati fortunati, quello era un giorno buono.
Nessuno ha mai parlato di assenza per malattia, le stesse erano infatti dovute a motivi ben diversi tra loro. Capitolo a parte meritano quelle per permessi politici e sindacali (si vi erano anche queste tra le 8 riscontrate), anche se so bene che alcuni sindacati si ‘inquadrano a difesa’ quando si parla dell’argomento, quasi non si dovesse fare sapere di quest’altro piccolo diritto che spetta ad alcuni.
Riguardo alle possibili soluzioni da me avanzate, non voglio prendermi meriti che non sono miei. Con la convinzione che il solo lamentarsi non serva a niente, cerco sempre di guardare al come poter migliorare le cose. In questo caso mi sono limitata a dare voce ad alcuni suggerimenti ricevuti dal personale che ho incontrato. Ho trovato particolarmente sensata e di semplice realizzazione, la proposta di alcuni colleghi del sig. Rotella di realizzare una lista di reperibilità volontaria, pronta disponibilità, da cui attingere, retribuendo questi infermieri con compenso straordinario. Quindi non il ricorso ad alcuna forma di obbligatorietà, ma una lista di reperibilità, la cui adesione sia su base volontaria e le cui prestazioni vengano poi retribuite come straordinario.
La posizione del Movimento 5 Stelle in tema di sanità è sempre stata di forte opposizione ai tagli, e molto critica, con le scelte degli ultimi governi regionali, di cui noi purtroppo eravamo, e siamo, all’opposizione. Fa bene quindi il sindacato a chiedere nuove leggi, una revisione delle piante organiche, un intervento dell’assessore regionale. Nell’attesa però, l’idea di cui mi sono fatta portavoce, seppur provvisoria, ha il vantaggio di essere una soluzione realizzabile immediatamente: purtroppo i pazienti e chi opera nella struttura, non può aspettare i tempi della politica, e della burocrazia, per ammalarsi o per salvare la vita di un grave codice rosso.
Infine preferisco non commentare laddove si insinua che io sia una ignorante che non conosce l’attuale normativa. A chi giova la lamentela, la rivendicazione, la polemica continua? Non dovrebbe essere interesse di tutti tenere alta l’attenzione sulla situazione dell’ospedale San Vincenzo per migliorarne gli standard qualitativi? Perché in questo paese non si riesce a mettere da parte la difesa di categoria del proprio orticello, per cercare di fare qualcosa per il bene di tutti?<br/>fonte: <a href="http://www.blogtaormina.it/2018/05/10/raffa-la-mia-visita-al-san-vincenzo-dato-fastidio-serve-lista-pronta-disponibilita-infermieri/246395/">Blog Taormina</a>Angela Raffa: On. Angela Raffa, deputata nazionale del Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi ha effettuato un “blitz” a sorpresa nel presidio sanitario2018-05-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it933912Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: M5S) <br/><br/>Taormina: tutti gli “acciacchi” dell’ospedale “San Vincenzo – Sirina
Li ha rilevati l’On. Angela Raffa, deputata nazionale del Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi ha effettuato un “blitz” a sorpresa nel presidio sanitario. Alla luce del “sopralluogo”, la parlamentare suggerisce in particolare un aumento ed un miglior impiego del personale, il rafforzamento del servizio di Pronto Soccorso e l’installazione di adeguati sistemi di sorveglianza e sicurezza
Visita “a sorpresa”, qualche giorno fa, all’ospedale “San Vincenzo – Sirina” di Taormina della deputata nazionale messinese del Movimento 5 Stelle Angela Raffa.
«Ricevo spesso – spiega la parlamentare pentastellata – segnalazioni di pazienti e cittadini che con riferimento al nosocomio taorminese lamentano carenze e disservizi. Così, trovandomi in zona e senza preavvisare nessuno, ho voluto verificare di persona. Ringrazio Pippo Calà, del sindacato infermieristico Nursind, che si è reso disponibilissimo ad accompagnarmi nonché gli altri esponenti locali del nostro movimento presenti alla visita, ossia Eddy Tronchet, Nicola Salerno e Giuseppe Leotta».
L’onorevole Raffa passa quindi ad elencare le criticità da lei riscontrate durante il suo “blitz” nella struttura sanitaria di contrada Sirina.
«Bisogna ammettere – dichiara la deputata – che nel reparto di Cardiologia si è registrato un miglioramento rispetto alla situazione riscontrata dai miei colleghi in precedenti sopralluoghi. In particolare, letti ed arredi nuovi permettono una degenza più confortevole. Per il raggiungimento di uno standard qualitativo ottimale sarebbero tuttavia necessari alcuni accorgimenti, come la previsione di stanze separate per uomini e donne in maniera tale da garantire un’adeguata privacy, e soprattutto un aumento del personale, specie se si considera che il vicino ospedale di Giarre è stato depotenziato e che il reparto di Cardiologia taorminese è diventato un hub e l’Emodinamica un’unità operativa a se stante».
Molto critico il giudizio di Angela Raffa sul Pronto Soccorso. «Qui – lamenta la parlamentare – la situazione è drammatica perché negli ultimi anni il numero di accessi è cresciuto ed è superiore alla media che si registra negli altri Pronto Soccorso dell’Asp 5 di Messina. Le numerose assenze del personale infermieristico, ancorché giustificate, mettono quindi in ginocchio l’intero reparto, specie durante la stagione estiva, quando la popolazione del comprensorio taorminese aumenta notevolmente per la presenza dei turisti. La funzione propria del Pronto Soccorso dell’ospedale di Taormina viene inoltre spesso vanificata dal fatto che alcuni reparti, come quello di Gastroenterologia, restano chiusi dopo le ore 14.00. Ciò significa che chi accusa un malore durante le ore pomeridiane viene dirottato presso altri ospedali, con conseguenti perdite di tempo che potrebbero rivelarsi fatali. Per ovviare a tutto ciò le soluzioni ci sono, ed anche di facile attuazione. Basterebbe garantire una maggiore reperibilità degli infermieri prevedendo ore di straordinario, istituire una guardia medica interdipartimentale dove un chirurgo garantisce interventi urgenti anche in orario pomeridiano e potenziare il servizio di Pronto Soccorso durante il periodo estivo».
La parlamentare pentastellata pone infine l’accento su una problematica quanto mai attuale, ossia la sicurezza del personale medico e paramedico che, come ci riferiscono le cronache recenti, è spesso esposto ai “malumori” di chi ha a che fare col mondo della sanità. «Gli operatori dell’ospedale di Taormina – sottolinea al riguardo Angela Raffa – lamentano di non sentirsi al sicuro avendo già subito aggressioni. Sarebbe dunque il caso di dotare il nosocomio di un sistema di videosorveglianza funzionante ventiquattr’ore su ventiquattro e di un sistema di allarme alle porte di emergenza, che attualmente restano sempre aperte e totalmente prive di controllo».<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettinonline.it/2018/05/04/taormina-tutti-gli-acciacchi-dellospedale-san-vincenzo-sirina_102929.html">Gazzettino Online</a>FRANCO MIRABELLI: Ormai per chi governa regione corruzione è ordinaria amministrazione2018-04-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it927122Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>“Dopo il 4 marzo, in questa fase convulsa di infruttuosi tentativi di mettere d’accordo i “vincitori” delle elezioni, colpisce molto la scomparsa, da qualunque agenda, del tema della lotta alla corruzione e della legalità. Mentre si susseguono le inchieste che svelano episodi di malaffare e di malgoverno, proprio quelle forze che si sono definite, soprattutto in campagna elettorale, forze di cambiamento alternative al sistema, definito corrotto e distante dagli interessi dei cittadini, hanno rimosso una questione importante come quella della corruzione che costituisce un problema per la nostra democrazia e per lo stesso sviluppo del Paese.
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Proprio in questi giorni sono emersi episodi gravi di malaffare e di utilizzo, per fini propri, della cosa pubblica, in Lombardia, una delle regioni simbolo del presunto buon governo del centrodestra e della Lega. Una di queste inchieste, che porta sul banco degli indagati medici e funzionari della regione fino a coinvolgere il garante per la legalità nominato da Maroni, riguarda ancora la sanità lombarda: un settore in cui, ancora una volta, si trovano strade per distrarre fondi pubblici dalla loro funzione, quella di garantire la salute dei cittadini, al fine di favorire arricchimenti personali. Colpisce che dopo gli scandali della Santa Rita, della Maugeri, del San Raffaele, delle operazioni dentistiche, chi guida la regione Lombardia non si sia ancora seriamente preoccupato di creare le condizioni per contrastare corruzione e illegalità. E colpisce come nessuno dei governanti leghisti chieda scusa, si assuma le proprie responsabilità, affronti la questione, la prenda seriamente, anziché considerarla una sorta di danno collaterale da mettere nel conto. Certo è più semplice affrontare e denunciare l’eccessiva presenza di mendicanti di colore davanti ai supermercati che colpire la corruzione e investire sui controlli ma, certamente, il danno al Paese prodotto dalla corruzione dei colletti bianchi è meno visibile ma molto più grande”. Lo afferma in una nota il senatore del Pd <b>Franco Mirabelli</b>, commentando le inchieste per corruzione che stanno investendo la regione Lombardia.<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/stampa/mirabelli-ormai-governa-regione-corruzione-ordinaria-amministrazione/">SenatoriPD</a>FRANCO MIRABELLI: Nessuno vuol chiudere Report, ma basta messaggi ambigui2017-04-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it779248Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>“Nessuno ha mai pensato di chiudere Report, come è già stato detto chiaramente. Il punto è che non si può e non si deve far passare il messaggio che vaccinarsi fa male e quindi è meglio non farlo, oppure che vaccinarsi o meno è lo stesso perché non cambia nulla. La politica deve dire che ci si deve vaccinare perché i vaccini hanno consentito di debellare alcune malattie, anche in Italia. Siamo preoccupati di questa tendenza a non vaccinare i bambini, sostenuta anche dall’ambiguità dei messaggi diffusi. Dovrebbe far riflettere la notizia che gli Stati Uniti hanno inserito l’Italia nell’elenco a rischio per il morbillo. E’ questa la preoccupazione che stiamo esprimendo come Pd”. Lo ha detto il senatore del Pd<b> Franco Mirabelli</b> nel corso della trasmissione Tagadà, su La7.
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“È noto che tutti i farmaci, compresi quelli che hanno rivoluzionato la medicina – ha proseguito Mirabelli – possono avere delle controindicazioni e creare reazioni avverse in particolari soggetti. Su questo occorre sicuramente intervenire, ma non è pensabile che, siccome in alcuni casi ci sono delle reazioni negative, allora per esempio non si debbano più utilizzare più l’aspirina o gli antibiotici. Sono posizioni contro la scienza, che ci riportano indietro nel tempo”.<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/igiene-sanita/mirabelli-nessuno-vuol-chiudere-report-basta-messaggi-ambigui/">senatoriPD</a>Fabio Altitonante: Per i cittadini due esigenze: una sanità a KmZERO e una sanità a TempoZERO2017-02-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it778415Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/>Quali prospettive ha la nostra sanità? Una nuova organizzazione sanitaria è necessaria, ma non sufficiente per rispondere ai bisogni dei cittadini.
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Le loro richieste si stanno proiettando sempre più verso due direzioni, per questo anche la sanità, per rispondere in modo adeguato, <b>dovrà diventare a due dimensioni</b>: da un lato abbiamo le urgenze dall'altra il bisogno di cure continuative per i malati cronici.
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Per le “acuzie”, come infarti o ictus, dobbiamo realizzare una sanità <b>a tempo ZERO</b> perché ogni minuto è importante per salvare la vita.
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Per i pazienti con patologie croniche dobbiamo realizzare, invece, una sanità di prossimità, con un'assistenza sempre più territoriale, <b>a chilometro ZERO</b>.
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A Milano ci sono già due realtà che possono rispondere a queste due esigenze: da una parte ci sono le ASST (nate dall'integrazione tra ospedale e territorio), dall'altra c'è la rete dei 22 Poliambulatori.
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Nell'era digitale abbiamo a disposizione strumenti innovativi, utilizzati per il controllo a distanza della salute, come telemedicina, telediagnostica e teleassistenza.
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Negli Stati Uniti più della metà della popolazione utilizza app sulla salute, in Europa in vetta alla classifica ci sono gli spagnoli (oltre il 26%), mentre in Italia siamo intorno all'8%. Il digitale diventa fondamentale per aumentare le <b>cure a domicilio</b>.
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Con questo nuovo approccio, il pubblico deve rimanere l'attore principale della sanità lombarda. La politica deve dargli gli strumenti gestionali, che il privato ha già.<br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=427:per-i-cittadini-due-esigenze-una-sanita-a-kmzero-e-una-sanita-a-tempozero&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>Fabio Altitonante: Parte il nuovo modello per la presa in carico dei malati cronici2017-02-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it778414Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/><b>Chi sono e quanti sono i malati cronici?</b>
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Sono persone che hanno bisogno di cure e assistenza continuativa. Sono malattie croniche, ad esempio, il diabete, le cardiopatie, l'esito dell'ictus, la demenza e la disabilità, i tumori.
In Regione Lombardia sono circa 3.350.000 persone, secondo diverse gravità e fragilità, ossia il 30% della popolazione.
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<b>Perché un nuovo modello?</b>
Il sistema sanitario era orientato a gestire le patologie acute, cioè gli interventi immediati per salvare la vita. Quel modello era pensato per una popolazione molto più “giovane”. L'invecchiamento della popolazione sta determinando un continuo aumento dei malati cronici e più in generale cittadini che necessitano di cure ed esami continuativi.
Non è un caso se oggi il 30% dei malati cronici assorbe il 75% delle risorse sanitarie. In questo senso la Lombardia è allineata alla media mondiale, dove le risorse impiegate variano tra il 70% e l'80%.
Il modello è diventato inefficiente non solo a livello economico, ma anche per i servizi offerti.
La malattia cronica richiede l'intervento di diverse figure professionali e il rischio è che i singoli professionisti intervengano <b>in modo frammentario e indipendente</b>.
Sta emergendo così in ambito internazionale l'esigenza di una nuova organizzazione per migliorare l'assistenza alle persone con patologie croniche.
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<b>Che cosa fa oggi il malato cronico?</b>
Il riferimento è il medico di base (MMG), che prescrive esami e visite. Sta poi al singolo cittadino prenotare, scegliere ogni volta struttura e specialista. Sta al paziente gestire la sua malattia.
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<b>Che cosa cambierà con il nuovo modello?</b>
Il paziente cronico sceglierà un Gestore, che diventerà il suo riferimento, con cui condividere l'avvio e le modalità della nuova <b>presa in carico</b>, un <b>“patto di cura”</b> della durata di un anno.
Il Gestore attuerà un <b>piano di assistenza individuale (PAI)</b>, con controlli, visite, esami, farmaci e ricoveri, basato sulle patologie e sui bisogni del paziente.
Da quel momento sarà il Gestore anche a prenotare visite ed esami, accompagnando il paziente nel percorso.
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<b>Chi saranno i gestori?</b>
Saranno, i soggetti pubblici (ASST, nate dall'integrazione ospedale-territorio), i privati accreditati e in alcuni casi i medici di base (MMG) in forma aggregata. Potranno candidarsi come Gestori sulla base di requisiti e criteri stabiliti dalla Regione.
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<b>Come e quando si sceglieranno i gestori?</b>
I cittadini riceveranno una comunicazione dalla Regione e potranno scegliere il loro Gestore da un elenco. Ognuno sarà libero di scegliere il Gestore che preferisce (mantenendo il principio di libera scelta su cui si fonda la nostra sanità).
Entro la fine del 2017 i pazienti dovranno individuare il percorso che ritengono migliore per loro.
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<b>Se si volesse cambiare Gestore o interrompere prima il percorso?</b>
Solo il cittadino potrà dare avvio o concludere il percorso di presa in carico, facendo richiesta motivata all'ATS per la sostituzione del proprio Gestore.
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<b>Se la classificazione in cui è stato inserito il paziente non risultasse appropriata ai suoi reali bisogni?</b>
In caso di incongruenza il Gestore si rivolgerà all'apposita commissione istituita nell'ATS per una riclassificazione e il paziente sarà riposizionato per meglio rispondere alle sue esigenze.
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<b>E il medico di base?</b>
Resterà. Sarà il paziente a decidere se scegliere il nuovo modello o gestire la propria patologia con il medico di base.
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<b>Quali sono le opportunità del nuovo modello?</b>
Questo modello metterà al centro la persona.
Si creerà una sanità di prossimità, per informare, supportare, coinvolgere ed essere al fianco del paziente che ha bisogno di assistenza continuativa. Il cittadino non sarà più lasciato solo!
Il nuovo modello sarà più efficiente, ma soprattutto si garantirà un servizio migliore, evitando le scandalose liste d'attesa.
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<b>Ci saranno criticità?</b>
Sicuramente. Quando si inserisce un nuovo modello, ci sono sempre delle fasi iniziali di malcontento o inefficienze, ma il futuro, anche dal confronto con i modelli internazionali, va in questa direzione.
<b>In questo contesto dobbiamo garantire che la sanità pubblica non sia penalizzata rispetto ai privati accreditati, dotandola da subito di strumenti decisionali più veloci e snelli.
Mettiamo i professionisti del pubblico nelle condizioni di lavorare in maniera più efficace e più efficiente!</b><br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=425:che-cosa-cambia-per-i-malati-cronici&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>Fabio Altitonante: Meningite: come, quando e perché vaccinarsi2017-01-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it778329Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/><b>C'è un'emergenza meningite?</b>
Nessuna epidemia di meningite in corso, è bene chiarirlo subito. I casi di malattia invasiva da meningococco, infatti, sono stabili confrontando il trend degli ultimi anni.
<b>Perché vaccinarsi?</b>
Le vaccinazioni, in generale, sono il metodo più efficace per prevenire malattie infettive.
In Italia sono obbligatorie le vaccinazioni contro la difterite, la poliomelite, il tetano e l'epatite B. È, tuttavia, raccomandato vaccinarsi anche per altre malattie per cui non è previsto un obbligo.
Sono profondamente convinto che ci si debba vaccinare sia per proteggerci e salvare la vita a noi stessi sia nell'interesse collettivo della comunità in cui viviamo.
<b>Che cos'è la meningite e come si trasmette?</b>
È una grave infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono il cervello. Si trasmette per via aerea in seguito a contatto stretto e prolungato. Alcune persone hanno il batterio in gola e non sviluppano la malattia (portatori sani).
<b>Chi sono le persone più a rischio di meningite?</b>
I bambini e gli adolescenti. Gli adulti a maggior rischio sono coloro che hanno patologie che deprimono il sistema immunitario o che viaggiano in Paesi a rischio.
<b>Quali sono i vaccini disponibili?</b>
• vaccino contro il meningococco di tipo C;
• vaccino tetravalente A – C – W135 – Y;
• vaccino contro il meningococco di tipo B.
<b>A chi è offerta gratuitamente la vaccinazione?</b>
• quella antimeningococco C nei primi 24 mesi ed è garantita comunque fino ai 18 anni per chi non fosse stato vaccinato prima;
• quelle antimeningococco B e ACWY per le categorie a rischio per status o patologia;
• quella antimeningococco B per i nuovi nati dal 2017.
<b>Che cosa abbiamo fatto in più?</b>
Per permettere a chiunque lo desideri di vaccinarsi, in Regione Lombardia abbiamo previsto la formula del copagamento. Sarà attiva presso tutte le ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) coinvolte entro il 15 febbraio 2017.
<b>Che cosa significa?</b>
A chiunque ne faccia richiesta (e non rientra nelle categorie a cui il vaccino è offerto gratuitamente) Regione Lombardia darà la possibilità di vaccinarsi a un costo pari al prezzo di acquisto sostenuto dalla Regione, senza rincari. Il risparmio per i cittadini sarà tra il 30% e il 60%.
<b>Quanto costa vaccinarsi con questa formula?</b>
Vaccino Costo
Antimeningococco B € 83,29
Antimeningococco A C W135 Y € 44,27
Antimeningococco C € 20,07
<b>Come si richiede il vaccino?</b>
È necessario prenotare.
<b>Come prenotare?</b>
Se abiti nel comune di Milano (ASST Fatebenefratelli Sacco):
• chiama il numero verde gratuito 800.638.638 da rete fissa (il servizio è attivo con operatore da lunedì a sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00, esclusi i giorni festivi);
• chiama il numero 02.99.95.99 da rete mobile, a pagamento al costo previsto dal proprio piano tariffario;
• per informazioni invia un'e-mail a meningite@asst-fbf-sacco.it.
Se abiti in un comune del nord Milano (ASST Nord Milano):
• chiama il numero 02.85.78.33.93 il lunedì e il mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 11.00 e dalle ore 14.00 alle ore 15.00, il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
Se abiti nel rhodense (ASST Rhodense):
• chiama il numero 02.49.51.02.00 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30 (esclusi i festivi);
• chiama il call center al numero 800.671.671 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 15.00 (esclusi i festivi).
Se abiti nell'ovest milanese (ASST Ovest Milanese):
• chiama dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì:
◦ per Legnano il numero 335.689.99.12;
◦ per Magenta il numero 348.280.73.57;
◦ per Abbiategrasso il numero 348.280.77.13;
◦ per Castano Primo il numero 348.280.78.26.
Se abiti nell'area della martesana (ASST Melegnano e Martesana):
• chiama il numero 02.98.11.45.55 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 (se hai meno di 18 anni) e dalle ore 14.00 alle ore 16.00 (se hai più di 18 anni);
• invia un'e-mail a vaccinazioni1mi2@ats-milano.it o vaccinazioni5mi2@ats-milano.it o vaccinazioni6/7mi2@ats-milano.it
Per ulteriori informazioni, <a href="http://www.asl.milano.it/ITA/Default.aspx?SEZ=10&PAG=88&NOT=7331">clicca qui</a>.<br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=418:meningite-come-quando-e-perche-vaccinarsi&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>PIETRO MONICO: Consiglio Comunale 26/10/20162016-10-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it931938Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Melfi (PZ) (Gruppo: PD) <br/><br/>Il tema della salute e del suo funzionamento certamente rappresentano uno, se non la prima preoccupazione che tocca tutti i cittadini indistintamente ed è importante che la politica e le istituzioni se ne facciano carico assumendosene la responsabilità specie per le decisioni che su queste materie sono chiamati ad assumere. Questo consiglio comunale è utile e, si è fatto bene a convocarlo perché credo che ci sia bisogno di interloquire di più con le comunità per comprendere fino in fondo le reali esigenze di un territorio.
La presenza del presidente Pittella è significativa oggi cosi come la grande dimostrazione di interesse che la nostra comunità ha su un tema sensibile come la salute.
Troppo spesso è capitato di leggere riforme lontane dalle reali esigenze di un territorio perché formulate ed assemblate senza passare da quel dibattito e confronto utile ed indispensabile per fare scelte consapevoli. Ed è proprio perché più passa il tempo, e più ad aumentare sono i dubbi, che oggi appare opportuno essere qui e confrontarsi su questa proposta di RIORDINO.
Siamo consapevoli che la Riforma, e non il semplice RIORDINO, nasce dalla necessità di predisporre una rete dei servizi sanitari coerente con i nuovi vincoli di programmazione. D’altronde, dal 2015 le normative delle quali ormai conosciamo la portata ( ma qui è utile ancora una volta ripeterle) condizionano fortemente la programmazione e l’organizzazione dei sistemi sanitari regionali.
– Il D.M. 70 che definisce gli standard qualitativi, strutturali e tecnologici relativi all’assistenza ospedaliera;
– La l. 190 del 2014 e la 208 del 2015 che fissano come una cornice i vincoli di finanza pubblica all’intera programmazione sanitaria nazionale;
– La legge 161 del 2014 in applicazione della direttiva europea del 2003 che impone disposizioni inderogabili in tema di orari di lavoro e riposo degli operatori sanitari e di cui solo ora ci si ricorda.
Proprio sulla base di queste disposizioni, siamo (come dicevo prima e come del resto abbiamo, come gruppo Pd, come sezione di Melfi espresso nel comunicato di qualche settimana fa), consapevoli della necessità di una riforma ma ad oggi non ne riusciamo a coglierne la visione. Onestamente , leggendo la bozza, è evidente che c’è qualcosa che non convince affatto. La sanità, i servizi al cittadino e l’affidamento che questi hanno nelle nostre strutture non può passare per una semplice RIORGANIZZAZIONE tutta AZIENDALE. Solo aziendale.
Dico riorganizzazione appositamente perchè qui non parliamo di riforma sanitaria. Manca, e questo è quello che si dovrà fare, un piano sanitario che sia Uguale per tutto il territorio regionale. Abbiamo un approccio diverso per i due modelli organizzativi: Potentino e Materano e questo chiaramente non può essere. Io credo che in materia sanitaria, sul tema della saluta, non dobbiamo fare discorsi campanilistici, ma solo discorsi giusti che abbiano una logica, una visione di insieme per un obiettivo finale ed allora: come già detto, credo che la riforma migliore possibile, la più credibile, sia quella che tiene insieme un’intera regione e che non faccia distinzioni che rischiano di essere interpretate come poco di RIFORMA e molto di RIORGANIZZAZIONE.
Bisogna fare scelte adeguate, supportate da un’attenta analisi dei dati epidemiologici ad esempio o dalla valutazione dei flussi migratori passivi ed attivi, in modo da poter rispondere adeguatamente alle nuove esigenze delle popolazioni e dei territori.
Si discuta su di una proposta credibile perché quella messa in campo non la non la si comprende. E certamente con riferimento all’ospedale di Melfi non lasceremo che ad essere penalizzata sia un’intera comunità specie se non si comprende l’obiettivo finale. Credo che Il psa debba mantenere quanto già approvato dalla giunta e quindi tutti i reparti e tutti quei servizi che lo rendono indispensabile in un territorio che ha la sua specificità.
Ho fatto un esperimento guardando semplicemente la cartina geografica e ci ho visto dalle grandi potenzialità per il nostro presidio perché inserito in un territorio ampio che abbraccia un sito industriale con quasi 12 mila addetti.
Perché la vicinanza con altre aree anche delle regioni a noi vicine, fa si che l’ospedale di Melfi rappresenti un punto di riferimento insostituibile. Al contrario va potenziato perchè non è credibile razionalizzare e avere strutture che poi concretamente non riesce a rispondere ed offrire servizi adeguati. Questo non può essere !!!
Il tema è serio perché parliamo di salute e noi siamo pronti a ragionare seriamente e a dare una mano al Presidente Pittella per trovare una vera strada per una RIFORMA REGIONALE consapevoli che solamente se si stà tutti insieme è possibile immaginare una strada percorribile. Quello che però di sicuro rifiutiamo saranno i tentativi di compromessi al ribasso che nulla hanno a che vedere con la salute dei cittadini e la salvaguardia dei servizi.
PD Melfi. Pietro Monico<br/>fonte: <a href="http://www.pdmelfi.it">PD Melfi</a>Andrea Cometa: Proposta di rettifica del piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia 2016-09-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it780931Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Grottaglie (TA) (Lista di elezione: SUD IN MOVIMENTO | LISTA CIVICA: RI (GENERAZIONE)) <br/><br/>Ieri sera (5 settembre 2016) il consiglio comunale, con una seduta monotematica, ha votato all’unanimità il documento qui allegato. Si tratta di un documento elaborato dalla terza commissione, i cui lavori sono stati estesi anche al Comitato per la tutela del San Marco oltre che ai referenti politici alla Regione ed al Governo centrale.<br/>fonte: <a href="http://www.andreacometa.it/proposta-di-rettifica-del-piano-di-riordino-ospedaliero-della-regione-puglia">www.andreacometa.it</a>Fabio Altitonante: Risposte concrete alle storie di 200mila famiglie: una nuova legge sulla salute mentale2016-06-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it770209Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/>La neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza coinvolge oggi più di 100mila bambini, con le loro famiglie.
Si calcola, tuttavia, che circa il 12% dei bambini e dei ragazzi tra 0 e 18 anni soffre di disturbi neuropsichici. Questo significa che ci sono all'incirca altri 100mila bambini e ragazzi in lista d'attesa.
Che cosa abbiamo fatto in Consiglio regionale?
Abbiamo approvato nuove disposizioni sulla salute mentale, ponendo un'attenzione, che prima non c'era, su questa importante tematica.
Con la nuova legge, non solo riusciremo a migliorare gli aiuti già offerti, ma daremo risposte concrete alle tante famiglie, fino a oggi in lista d'attesa.
La seconda parte della legge sostiene, inoltre, la diagnosi tempestiva e lo sviluppo di percorsi diagnostici terapeutici per l'autismo. L'obiettivo è la promozione di una cultura attenta alle persone che soffrono di questi disturbi e la realizzazione di una rete integrata di servizi a supporto della famiglia nella cura e nell'assistenza.
Che cosa ho fatto per migliorare ancora di più la legge?
Ho presentato un emendamento, che è stato approvato, affinché la neuropsichiatria resti, dove oggi è presente, all'interno del dipartimento materno-infantile, ossia nelle pediatrie.
Perché?
Ci sono già dipartimenti materno-infantili – come nell'Asst Fatebenefratelli-Sacco e nell'Asst Santi Paolo e Carlo nella città di Milano – che si occupano in modo vincente anche di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza.
Grazie all'emendamento approvato le famiglie avranno un punto di riferimento univoco e i sistemi che si sono dimostrati vincenti saranno tutelati, preservando professionalità e organizzazione.
Ringrazio per il sostegno Società Italiana di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, che ha espresso un parere positivo sul nostro lavoro.
Come per una squadra di calcio, non si cambia l'allenatore quando c'è una realtà vincente.<br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=383:risposte-concrete-alle-storie-di-200mila-famiglie-una-nuova-legge-sulla-salute-mentale&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>DELIA MURER: Sanità, non ridurre la qualità del servizio 2016-04-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it769106Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Art.1-MDP-LeU) <br/><br/><br />
“La nota della Corte dei Conti sul Documento di programmazione economia presentato dal Governo, per la parte relativa alla spesa sanitaria, contiene passaggi che destano qualche preoccupazione, soprattutto rispetto alla possibilità di garantire livelli adeguati di servizio ai cittadini”.
<p> Lo dichiarazione è della parlamentare democratica Delia Murer, a commento del dibattito in Commissione affari sociali sul Def 2016 per la parte di competenza.
<p>“Il parere e il voto favorevole, non escludono elementi di preoccupazione politica che abbiamo sentito il dovere di segnalare. La relazione della Corte dei conti, infatti, sottolinea alcuni aspetti che meritano un approfondimento, soprattutto rispetto ad una paventata riduzione delle risorse”.
<p>
Nella relazione che ha accompagnato l’audizione, si rileva che “alla revisione della spesa per 2.352 milioni già considerata nel quadro del Def 2015, sono seguite le ulteriori riduzioni previste per il 2016 (per oltre 2 miliardi con corrispondente riduzione del fabbisogno sanitario nazionale standard) e la decisione, maturata in occasione dell’approvazione dell’Intesa Stato Regioni dello scorso 11 febbraio, di prevedere che, sui risparmi richiesti alle Regioni dalla legge di stabilità 2016, gravino sul settore sanitario 3.500 milioni (dei 3.980 milioni) nel 2017 e 5.000 milioni (sui 5.468 milioni) nel 2018”.
<p>
“La nuova previsione – si legge nella nota - prefigura un andamento della spesa per il 2016 pressoché coincidente con quello del Def dello scorso anno, con una spesa in crescita di un decimo di punto in termini di Pil, mentre i valori previsti per il successivo triennio (lievemente inferiori in termini assoluti) si mantengono sui livelli antecedenti alle misure correttive (sempre in termini di prodotto). Misure approvate tra aprile 2015 e marzo 2016”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.deliamurer.it/news/936-sanita-non-ridurre-qualita-del-servizio.html">www.deliamurer.it</a>Claudio Pedrazzini: FIDUCIA A MARONI E VIA LIBERA ALLA NUOVA AUTHORITY2016-03-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it768945Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) <br/><br/>"La fiducia nel Presidente Maroni è scontata e Forza Italia rinnova il nostro pieno e convinto appoggio alla Giunta, annunciando il nostro voto favorevole a questa ennesima authority al fine di prevenire corruzione ed illegalità. Tuttavia il primo controllo del politico e della politica è l'autocontrollo. Tutto parte da noi". Così ha dichiarato Claudio Pedrazzini, Presidente del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale di Lombardia in occasione della mozione di sfiducia presentata dalle minoranze nell'aula consiliare. "Dobbiamo certamente rivolgere oggi un richiamo a quelle figure e persone, come i revisori, che devono compiere il loro dovere fino in fondo e richiamare tutti alle proprie responsabilità. Ma il problema - ha proseguito Pedrazzini- è ancor più di ordine generale: la magistratura non può esercitare una supplenza della politica. È la stessa politica che deve darsi una regolata; chi fa politica deve essere spoglio di interessi, evitando attività interconnesse con quelle della regione". "Io sono garantista, sempre, e sono contro la custodia cautelare. Si facciano dunque ora i processi, nei tempi giusti, in tempi rapidi. Credo però ci sia anche qualche disfunzione nel sistema nel suo complesso su cui occorre riflettere: l'indagine è partita nel 2013 e arriva solo nel 2016 un'ordinanza di custodia cautelare. Perché aspettare tre anni - ha concluso Pedrazzini - e non intervenire prima per evitare che si continuasse a delinquere? Forse si è preferito promuovere l'uso delle intercettazioni e arrivare a colpire le persone, lasciando però le istituzioni e le comunità, pur nell'evidenza dei fatti, esposte ai danni causati da chi era libero di agire quando invece era sufficiente un avviso di garanzia tre anni orsono". Lo dichiara in aula Claudio Pedrazzini, Presidente di Forza Italia nel Consiglio regionale della Lombardia, sulla sfiducia a Maroni.<br/>fonte: <a href="http://www.omnimilano.it">OMNIMILANO</a>FRANCO MIRABELLI: A Salvini fa schifo tutto, non le tangenti in Lombardia2016-02-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it768909Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>- “In una sola giornata Salvini ha dato 2 annunci importanti: il 25 aprile manifesterà contro Renzi, cercando di strumentalizzare una giornata sacra per la Repubblica; farà gratuitamente l'assessore alla sicurezza a Milano, dimenticando di essere pagato dal Parlamento europeo per un ruolo che non svolge. In realtà ci aspettavamo dicesse con chiarezza che gli fa schifo anche ciò che è di nuovo successo in Lombardia, le tangenti ricevute da esponenti del suo partito, un governo regionale presieduto dalla Lega su cui pesano numerose indagini. È evidente che la ruspa e le scope che dovevano spazzare via il marcio in questo Paese si fermano quando coinvolgono i leghisti e Salvini preferisce parlare d'altro”. Lo dichiara il senatore <b>Franco Mirabelli</b>, capogruppo PD in Commissione Antimafia.
<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/giustizia/mirabelli-a-salvini-fa-schifo-tutto-tranne-le-tangenti-in-lombardia/">senatoriPD</a>Fabio Altitonante: Che cosa dicono le Regole 2016 per la gestione del Servizio sociosanitario?2016-02-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it768844Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/>Un manuale tecnico e operativo, composto da quasi 400 pagine, determina le regole di gestione del servizio sociosanitario 2016.
Dalle Regole 2016 emergono tre messaggi rilevanti e innovativi, frutto soprattutto della nuova legge sulla Sanità e dei suoi principi cardine.
1) I poliambulatori di Milano: valorizzati!
Ricordate la mozione che ho presentato – approvata lo scorso mese di dicembre – chiedendo che la sperimentazione avviata al Poliambulatorio di via Rugabella proseguisse dopo Expo?
Nelle Regole 2016 si dà attuazione alla richiesta, confermando il progetto “ambulatori aperti”. Un grande risultato!
Nel corso del 2016, in particolare, verrà implementato il progetto innovativo avviato al Poliambulatorio. Questo modello garantirà una forte integrazione tra medici specialisti ambulatoriali, medici specialisti ospedalieri, medici di medicina generale e pediatri, per creare un percorso ambulatoriale e terapeutico che possa rappresentare un’offerta sanitaria alternativa e complementare al percorso ospedaliero.
Con il potenziamento dei Poliambulatori di Milano potremo attuare realmente il concetto di vicinanza con il territorio, creando un vero e proprio "ospedale di quartiere". Con la riforma della sanità abbiamo fatto il primo passo: adesso andiamo avanti per valorizzare questa realtà unica in Italia.
2) Dipartimento materno infantile Città di Milano: facciamo rete per curare meglio i nostri figli!
A Milano con l’ospedale per la mamma, il bambino e l’età evolutiva (Fatebenefratelli- Macedonio Melloni, Buzzi e Sacco) abbiamo dato l’impulso affinché si sviluppasse una nuova energia, una maggiore sensibilità e soprattutto una strategia.
Con le Regole 2016 prende il via il dipartimento unico di pediatria. Tutte le pediatrie degli ospedali milanesi saranno messe in rete e faranno squadra per garantire una migliore organizzazione, una maggiore condivisione delle competenze e delle tecnologie e, soprattutto, per rispondere in modo efficiente, completo e integrato ai bisogni dei nostri figli.
3) Rinnovo esenzioni ticket da reddito: la Regione aiuta le persone in difficoltà!
Anche nel 2016 saranno esenti dal ticket per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e per la spesa farmaceutica:
- bambini e ragazzi (fino a 14 anni);
- disoccupati con un reddito fino a 27.000 euro/anno e i familiari a loro carico;
- cittadini in cassa integrazione o in mobilità (fino a una certa retribuzione mensile);
- cittadini a cui è stato concesso il contratto di solidarietà (fino a una certa retribuzione mensile).
Sono confermate anche le esenzioni:
- sulla specialistica ambulatoriale, per le persone con più di 65 anni e un reddito fino a 38.500 euro/anno;
- sulla specialistica ambulatoriale, dal ticket sanitario aggiuntivo per i cittadini – e i loro familiari a carico – con un reddito fino a 18.000 euro/anno: ABOLITO IL SUPER TICKET;
- sull’assistenza farmaceutica per le persone di almeno 66 anni e fino a un reddito di 18.000 euro/anno;
- sull’assistenza farmaceutica per chi ha malattie croniche o rare con un reddito fino a 46.600 euro/anno.<br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=371:che-cosa-dicono-le-regole-2016-per-la-gestione-del-servizio-sociosanitario&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>Fabio Altitonante: Dopo expo, prosegue il servizio speciale al Poliambulatorio Rugabella: un risultato importante per i Milanesi2015-12-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it768743Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/>Il Poliambulatorio di via Rugabella era stato scelto in occasione di Expo per un servizio speciale, con modalità organizzative innovative, come il Servizio Guardia Medica per i codici bianchi attivo dalle 8 alle 24 e un ambulatorio “just in time”, che assicura la visita specialistica entro 2 ore dalla richiesta del medico di guardia.
Grazie alla mozione che ho presentato e che abbiamo approvato in Consiglio Regionale, pressoché all’unanimità, il programma continua.
Durante i sei mesi di Expo, grazie al servizio speciale, le prestazioni specialistiche, aggiuntive rispetto al 2014, erogate ai cittadini sia con accesso diretto che con prenotazione sono pari a circa 15.000.
Adesso manterremo attivo il programma ambulatori aperti presso l’ambulatorio di Rugabella con orari prolungati la sera e nel fine settimana e, entro fine anno, avvieremo una rimodulazione della sperimentazione nell’ottica di rendere il servizio più fruibile ai milanesi.
Questa è la reale attuazione del concetto di vicinanza con il Quartiere, obiettivo primario della Riforma della Sanità, con la quale avevamo già conservato l’unitarietà dei Poliambulatori, per valorizzare questa realtà unica in Italia.
I 22 Poliambulatori danno assistenza a oltre 850mila persone all’anno, con oltre 2 milioni di prestazioni annue erogate. Pensiamo che circa l’80% dei malati cronici che vivono nella Grande Milano si rivolge ai Poliambulatori di Milano.
Più del 70% delle persone che si rivolgono ai Poliambulatori di Milano sono cittadini italiani, che apprezzano molto questo servizio. Il gradimento del servizio da parte dei pazienti, infatti, è superiore al 92%. Il tasso di efficienza sull’utilizzo del tempo medico è tra i più alti del servizio sanitario regionale e superiore a quello ospedaliero per le attività ambulatoriali.
Il potenziamento dei Poliambulatori di Milano consente di concentrare le visite specialistiche e farsi carico dei pazienti cronici e delle persone anziane, costituendo un importante filtro per i codici bianchi del pronto soccorso.<br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=353:dopo-expo-prosegue-il-servizio-speciale-al-poliambulatorio-rugabella-un-risultato-importante-per-i-milanesi&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>Fabio Altitonante: Riforma della Sanità: votate le osservazioni del Ministero della Salute2015-12-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it768742Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/>Abbiamo approvato in Commissione il progetto di legge con le osservazioni del Ministero della Salute sulla riforma della Sanità Lombarda. Siamo pronti, così, per l’entrata in vigore della legge, dal primo gennaio 2016.
Che cosa chiedeva il Ministero? Alcune precisazioni sull’articolato per definire la riforma in modo puntuale anche rispetto alla normativa nazionale.
Con le modifiche approvate, abbiamo precisato il carattere sperimentale dell’articolazione in ATS e ASST, con due step (il primo dopo tre anni, il secondo dopo cinque) per valutare i risultati.
Abbiamo precisato anche le competenze statali in materia di farmaci e la durata del rapporto di lavoro dei direttori delle ASST.
Con la riforma avevamo valorizzato, inoltre, l’attività dell’osteopata, favorendo in particolare l’innalzamento della qualità della formazione. Anche il Ministero della Salute ha inteso ribadire e precisare questo punto.
Voteremo questo provvedimento nel Consiglio Regionale del prossimo 10 dicembre.
I nostri obiettivi sono zero liste d’attesa per le visite specialistiche e zero code nei pronto soccorsi, con una Sanità più vicino alle persone. Con la nuova organizzazione rispondiamo ai bisogni di oggi.
Adesso procediamo con la seconda parte della riforma, che riguarda la salute mentale, il ruolo delle farmacie, i rapporti con le Università, le malattie rare, la veterinaria e i servizi necrofori.<br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=354:riforma-della-sanita-votate-le-osservazioni-del-ministero-della-salute&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>Davide Barillari: INTERVENTO GIUBILEO 2015-11-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it767886Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lazio (Lista di elezione: M5S) <br/><br/>Come pensa, Presidente, dopo 2 anni di promesse, annunci, comunicati stampa, che possiamo ancora credere a cio' che e' venuto a raccontarci oggi ?<br />
E' tutto sotto controllo, tutto andra' per il meglio, dateci fiducia.<br />
Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo il vizio di non pendere dalle sue labbra e di non credere ciecamente ai suoi annunci.<br />
Lei e' venuto a pretendere, qui, oggi, il solito assegno in bianco. Un assegno che lei chiede ad un Consiglio Regionale che a suo parere non si puo' permettere un'opinione diversa dalla sua e che sempre secondo lei non e' in grado di esprimere critiche e giudizi.<br />
Ci sottovaluta, come sempre.<br />
Invece oggi noi dimostriamo non solo che sul Giubileo abbiamo un'opinione diversa dalla sua, ma che possiamo ottenere migliori risultati con meno della meta' dei suoi soldi.<br />
Il Giubileo per lei e per questa giunta potrebbe essere una grande occasione.<br />
Un'occasione per dimostrare di saper governare: programmando, pianificando, gestendo un grande evento per portare ai cittadini romani investimenti e innovazione. Oppure il Giubileo puo' essere un'occasione per continuare a mungere la mucca, e regalare appalti utili agli amici.<br />
Sull'emergenza si fanno grossi affari: da tutti gli elementi che abbiamo, piu' che Giubileo della Misericordia, per il Partito Democratico questo e' un Giubileo degli Appalti.
Ricchissimi appalti.<br />
Servirebbero oltre 400 milioni di euro solo per tamponare le urgenze di Roma e del Lazio, dai trasporti alla sanita'. Parliamo per la Regione Lazio di investimenti per circa 90 milioni di euro, dei quali 19 milioni come stanziamento diretto.<br />
Tanti bei soldoni.<br />
E infatti, a Roma, la prima (LA PRIMA!!!!) gara per il giubileo e' stata truccata e ci sono stati gia' tre arresti per corruzione.<br />
...nemmeno il tempo di apparecchiare la tavola, che gia' gli imprenditori e i politici si mettono in tasca i soldi del giubileo.<br />
Cantone ha confermato che i controlli sono piu' complicati di quelli dell'Expo.
la parola chiave per il business miliardario è “procedura d’urgenza”, quella che secondo l’art. 57 del Codice degli appalti
consente “di aggiudicare contratti pubblici mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara”.<br />
Noi e lei sappiamo benissimo che per il Giubileo era inutile spendere milioni di Euro per appalti ingiustificati....come l'acquisto delle famose 100 ambulanze.
Se lei va per una volta in un qualsiasi pronto soccorso del lazio, senza stringere mani qua e la e fare sorrisi ai fotografi, scoprira' che stazionano FERME di fronte ad ogni pronto soccorso, stabilmente dalle 3 alle 7-8 ambulanze. Con le sue 100, avremo adesso il problema di dove parcheggiare tutte queste altre.
Oppure un altro caso da manuale: mentre avremo migliaia e migliaia di pellegrini in piazza San Pietro, lei costruisce 38 nuove piazzole (specifiche per il giubileo) per far atterrare gli elicotteri.
Delle quali 8 sul GRA. Quindi se un pellegrino sta male…. o lei fa atterrare l'elicottero direttamente sul tetto della basilica di San Pietro, oppure lo trasporta personalmente con la sua auto blu fino al raccordo, dove un elicottero' potra' prelevarlo in urgenza.<br />
Questa e' la farsa.<br />
Con colli di bottiglia evidentissimi presso i pronto soccorso anche per fronteggiare le normali esigenze di assistenza, lei crea ulteriori danni, dimostrando di non aver capito minimamente come risolvere il problema.
Oppure pensa di risolvere tutto con l'elisoccorso, altro enorme danno erariale per la Regione Lazio, del quale lei nemmeno se ne e' accorto (ma che il M5S ha denunciato in aula quasi un anno fa)
Oppure la balla delle 1200 assunzioni per il giubileo.<br />
Considerando che 600 saranno comunque precari, e dividendo fra le diverse asl laziali, lei ci ha svenduto un potenziamento di 10 (dico 10) persone in piu' per tutto il giubileo in ogni presidio ospedaliero.
E se chiediamo in giro, nemmeno questi 10 nessuno ha mai visto. <br />
Ma sono questi i suggerimenti che le danno dalla cabina di regia della sanita' ?D'Amato nel giugno 2015 raccontava di 3,2 milioni destinati a tutte le strutture ospedaliere del Lazio per affrontare il Giubileo. A quali strutture sono arrivati i fondi, a quelle che realmente hanno bisogno...o come al solito, i soldi arrivano dove il politico, o il primario di turno, fa piu' da calamita di risorse economiche? E fra parentesi, lo sa naturalmente che i lavori sono in ritardo, vero ? Siccome se ne parlera' molto poco sui giornali, non si preoccupi che sara' il M5S a controllare per lei.<br />
E le anticipo gia' che avremo un bel deja vu con le sue casette della salute. Se le ricorda ? Ne aveva promesse 48 entro il 2014, fino ad oggi ne ha inaugurate solo 8. E nemmeno quelle 8 funzionano. Stessa cosa sono i pronto soccorso ripitturati per il giubileo.<br />
La chiave per la sanita' durante il giubileo e' realizzare una rete di assistenza modulare, flessibile e capillarizzata che abbia l’obiettivo di evitare il ricorso al sistema dell’emergenza e alle prestazioni ospedaliere.<br />
Vede, non ci voleva un curriculum da direttore generale per capirlo.<br />
Per il MoVimento 5 Stelle questo sara' il Giubileo dell'Onesta'.<br />
Il Giubileo della Trasparenza. Della sicurezza. Della legalita'.<br />
Noi possiamo dimostrare, ed abbiamo gia' pubblicato un nostro studio approfondito, che potevamo sfruttare questo evento per rilanciare la sanita' pubblica, senza specularci sopra come al solito.<br />
Efficentando le strutture esistenti e senza regalare appalti ovunque.<br />
Il segreto e' quantificare le risorse, lavorare seriamente sul taglio delle inefficienze, e investire sull'assistenza sanitaria territoriale in stretta relazione al bisogno sanitario, riducendo le diseguaglianze di salute e il mancato accesso ai servizi sanitari soprattutto fuori Roma.
Ora e' il M5S ad accusare il PD di essere populista:
assumiamo qui, inauguriamo la. Questo e' quello che dite ai giornali. E poi scopriamo che dietro i comunicati stampa c'e' poco o nulla.<br />
Per il Giubileo voi proponete soluzioni per tamponare un'emergenza che vi siete inventati, soluzioni a brevissimo termine che non considerano il reale fabbisogno sanitario. In questo modo producete spese assolutamente ingiustificate per i soliti vantaggi clientelari e politici e per coltivare il vostro bacino elettorale.<br />
Noi proponiamo invece di recuperare le strutture che avete depotenziato o chiuso, puntando su specializzazioni VERE che ridiano senso a tutte le province e fermino la mobilita' passiva verso Roma o le altre regioni, che voi invece promuovete.<br />
In questi anni, purtroppo, a causa delle vostre politiche di governance errata, nelle zone centrali della città non esiste piu' un numero adeguato di strutture ospedaliere e di primo soccorso. Rispetto al Giubileo del 2000, nel Lazio ci sono tremila posti letto in meno, 3800 unità di personale in meno, e due ospedali in meno (San Giacomo e Forlanini).<br />
Il M5S ha elaborato uno studio.<br />
Partendo dai dati dei giubileo 2000 possiamo calcolare la domanda aggiuntiva grazie a indici epidemiologici, grazie ad algoritmi di simulazione dell'impatto sull'attuale rete ospedaliera/sanitaria, e grazie all'analisi delle criticita' della rete dell’emergenza che abbiamo effettuato all'interno di un tavolo di lavoro regionale nel febbraio 2015, molto partecipato da associazioni e sindacati. <br />
Quindi siamo in grado di stimare il fabbisogno sanitario, e in base a quello, razionalizzare il piano sanitario regionale per il giubileo.<br />
Voi non siete stati in grado di farlo, lo dimostrano le scelte inopportune e superficiali che avete preso finora.<br />
Non è infatti investendo strutturalmente in riqualificazione dei presidi ospedalieri o acquistando 100 nuove ambulanze che si potrà risolvere il problema dei colli di bottiglia, delle liste di attesa e dell’accessibilità ai servizi<br />
ECCO IL VOSTRO ERRORE<br />
Si valutano in pratica circa 40 mila accessi in più al PS e ai DEA, ovvero circa il 2% in più degli accessi a livello complessivo i quali ammontano a circa 2 milioni. <br />
IL SSR e' gia' in grado di supportare il carico dei pellegrini che arriveranno per il giubileo.
Come mai non lo dite ? Come mai non raccontate la verita' ?<br />
Ripeto che un incremento di solo il 2% non rappresenta una criticità tale da giustificare ristrutturazioni onerose.<br />
L'assistenza di base dovrebbe quindi essere dimensionata su una domanda media sanitaria aggiuntiva stimata di circa 190 visite mediche ambulatoriali/giorno. <br />
L'idea del M5S e' questa: <br />
PFAL (Punti Fissi Assistenza Localizzata) che dovranno essere ubicati in tutti quei luoghi in prossimità della maggiore affluenza ricettiva. Potrebbero essere programmate circa 10 postazioni ambulatorio fisse (ambulatori medico-infermieristici), aperti 24 ore su 24 <br />
PMAL (Punti Mobili Assistenza Localizzata) posizionati temporaneamente nei luoghi di maggiore affluenza e dotati di un medico ed un infermiere. L’apertura sarà determinata in orari stabiliti corrispondenti all’evento programmato e quindi al relativo flusso di pellegrini.<br />
Capite, cosi' possiamo non solo programmare, ma anche anticipare la richiesta di domanda sanitaria.
I grandi eventi determineranno una ulteriore domanda aggiuntiva, che con il piano giubileo 5 stelle abbiamo affrontato e risolto. Ma lo sapete che nel Giubileo del 2000 durante la chiusura delle porte sante ci sono stati fra 200.000 persone SOLO 15 malori e soltanto uno di questi è risultato grave ?
I numeri veri smontano completamente la vostra finta emergenza e il vostro business di appalti in urgenza. Semplicemente non servono. <br />
La chiave del piano giubileo 5 stelle e' che noi partiamo dalla PREVENZIONE. <br />
Con lo scopo di “prevenire” il processo di cura e quindi il ricorso in urgenza all’assistenza sanitaria. Noi individuiamo le caratteristiche demografiche e sociosanitarie dei pellegrini in arrivo, in modo da intraprendere azioni preventive con il paese di origine. Questa e' una variabile importantissima per non incorrere successivamente in criticità e costi. <br />
Come invece prevediamo per il VOSTRO piano giubileo, che di preventivo non ha proprio nulla.
INFOPOINT SALUTE: apriamo POSTAZIONI informative collocate direttamente all'interno delle strutture ricettive di maggiori dimensioni<br />
4 – 5 INFOPOINT sia per il Giubileo "ordinario",
7 INFOPOINT da attivare soltanto per la Giornata dedicata alla Gioventù o in occasione dell’ apertura e chiusura Porte Sante.<br />
Una informazione preventiva, che informi i cittadini dei servizi sanitari e li educhi ad un uso appropriato, diverrebbe elemento utile per l’alleggerimento delle reti di assistenza.
Nel piano 5 stelle modelliamo anche un’organizzazione di una rete di assistenza di base diffusa opportunamente sul territorio e configurare un sistema modulare di adattamento ai flussi in occasione dei grandi eventi.<br />
LA CHIAVE E' L' ORGANIZZAZIONE: PIU' EFFICIENZA, COSTI ENORMEMENTE PIU' BASSI<br />
Ci siamo poi dedicati a comprendere come migliorare l' Assistenza dei fabbisogni sanitari specialistici nel periodo giubilare: emodialisi, igiene mentale, cardiologia e neurologia. Anche la farmaceutica deve essere assicurata dalla rete dei servizi ospedalieri e territoriali regionali.
Mediamente comunque si può valutare un incremento assai modesto rispetto al totale delle visite ordinarie rivolte alla popolazione residente.<br />
+ 1,4-2,2%
Quindi ottimizziamo, spendendo poco, anche la rete di assistenza specialistica.
Abbiamo previsto asl per asl gli accessi e il tipo di richiesta di assistenza.<br />
Abbiamo calcolato il reale numero di investimenti previsti, sia in termini di professioni sanitarie, e sia in termini di organizzazione e logistica.
Abbiamo efficentato il modello sanitario, puntando sull'efficacia di tutto il sistema,una migliore riorganizzazione delle risorse, e sulla modularita' degli eventi giubilari.
Abbiamo ristrutturato l'accesso alla rete di emergenza, in modo da svuotare i pronto soccorso dagli accessi inappropriati (circa il 75%) e allo stesso tempo dimezzare le liste di attesa.
Abbiamo sfruttato l'occasione del giubileo per ottenere tutti questi risultati, che dureranno ben oltre il periodo del giubileo, in modo da rafforzare enormemente la sanita' pubblica laziale.<br />
Abbiamo dimostrato, insomma, di poter usare meno della meta' dei soldi che avete stanziato voi per il giubileo.<br />
Con migliori risultati.<br />
Abbiamo dimostrato a voi, e a tutti i cittadini, che governiamo meglio.<br/>fonte: <a href="http://www.consiglio.regione.lazio.it">Intervento consiglio regionale del lazio</a>Fabio Altitonante: Commissione Sanità: Ok definitivo all’assetto degli ospedali lombardi approvato nella riforma2015-10-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it768741Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/>In Commissione Sanità abbiamo approvato la riorganizzazione degli ospedali lombardi, come stabilita nella legge votata lo scorso mese di agosto.
C’era tempo fino al 31 ottobre 2015 per la verifica del cosiddetto “Allegato A”, ossia l’organizzazione territoriale delle nuove Ats (Agenzie di tutela della salute) e Asst (Aziende sociosanitarie territoriali). Oggi abbiamo segnato un altro risultato importante.
A Milano nascerà l’ospedale per la mamma, il bambino e l’età evolutiva, con Fatebenefratelli- Macedonio Melloni, insieme da più di vent’anni, Buzzi e Sacco.
La nostra sfida? Creare per i nostri figli la più grande realtà materno- infantile d’Italia, che potrebbe diventare, entro i prossimi cinque anni, uno tra i primi tre ospedali del bambino d’Europa.
Confermata anche l’unitarietà dei 22 Poliambulatori di Milano.
Ricordiamoci che la rete dei Poliambulatori è già oggi un efficace gestore dei malati cronici e della medicina ambulatoriale di basso livello d’urgenza (i cosiddetti codici bianchi) e hanno la potenzialità di liberare da almeno 100 mila accessi i pronto soccorsi degli ospedali.
Il nostro impegno per il futuro? Potenziare ancora di più questa importante realtà, unica in Italia per la sua vicinanza al territorio.
Riassumendo, le Asst della Grande Milano che compongono l’ATS della Città Metropolitana sono:
• Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie ex Distretto 2 della Zona 9 di Milano e l’Ospedale Niguarda);
• Asst Santi Paolo e Carlo (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie ex Distretti 4 e 5 delle Zone di Milano 5, 6 e 7 e gli Ospedali San Paolo e San Carlo Borromeo);
• Asst Fatebenefratelli Sacco (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie ex Distretti 1, 2, 3 e 4 delle Zone 1, 2, 3, 4 e 8 di Milano e i Poli Ospedalieri: Ospedale Luigi Sacco, Ospedale Fatebenefratelli, Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi, Clinica Macedonio Melloni);
• Asst centro specialistico ortopedico traumatologico Gaetano Pini/CTO (comprendente gli Ospedali Gaetano Pini e CTO e la rete ambulatoriale territoriale specialistica ortopedico traumatologica);
• Asst Ovest Milanese (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie degli ex Distretti ASL di Legnano, Magenta, Castano Primo, Abbiategrasso);
• Asst Rhodense (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie degli ex Distretti ASL di Rho, Garbagnate, Corsico);
• Asst Nord Milano (comprendente il territorio degli ex Distretti ASL 6 e 7 di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, l’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, l’Ospedale Città di Sesto San Giovanni e i Poliambulatori dell’ex AO ICP);
• Asst Melegnano e della Martesana (comprendente il Territorio ed i relativi Poli Ospedalieri afferenti all’ex ASL di Milano 2).
Adesso in Commissione stiamo discutendo il Progetto di Legge 228bis: prevenzione e promozione della salute, malattie rare, salute mentale, assistenza farmaceutica, veterinaria e rapporti con le Università.<br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=346:commissione-sanita-ok-definitivo-all-assetto-degli-ospedali-lombardi-approvato-nella-riforma&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>Fabio Altitonante: Riforma della Sanità: le prime azioni2015-09-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it767121Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/>Che cosa è successo dall’approvazione della nuova legge sulla Sanità lombarda?
Un breve resoconto per tenervi sempre informati
Dal primo settembre il Presidente Maroni ha assunto la responsabilità dei due assessorati (sanità e sociale) per dare concretamente il via alla riforma (fare lo “start up”) e garantire che il nuovo assessorato unico si realizzi nella forma migliore e in tempi rapidi.
Sono stati già approvati i primi provvedimenti attuativi della legge:
il bando per la selezione dei candidati alla nomina di direttore dell'Agenzia di controllo;
il bando per la selezione dei candidati alla nomina di membro del comitato di direzione della stessa Agenzia;
la nomina degli attuali direttori degli ospedali e delle Asl nei collegi delle Ats (Agenzie di tutela della salute) e Asst (Aziende sociosanitarie territoriali), che entro due mesi dovranno fare una ricognizione del personale e dei rapporti giuridici, un inventario dei beni mobili e immobili e predisporre i documenti necessari a costruire (per quanto riguarda Milano) la nuova Ats della Città Metropolitana (che sostituisce le 3 Asl attuali) e le Asst definite dalla riforma:
· Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie ex Distretto 2 della Zona 9 di Milano e l’Ospedale Niguarda);
· Asst Santi Paolo e Carlo (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie ex Distretti 4 e 5 delle Zone di Milano 5, 6 e 7 e gli Ospedali San Paolo e San Carlo Borromeo);
· Asst Fatebenefratelli Sacco (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie ex Distretti 1, 2, 3 e 4 delle Zone 1, 2, 3, 4 e 8 di Milano e i Poli Ospedalieri: Ospedale Luigi Sacco, Ospedale Fatebenefratelli, Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi, Clinica Macedonio Melloni);
· Asst centro specialistico ortopedico traumatologico Gaetano Pini/CTO (comprendente gli Ospedali Gaetano Pini e CTO e la rete ambulatoriale territoriale specialistica ortopedico traumatologica);
· Asst Ovest Milanese (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie degli ex Distretti ASL di Legnano, Magenta, Castano Primo, Abbiategrasso);
· Asst Rhodense (comprendente il territorio e le relative strutture sanitarie e sociosanitarie degli ex Distretti ASL di Rho, Garbagnate, Corsico);
· Asst Nord Milano (comprendente il territorio degli ex Distretti ASL 6 e 7 di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, l’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, l’Ospedale Città di Sesto San Giovanni e i Poliambulatori dell’ex AO ICP);
· Asst Melegnano e della Martesana (comprendente il Territorio ed i relativi Poli Ospedalieri afferenti all’ex ASL di Milano 2);
l’individuazione dei componenti esterni del gruppo di lavoro sulla riforma sanitaria.
Entro la fine di ottobre, inoltre, si concluderà la fase di verifica sulla nuova organizzazione territoriale.
I prossimi passi in Commissione
L’impegno in Consiglio Regionale continua: in Commissione Sanità siamo già operativi per la seconda parte della riforma! Dopo la governance, adesso lavoriamo sui contenuti tecnici, ossia prevenzione, salute mentale, malattie rare, veterinaria e rapporti con le Università.<br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=341:riforma-della-sanita-ecco-le-prime-azioni&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>Fabio Altitonante: Le ragioni dell’astensione di Forza Italia in Commissione Sanità sulla riorganizzazione degli ospedali nella città metropolitana2015-06-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it761060Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Boscone (MI) (Gruppo: FI) - Assessore Provincia Milano<br/><br/>Ieri la Commissione Sanità ha approvato il testo della riforma, che andrà in Consiglio Regionale: adesso la sanità è (quasi) pronta per le sfide del futuro.
Non ci accontentiamo di aver messo a punto una "buona" sanità, per questo stiamo ancora lavorando per raggiungere l'eccellenza.
Nel documento approvato in Commissione ci sono ottimi risultati ottenuti grazie all'impegno di Forza Italia.
• Abbiamo introdotto la figura dell'infermiere di famiglia, attore fondamentale per i cittadini;
• Abbiamo ottenuto il riconoscimento delle medicine complementari.
Poi ci sono obiettivi che intendiamo raggiungere per il voto finale.
La nostra proposta ha l'ambizione di creare un "modello Milano" come riferimento a livello europeo.
Si consideri che gli ospedali nell'area metropolitana di Milano assorbono anche la stragrande maggioranza della mobilità attiva di Regione Lombardia, ossia dei pazienti provenienti da fuori regione, per un valore di circa 500 milioni di euro.
La Grande Milano è la terza area metropolitana d'Europa per densità di popolazione (numero di abitanti per chilometro quadrato), dopo Parigi e Barcellona.
Vogliamo lasciare un segno nella Città di Expo, oggi vetrina del mondo, valorizzando gli ospedali nella città metropolitana di Milano.
È sicuramente la realtà più importante e complessa a livello ospedaliero, con realtà consolidate, strutture di alta specialità e complessità di cura e assistenza.
Riconosciuti fin da subito nella riforma, sono l'ospedale Niguarda e le I.R.C.C.S., ossia il Policlinico, l'Istituto Nazionale dei Tumori e l'Istituto Neurologico Besta, polo specialistico per le neuroscienze.
La nostra idea, però, è valorizzare la specificità dei nostri ospedali, affinché diventino eccellenze di livello europeo. Per questa ragione, stiamo lavorando per:
1. Creare una realtà specialistica ortopedica, costituita dal Gaetano Pini rafforzato con il C.T.O.;
2. Dotare Milano di un polo specialistico pediatrico e dell'età evolutiva, ossia il Fatebenefratelli integrato con il Buzzi. Pensiamo a un grande centro per migliorare il futuro dei nostri figli, un polo specialistico che si occupi dei bambini e dei ragazzi fino a 17 anni, diventando un riferimento italiano per le famiglie.
Si aumenterebbero, infatti, ancora di più gli standard di cura e il livello di specializzazione. Il nostro modello è quello vincente del Necker-Enfants malades Hospital di Parigi, tra i primi ospedali pediatrici al mondo.
3. Valorizzare sia la rete dei Poliambulatori di Milano, realtà unica in Italia per la sua vicinanza al territorio, sia le realtà sanitarie di Rho, Melegnano e Legnano.
Per questa ragione, come Forza Italia abbiamo deciso di approfondire il tema della riorganizzazione degli ospedali della Grande Milano, astenendoci dal voto in Commissione.
Crediamo, pertanto, di poter convincere le altre forze politiche sulla bontà della nostra visione.<br/>fonte: <a href="http://www.altitonante.it/index.php?option=com_content&view=article&id=334:le-ragioni-dell-astensione-di-forza-italia-in-commissione-sanita-sulla-riorganizzazione-degli-ospedali-nella-citta-metropolitana&catid=42&Itemid=264">www.altitonante.it</a>