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Dichiarazione di Arturo Mario Luigi PARISI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo)  -  Ministro  Difesa (Partito: DL) 


 

Resteremo comunque in Kosovo

  • (24 dicembre 2007) - fonte: Corriere della Sera - inserita il 26 dicembre 2007 da 7
    Il contingente italiano è venuto qui per difendere le minoranze e per contribuire alla crescita economica e sociale del Kosovo - ha detto il ministro - e continuerà a svolgere questo compito anche in condizioni che dovessero mutare». «Siamo qui in difesa della fede e della libertà di culto: ognuno deve poter praticare la propria fede» ha sottolineato Parisi nel saluto ai soldati. Ai carabinieri il ministro ha ricordato che quelli che si preannunciano saranno «giorni delicati» e il compito degli italiani è quello di stare «dalla parte dei più deboli e delle minoranze, che non sono sempre le stesse». E questo non solo per garantire la pace nei Balcani ma anche per la nostra stessa sicurezza: «Se prende fuoco il campo del vicino - dice Parisi - i contadini non possono stare con le mani in mano, ma devono darsi da fare perché se l'incendio non viene spento arriva nel loro campo. Il ministro ha poi ribadito che l'Europa tutelerà in particolare i luoghi di culto: «Vengo dal monastero di Decani, che deve essere protetto manu militari dai rischi della sopraffazione - spiega - è una situazione che noi non possiamo accettare. E questo vale sia per i monasteri sia per le chiese cristiane sia per tutti gli altri edifici di culto».
    Fonte: Corriere della Sera | vai alla pagina
    Argomenti: missioni internazionali, kosovo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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