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(04 gennaio 2008) - fonte: L'Espresso - inserita il 29 gennaio 2008 da 31
CORTINA. Cortina in Alto Adige? «Non fatemi parlare di questi problemi. Cortina va dove vuole», risponde Pierferdinando Casini, leader dell’Udc, che del centro ampezzano è un assiduo frequentatore. Ieri sera, al Palalexus, Casini ha fatto il pieno (e di più, per la verità insieme al giornalista Vittorio Feltri) all’appuntamento con il dibattito di “Cortina Incontra”. Fra i primi a salutarlo il parlamentare bellunese Maurizio Paniz, reduce da una lunga sciata con Prodi. «Abbiamo parlato col premier di tutti i problemi del Bellunese, ovviamente anche di quelli del post-referendum. Il presidente si è dimostrato molto interessato a capire, ad approfondire, ma non ha voluto pronunciarsi. Ad un certo momento ha solo chiosato: di questo passo anche Catanzaro chiederà di entrare in Alto Adige». Paniz si è poi seduto in prima fila, vicino a Gianni Alemanno, ed ha poi ascoltato Casini, perfettamente rilassato, dopo il soggiorno a Cortina. Una valanga, quella del leader Udc, sulla proposta di presidenzialismo, avanzata da Dario Franceschini, vice di Veltroni. Proposta che invece piace ad An, come ha testimoniato Alemanno, sempre dal Palalexus. «Mi viene il dubbio che nel Pd chi è attorno a Veltroni in realtà punti a sabotare le riforme e ad andare diritti al referendum», ha detto Casini.«Non si spiega in altro modo», ha sottolineato l’esponente udicino, «un’uscita sul presidenzialismo a freddo quando ormai è chiaro a tutti che se si vuole fare la legge elettorale si fa la proporzionale alla tedesca che raggiunge il 70% del Parlamento». «Se si vuole fare qualche altro piccolo intruglio - ha concluso Casini - si perde di vista un’occasione importante per fare anche l’interesse del Paese». Opposta la posizione di Alemanno che abbiamo raccolto ai piedi del palco del Palalexus. «Questa è sempre stata la proposta di An e d’altra parte noi avevamo fatto lo scorso anno un dibattito su riforme elettorali con Veltroni, il quale convergeva sull’idea del “sindaco d’Italia”, cioè sull’elezione diretta del premier». «Quindi - ha sottolineato ancora Alemanno, lanciando una buona sponda a Franceschini - noi siamo assolutamente favorevoli perché è la vera soluzione di riferimento dell’Italia. Non sappiamo quanto sia realistico, questo lo deve vedere Veltroni con il centrosinistra, ma noi di Alleanza nazionale siamo favorevoli». Ma reggerà il Governo, alla prova della verifica che si profila dopo l’Epifania? Casini non si dice così certo, anche se ritiene che «quando noi diciamo che Prodi se ne deve andare a casa facciamo semplicemente una fotografia della situazione: in questa situazione non si può andare avanti perché il Governo non può fare nulla di ciò di cui l’Italia ha bisogno perché è paralizzato dai contrasti interni». E allora? «Per me - ha aggiunto - il governo Prodi prima se ne va a casa meglio è, il tema della legge elettorale è diverso e si affronterà in Parlamento. Non è certo il Governo il garante della legge elettorale». In ogni caso, per quanto riguarda la ormai prossima verifica, l’auspicio di uno dei leaders dell’opposizione è che «ciascuno si assuma le proprie responsabilità». Pienone, si diceva, al Palalexus (dove è arrivata anche l’onorevole Santanché). Anche applausi per Casini. E pure per Feltri che lo stimolava, insieme ad Enrico Cisnetto, editorialista ed ideatore di “Cortina incontra” che però ieri è salito sul palco anche con un’altra veste, quella di presidente di Società Aperta (movimento d’opinione per il superamento dell’attuale bipolarismo verso la Terza Repubblica). Pienone e applausi ma anche dissensi, da parte del popolo azzurro, o meglio di quello dello stesso Feltri, quando l’esponente dell’Udc li ha stuzzicati. «Nessuno ha mai detto che Berlusconi si deve fare da parte. Lo decidono eventualmente gli elettori. Anzi, dirò di più - aggiunge Casini - Se ora si facesse da parte, sarebbe sleale verso i tantissimi che hanno fiducia in lui. Ma al contempo noi siamo altrettanto liberi di non starebbe in un partito padronale. In un partito azienda io non ci vado, non posso andare in un partito la cui nascita la apprendo dai Tg». Non poteva mancare, nel dibattito, il tema dell’aborto. Né Casini né Alemmano si sono dichiarati per l’abrogazione della legge 194, ma hanno sottolineato la necessità di aggiornarla. «Qui c’è una legge, la 194, che è in gran parte inattuata o disattesa già in quello che codifica. Il punto è questo - ha precisato il leader Udc - non certamente quello di rimetterla in discussione perché in questo momento non ci sarebbe una maggioranza parlamentare». E Alemanno: «Noi riteniamo che sia all’ordine del giorno una revisione della 194, non però per abolirla ma per renderla più forte soprattutto sugli aspetti della prevenzione e dei diritti del nascituro». E dalla politica “Cortina incontra” passa oggi ai beniamini dei bambini: alle 18,15 al Palalexus arriva Geronimo Stilton, direttamente da Topazia, l’isola dei topi. Insieme all’inseparabile Ficcanaso Squitt, il Topo più amato dai bambini, racconterà storie tenere e da ridere.
Fonte: L'Espresso | vai alla pagina » Segnala errori / abusi