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Dichiarazione di Mauro BONDI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Trento (Lista di elezione: LISTA CIVICA)  - Consigliere Regione Trentino Alto Adige (Gruppo: SDSE) 


 

I REDDITI DEI POLITICI - Bondi: "Ma io non navigo nell'oro"

  • (16 gennaio 2008) - fonte: TRENTINO - inserita il 05 febbraio 2008 da 31
    TRENTO. «Ho uno studio avviato e alla fine di questa legislatura tornerò a fare l'avvocato». Così Mauro Bondi, eletto nelle fila dei Ds e uscito dal partito di recente, spiega la sua leadership nella classifica dei consiglieri provinciali più ricchi. Bondi è l'unico consigliere provinciale che ha già annunciato di non volersi ricandidare alle elezioni. Quindi, a partire dal prossimo autunno, potrà dedicarsi per intero alla sua professione di avvocato: «Sicuramente si guadagna di più che a fare il consigliere. Il nostro problema è che non possiamo chiudere lo studio perché abbiamo un mandato politico perché, altrimenti, non lo riapriamo più. In questo caso, uno sarebbe costretto a cercare di farsi rieleggere per forza all'infinito per potersi mantenere. Invece, io sono dell'idea che il mandato politico debba essere portato avanti per un periodo limitato della propria vita. Io avevo sempre pensato che tre legislature fossero un periodo sufficiente e mi comporto di conseguenza». Per l'avvocato roveretano, tutti i consiglieri devono avere un mestiere. Questo per evitare i politici di professione che sono condizionati dalla necessità di farsi rieleggere: «E' opportuno avere dei politici che non fanno solo quello nella vita. Questo anche perché un politico deve sapere di cosa parla, deve avere un piede nella vita reale. Come fa, altrimenti, a parlare di cose la partita Iva o la denuncia dei redditi. Chi vive grazie all'indennità da consigliere non conosce queste cose. Io, per fortuna, non dipendo dall'indennità. Ho una mia professione che potrò tornare a fare alla fine del mio impegno. Mio padre mi aveva consigliato di crearmi una professione prima di mettermi in politica ed è stato il miglior consiglio che mi abbia dato». Bondi, però, nega di essere ricco: «Io ho due collaboratori che mandano avanti le pratiche e il mio studio ha 90 mila euro all'anno di spese. Per coprirle deve lavorare. Poi, i redditi dipendono da come va l'anno. Basta una parcella in più o una in meno per far variare anche di molto il reddito di un anno».
    Fonte: TRENTINO | vai alla pagina
    Argomenti: rendite finanziarie, casta, Statuti Speciali per Provincie e Regioni | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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