-
» Il Parlamento non voti le esternazioni di Mastella sulla magistratura.
Antonio DI PIETRO in data 21 gennaio 2008
-
» Mastella e' stato un ministro bravo e coraggioso. La sua relazione esprime l'operato dell'esecutivo e la voteremo.
Livia TURCO in data 20 gennaio 2008
-
» Dimissioni di Mastella atto di serietà e responsabilità
Massimo D'ALEMA in data 19 gennaio 2008
-
» Io politico scomodo
Clemente MASTELLA in data 18 gennaio 2008
-
» Ieri Mastella, oggi Cuffaro. E' necessario un risanamento dell'ambito giudiziario
Silvio BERLUSCONI in data 18 gennaio 2008
-
» Fino a quando potremo andare avanti in queste condizioni?
Elio VITO in data 18 gennaio 2008
-
» Noi lunedì presenteremo un documento che sostenga quanto ha detto il ministro Mastella alla Camera. Chi non lo voterà si assumerà la responsabilità di metterci totalmente fuori dalla maggioranza
Mauro FABRIS in data 18 gennaio 2008
-
» Agli italiani dico: fidaveti dei magistrati italiani ma attenti a certi Gip
Clemente MASTELLA in data 17 gennaio 2008
-
» "Non siamo a Tangentopoli"
Felice CASSON in data 17 gennaio 2008
-
» Saranno i cittadini a giudicarmi.... è l'amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica"
Alessandrina LONARDO in data 16 gennaio 2008
-
» Inaccettabile l'attacco di Mastella alla magistratura
Antonio DI PIETRO in data 16 gennaio 2008
-
» Quello che è successo al senatore Mastella è di una gravità inaudita. Mi dispiace per lui e per sua moglie Sandra e rinnovo a tutti e due l'espressione della più convinta ed affettuosa solidarietà
Silvio BERLUSCONI in data 16 gennaio 2008
Dichiarazione di Felice CASSON
Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: L' Ulivo) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Gruppo: PD)
"Non siamo a Tangentopoli"
-
(17 gennaio 2008) - fonte: Daniele Preziosi - Il Manifesto - inserita il 17 gennaio 2008 da 31
Senatore Felica Casson, il ministro Mastella ha usato parole pesanti sui magistrati:ha detto di essere stato percepito come "un nemico da abbattere", ha parlato di "conflitto perenne" e di "disfunzione cronica e irreversibile". Il Mastella di oggi è un Mastella sconvolto e molto arrabbiato. Quello che ha detto è comprensibile da un punto di vista umano. Ma da un punto di vista istituzionale le accuse che lancia sono molto pesanti. Bisogna mantenere il controllo dei nervi. Prima di parlare di un'indagine che è soltanto all'inizio, bisognerebbe conoscere gli atti. Lei ritiene che sia in atto uno scontro tra magistrati e politica? In aula, al senato, qualcuno ha citato Tangentopoli. Non siamo a quei livelli, la vicenda è più circoscritta e va chiarita. Ma l'associazione nazionale dei magistrati ha parlato di "condanna unanime alla magistratura" da parte del parlamento. In senato non è andata così, ci sono state delle differenziazioni, anche molte richieste di rispettare il lavoro dei magistrati. Ripeto, prima di parlare di una vicenda che si prospetta molto grave, secondo l'impianto accusatorio, bisogna aspettare che le accuse vengano provate. Restano le parole del ministro. Ha usato toni quasi da guerra. E invece di guerra non si tratta. Ma dovremmo tutti abbassare i toni. Arrivare a uno scontro su questa vicenda non fa bene alla politica nè alla magistratura. Mastella può continuare a fare il ministro della giustizia dopo le pesanti accuse che ha lanciato ai magistrati? La questione è un'altra. Il ministro è stato raggiunto da un avviso di garanzia per reati molto gravi: associazione per delinquere, concussione. E' chiaro che per lui come per tutti vale la presunzione di innocenza e che non c'è nessun obbligo di dimissioni. Ma l'opportunità politica è un'altra cosa. Apprezzo la decisione di rassegnare le dimissioni. E' un raro atto nel nostro paese.Poi bisognerà seguire la vicenda. Se le accuse risulteranno infondate, bisognerà trarre conseguenze anche nei confronti di quella parte della magistratura. E' chiaro che se invece risulteranno fondate, avrà tutto un altro senso. Mastella ha chiesto anche di recuperare la responsabilità dei magistrati sulla base della giurisprudenza della corte di giustizia del Lussemburgo. La responsabilità dei magistrati c'è già, io so che un magistrato assenteista del Veneto l'altro giorno è stato trasferito dal Csm. Altri interventi del Csm sono in corso. Io stesso ho arrestato un giudice e altri ne ho rinviati a giudizio per reati molto gravi. I magistrati subiscono le conseguenze delle loro azioni. E anche in questo caso, se verrà dimostrato che c'è stato un comportamento doloso o negligente da parte di un magistrato, se ne trarranno le conseguenze.
Fonte: Daniele Preziosi - Il Manifesto | vai alla pagina » Segnala errori / abusi