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Roma smorza la crisi, bilancio verso il varo - Svolta in Consiglio regionale dopo la sferzata del governatore Galan
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(02 febbraio 2008) - fonte: Il Gazzettino ed. Naz.le - inserita il 28 febbraio 2008 da 31
Svolta in Consiglio regionale dopo la sferzata del governatore Galan, la finanziaria veneta potrebbe essere approvata la settimana prossima.
Una serie di consultazioni con i vertici di partito ha indotto la maggioranza a ritirare gli emendamenti e a rinsaldare l’alleanza
Venezia
Il buongiorno si vede dal mattino. Sono passati 41 giorni da quando il bilancio 2008 è approdato in aula. In mezzo c'è stata una crisi di maggioranza sulle nomine ai vertici delle Asl, una ricucitura parziale e una fitta nevicata di emendamenti che ha coperto di carte gli scranni del Consiglio regionale. La notte è trascorsa con la minaccia del governatore Giancarlo Galan, riportata dal Gazzettino, di aprire la crisi se il bilancio non fosse stato approvato entro 48 ore. Impresa improba, dato che dei 4.000 emendamenti al bilancio depositati in aula, finora ne è stato discusso uno. Achille Variati, capogruppo del Pd, chiede alla riapertura dei lavori che Galan venga in aula a spiegare se la maggioranza c'è ancora.
Invece, come neve al sole, la pila di carte improvvisamente svanisce. Dopo che da Verona il coordinatore regionale di An, Alberto Giorgetti, dichiara che «non esiste alcuna volontà per ostacolare o ritardare l'approvazione del bilancio», che non ci sono le condizioni per la crisi, i capigruppo di An, Udc, Lega e Forza Italia annunciano, uno dopo l'altro, che i loro emendamenti sono da considerare ritirati. «Per senso di responsabilità», chiarisce il capogruppo dell'Udc Onorio De Boni spiegando che la decisione era stata presa la sera prima, e che le esternazioni a mezzo stampa del governatore non c'entrano ovviamente nulla con la decisione di procedere a oltranza con l'esame del bilancio. Ma i consiglieri, quantomeno, dimostrano di riservare alla carta stampata una certa attenzione. Il che, nell'era di internet e della tv, non guasta. Fatto sta che, per un motivo o per l'altro, i lavori hanno un'accelerata improvvisa. Spariti circa 800 emendamenti della maggioranza, discussi in poche ore un centinaio di proposte della minoranza - con l'impegno di approfondire fra lunedì e martedì alcuni argomenti condivisi da entrambe le coalizioni - il bilancio regionale si avvia a essere approvato, se non nelle 48 ore richieste da Galan, entro la fine della prossima settimana. Da Palazzo Balbi l'assessore all'Economia Fabio Gava esprime il suo apprezzamento, esteso al centrosinistra «che sta operando senza alcuno spirito ostruzionistico».
Meno entusiastico il commento di Paolo Giaretta , segretario regionale del Pd, per il quale «la crisi si è dissolta nell'opacità».
Ad accelerare l'iter, a quanto pare, non è stato soltanto l'impegno dei capigruppo. Fra i corridoi del Palazzo si parla di una serie di consultazioni intercorse di prima mattina fra i vertici di alcuni partiti del centrodestra e i rispettivi referenti nel Veneto. Oggetto delle telefonate, la considerazione che un'eventuale crisi non avrebbe giovato all'immagine di una coalizione che si prepara ad affrontare le elezioni per candidarsi alla guida del Paese. Meglio rimboccarsi le maniche e dimostrare, anche all'opposizione, la disponibilità a discutere nel merito il bilancio, e fare magari qualche concessione. Un'opportunità che l'opposizione coglie al volo: in aula qualche emendamento viene approvato, altri si preparano a essere riformulati per l'approvazione definitiva, in alcuni casi gli assessori di riferimento promettono il loro interessamento ringraziando la minoranza per lo spirito di collaborazione. L'operazione è destinata ad avere un costo: An, Lega e Udc fanno sapere che, con il via libera di Forza Italia, c'è stato il via libera per creare una riserva da 40 milioni per l'artigianato e il piccolo commercio, mentre 15 milioni andranno alla sicurezza e 20 milioni aiuteranno le famiglie colpite dall'impennata dei mutui. Disabili, anziani non autosufficienti e famiglie con bambini piccoli saranno invece i destinatari degli interventi proposti dal centrosinistra. Si lavora senza interruzioni fino al tardo pomeriggio, prima che i lavori siano sospesi e aggiornati a mercoledì, dopo due giorni di confronto fra le due coalizioni. Un percorso in discesa, per il bilancio, con una sola incognita. Quella di Raffaele Grazia (Veneto Ppe) che i suoi 3.000 emendamenti li ha confermati e intende discuterli in aula, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti della maggioranza di cui faceva parte.
Fonte: Il Gazzettino ed. Naz.le | vai alla pagina » Segnala errori / abusi