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Dichiarazione di Maurizio PANIZ

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Belluno (BL) (Lista di elezione: FI) 


 

ll deputato Paniz si rivede già a Montecitorio: «Da quando guido Forza Italia nel Bellunese si sono ottenuti risultati straordinari, non vedo perchè dovrei retrocedere nelle liste»

  • (09 febbraio 2008) - fonte: Il Gazzettino - ed. Belluno - Tiziano Graziottin - inserita il 09 febbraio 2008 da 31
    L'uomo forte del centrodestra bellunese scalda i motori. Maurizio Paniz, leader di Forza Italia in provincia, si appresta a riconquistare un posto da deputato e, sussurra qualcuno, si prenota per un ruolo da viceministro nel Governo che verrà dopo la trionfale riconquista del capoluogo. E sul fatto che il 13 aprile avrà ottime chances di successo Paniz non accenna nemmeno un minimo di pretattica. «Sì, credo che il sottoscritto sarà nella lista dei candidati per la Camera dei deputati, e in una collocazione tale da poter pensare a una riconferma. Non ho mai chiesto nulla, ho messo sul piatto solo impegno e serietà, un modo di lavorare che ha dato dei risultati. Sono sereno perchè so quello che ho fatto per il mio territorio. E, a proposito, non accetterei mai di essere catapultato altrove. Io voglio lavorare per la mia gente». In tema di posti sicuri, anche stavolta servirà stare in alto nelle liste, visto che la legge è la stessa... «Sono stato molto gratificato dal fatto che nelle elezioni del 2006 del collegio Treviso-Belluno-Venezia ero il primo tra i candidati di rappresentanza locale, e quello fu un segnale di grande attenzione al nostro territorio. Confido e spero che questo possa ripetersi, ma non ci sarebbe ragione perchè io retrocedessi nelle liste». Quelle schede bianche al congresso provinciale di Forza Italia sulla sua candidatura a coordinatore, sono state motivo di amarezza? «Assolutamente no, si è trattato di una forma di dissenso normale, peraltro in una percentuale infinitesima rispetto ai votanti. Che ci siano dieci persone che per scelte personali o per questione di metodo reputino necessarie soluzioni diverse è assolutamente fisiologico». Torniamo alla candidatura parlamentare: perchè crede che Forza Italia la riproporrà? «Sono stato commissario dal 2005, e tutte le elezioni che ci sono state da allora in poi sono state caratterizzate da risultati straordinari per Fi. Non mi pare che nel periodo precedente sia successo lo stesso, e il mio piccolo mattone l'ho portato». Scendiamo in chiave locale: c'è qualche malumore tra gli alleati. La Lega dopo il caso Gidoni sostiene di vantare un credito, da An si fa sapere che non faranno più i portatori d'acqua. Preoccupato? «Credo che si tratti di malumori gestibili, riconosco a tutti pari dignità e so che tutti sono importanti nel successo del centrodestra. La Lega ha ottenuto il sindaco di Feltre con un suo autorevole esponente, An ha rappresentanze importanti nella vita amministrativa del Bellunese. Il dialogo in ogni caso è sempre aperto». All'orizzonte dopo le Politiche, nel 2009, ci saranno le elezioni per la Provincia, si parla tra l'altro di Oscar De Bona come possibile candidato. «Quel che è certo è che Forza Italia non rivendicherà ruoli di vertice per la Provincia, stavolta faremo noi i portatori d'acqua... La scelta sarà concordata e credo maturerà nel corso dell'estate, De Bona è un'autorevolissima opportunità e se il consenso convergerà su di lui saremo fedeli alleati. In questo momento ho sette aspiranti candidati nel mio taccuino, De Bona è uno dei sette e sicuramente tra i più qualificati. E devo dire che per la provincia di Belluno sarebbe una scelta straordinariamente positiva. E' un uomo concreto, molto presente sul territorio, che ha dimostrato di saper ben operare». Con l'attuale presidente Reolon i rapporti non sembrano buoni. «Invece il rapporto sul piano personale è eccellente, però gli ho più volte rimproverato errori forti nel corso della sua presidenza. Per esempio io ritengo sia stato fortemente contraddittorio aver dato un appoggio pieno ai secessionisti di Lamon e Sovramonte e averlo poi negato ai ladini. Io non ho mai svilito le scelte dei secessionisti, dei quali ho il massimo rispetto: ho solo detto che io come rappresentante di questa provincia ho il dovere di difenderla, e non di favorirne la disgregazione. Tutto quello che dicevo tre anni fa si è puntualmente verificato». Tema caldo: ragionando in un'ipotesi di vittoria del centrodestra alle politiche, come affronterete la questione secessione? E soprattutto come vi rapporterete rispetto alla problematica della sperequazione a favore dell'Alto Adige? «Nella legislatura scorsa vi furono significativi interventi proprio sul fronte della riduzione delle sperequazioni, ricordo i risultati che ho ottenuto nella Finanziaria 2002 e 2003 a proposito di demanio idrico di cui oggi tutti parlano. Un intervento fatto da me e stralciato dal Governo Prodi. Il Governo Berlusconi aveva votato un ordine del giorno per l'autonomia della provincia di Belluno, il Governo Prodi ha fatto solo chiacchiere, convegni, passerelle». La SudTiroler Volskspartei dopo aver condizionato con i suoi voti al Senato il Governo Prodi con ogni probabilità in futuro sarà in una posizione di minor forza.«La Svp ha sempre ragionato in termini di opportunismo amministrativo, nell'ottica di portare benefici al territorio: sa bene dove andare per ottenere vantaggi. L'importante è che anche noi sappiamo dove dobbiamo arrivare. Hanno il vantaggio di 50 anni di storia con dei provvedimenti oggi totalmente antistorici che garantiscono loro dei risultati straordinari sul piano economico». Il punto è proprio questo: questi provvedimenti potranno essere rivisti, essendo legati ai famosi trattati internazionali? «Non "potranno", dovranno essere rivisti! Solo una parte dei privilegi dell'Alto Adige sono determinati da quei trattati, molto è frutto di un immobilismo che per anni ha caratterizzato l'impegno delle aree vicine. Oggi il Veneto si sta muovendo molto bene perchè sta spingendo per il federalismo, che è una risorsa che riguarda il Veneto e il Bellunese. Fermo restando che in un contesto federalista dovrà essere riconosciuta la specificità di questa provincia».
    Fonte: Il Gazzettino - ed. Belluno - Tiziano Graziottin | vai alla pagina
    Argomenti: Statuti Speciali per Provincie e Regioni, elezioni politiche 2008 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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