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Dichiarazione di Francesco RUTELLI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo)  -  Vicepres. del Consiglio   (Partito: DL)  -  Ministro  Beni e Attività Culturali (Partito: DL) 


 

Campidoglio: disponibile a candidarmi.

  • (18 febbraio 2008) - fonte: ANSA - inserita il 18 febbraio 2008 da 31
    ROMA - Francesco Rutelli ha sciolto la riserva e ha annunciato la sua disponibilità a candidarsi a sindaco di Roma. Dopo dieci giorni di "ascolto della città", che lo hanno portato ad incontrare i cittadini soprattutto nelle periferie, l'ex sindaco della capitale ha parlato della sua disponibilità intervenendo al Teatro Vittoria, nel popolare quartiere di Testaccio. "Dichiaro la mia disponibilità a candidarmi a sindaco di Roma, non nascondo la mia emozione". Con questa breve dichiarazione, Rutelli ha annunciato la sua volontà di tornare a correre per la guida del Campidoglio dopo gli anni che lo hanno visto sindaco dal '93 agli inizi del 2001. Rutelli ha parlato dal palco di un Teatro Vittoria gremito, con in platea la Giunta Veltroni quasi al completo e diversi ex assessori che con lui hanno amministrato la citta', dai ministri Linda Lanzillotta e Paolo Gentiloni, al senatore Esterino Montino. Il vicepremier Rutelli ha spiegato di essere giunto alla decisione di dare la disponibilità a candidarsi a sindaco dopo questi dieci giorni di ascolti della città avvenuti "senza preavviso", entrando a contatto diretto con i cittadini. "E' stata una mia esigenza personale verificare, in cuor mio - ha spiegato - la capacità di avere una relazione immediata e di fiducia con le persone a distanza di tempo dalla mia esperienza da sindaco e dopo quella che mi ha portato nella politica nazionale e poi a quella del governo". Rutelli ha detto di aver già incontrato stamattina le forze della maggioranza e da domani incontrerà le forze produttive, dell'associazionismo e del volontariato. E' in via di predisposizione il "Comitato per Rutelli sindaco". Il primo slogan messo in campo è "Roma merita ascolto" che campeggia alle spalle di Rutelli mentre parla dal palco. "Sarà una battaglia dura, impegnativa e difficile, dove non bisogna dare nulla per scontato", ha detto Rutelli. "Sono onorato - ha aggiunto - delle tante attestazioni di stima e di amicizia che ho ricevuto. Ma in questa battaglia per la nostra città ho bisogno di voi, e i romani hanno bisogno di sentire attorno al programma il soffio vitale di una città orgogliosa della sua storia e vogliosa di una nuova tappa di futuro, condivisione e partecipazione. Vogliamo - ha concluso tra gli applausi della platea - che una delle città più belle del mondo sia anche una delle più vivibili". "Dobbiamo avere una sola lista di ragazzi e ragazze sotto i 30 anni che appoggino Rutelli sindaco mettendo in campo le loro idee". E' questa una delle "novità" che Francesco Rutelli ha annunciato alla platea del Teatro Vittoria. "Noi italiani quando veniamo giudicati nel mondo ci vediamo applicare la doppia espressione 'genio e sregolatezza'. Ecco, noi vogliamo mettere in campo tutto il genio di Roma che è quasi trimillenario ma al contempo anche più regolatezza". "Voglio che la città - ha aggiunto - sia un indicatore di un maggior rispetto delle regole di convivenza. Nel mio ascolto della città ho avvertito più di tutto il resto il desiderio che Roma viva meglio da un punto di vista organizzativo e dei servizi, del rigore e della severità verso una serie di comportamenti che colpiscono le persone più deboli. La sicurezza - ha detto ancora - va incardinata con più regolatezza". "E' necessario che ci sia rispetto della legalità e servizi dignitosi per le persone. Questa è una linea che vale per tutti". Così Rutelli ha risposto a un cronista che gli chiedeva quale fosse il suo programma in merito al problema nomadi. "Voglio ricordare - ha aggiunto - che siamo sempre dalla parte di chi subisce prepotenza e violenza non dalla parte di chi le fa". Poi, tra gli applausi della platea, ha detto che "bisogna togliere dalla strada i bambini rom e mandarli a scuola". Rutelli ha concluso il giro di domande con i giornalisti parlando della satira: "Mai come in questo caso ci sta bene il 'ma anche'. Qui ci sta tutto perché parlo di rispetto dei diritti delle persone ma anche grande attenzione alla legalità. A questo punto auguro a tutti buon lavoro e, mi verrebbe da dire - ricalcando le parole di Papa Wojtyla durante la visita in Campidoglio - damose da fa".
    Fonte: ANSA | vai alla pagina
    Argomenti: Candidature, sindaco, elezioni politiche 2008 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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