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Dichiarazione di Fausto BERTINOTTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Rifondazione comunista - Sinistra europea)  - Assessore Regione Lazio (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Pres. Camera   (Lista di elezione: PRC) 


 

Esclude accordi dopo il voto: sono troppo moderati

  • (22 febbraio 2008) - fonte: il Gazzetino ed. Naz.le - inserita il 22 febbraio 2008 da 31
    Roma - «Non vorrei mettere il carro davanti ai buoi, ma se le elezioni dovessero andare bene, per raggiungere una intesa dopo il voto con il Pd ci vorrebbe da parte di quest'ultimo una correzione di fondo dell'indirizzo programmatico del partito perché programmaticamente è molto orientato in senso moderato»: Fausto Bertinotti, presidente della Camera e leader della Cosa rossa, esclude che - dopo il voto - eventualmente si possa ritrovare un accordo tra sinistra e Pd. Bertinotti ricorda che «l'unico soggetto con cui il Pd non ha voluto fare una alleanza sono le forze di sinistra: e questo vuol dire che il Pd si sbilancia verso il centro». Le intese strette da Veltroni con Idv e radicali, secondo Bertinotti, «determinano una ulteriore contraddizione, soprattutto su temi fondamentali come quello dei diritti civili e della laicità. La politica - osserva il leader della sinistra - non se la cava con le discussioni sulle questioni di coscienza caso per caso. La differenza tra un esponente dei radicali e la senatrice Binetti su questi temi, per esempio, è assai rilevante». Oltretutto, continua il presidente della Camera, «il Pd ha fatto venire meno l'ambizione da cui era partito andando da solo. Si era parlato di una missione da compiere, per una formazione politica dotata di compattezza, tanto da polemizzare con le coalizioni. Oggi - attacca Bertinotti - debbo constatare che il Pd si configura sempre di più come una coalizione», per lo più disomogenea. Sostenuto che il governo ha avuto «troppa fretta» nel riconoscimento del Kosovo, e sottolineato che per la sinistra è «importante» che sulle missioni militari ci sia stato un giudizio unico (Prc e Pdci hanno votato la proroga delle missioni, mentre Sd non ha partecipato alla votazione), Bertinotti ha detto che l'unico voto utile è quello dato alla Sinistra Arcobaleno, unica forza portatrice di istanze di sinistra in questa campagna elettorale: «Io sto ai nomi - dichiara il presidente della Camera - e ognuno si chiama con il nome che si dà. Il nome del Partito democratico non l'ho scelto io. Io ho scelto solo quello dello schieramento cui appartengo: la Sinistra Arcobaleno».
    Fonte: il Gazzetino ed. Naz.le | vai alla pagina
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