Ti trovi in Home  » Politici  » Paolo COSTA  » «Al Dal Molin il problema non ci sarà» - Intervista

Dichiarazione di Paolo COSTA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ALDE) 


 

«Al Dal Molin il problema non ci sarà» - Intervista

  • (22 febbraio 2008) - fonte: Il Gazzettino ed. naz.le - Giuseppe Pietrobelli - inserita il 22 febbraio 2008 da 31
    Il commissario governativo: «Nessuna preclusione per i nostri lavoratori, Stati Uniti già disponibili a fare la loro parte»È abbastanza perplesso Paolo Costa, il commissario governativo che segue l'iter per la realizzazione della nuova base americana all'aeroporto Dal Molin di Vicenza. La notizia secondo cui gli italiani sarebbero esclusi dai bandi per assunzioni di civili ad Aviano lo raggiunge a Strasburgo dove è impegnato come parlamentare europeo.«Devo dire che la notizia, così come è stata riferita, mi appare abbastanza singolare. Ma non ho ricevuto comunicazioni ufficiali». Un suo giudizio? «Credo che sia necessario capire se e quali siano i motivi che hanno portato a una simile prospettazione. Ma personalmente non riesco a ipotizzare possibili ragioni di esclusione». Questa vicenda può avere una ricaduta negativa sul suo lavoro a Vicenza, visto che coloro che sono favorevoli alla realizzaizone della base Usa hanno sempre sottolineato la ricaduta positiva con creazione di nuovi posti di lavoro in zona? «Guardi, proprio la settimana scorsa con il comandante militare americano abbiamo convenuto che si debba affrontare il problema del personale civile italiano già presente che era collegato alla presenza di militari italiani a Vicenza». Questa presenza verrà meno? «I militari italiani verranno destinati altrove e vi è una parte del personale civile che intende invece restare a Vicenza. Con il comandante statunitense dovremo prendere in considerazione anche questo problema». E quale è l'atteggiamento degli americani su un eventuale assorbimento degli italiani all'interno della Dal Molin? «Hanno dichiarato che sono disponibili a fare la loro parte. Ma si sta occupando del problema anche il prefetto di Vicenza per ottenere l'impegno del governo italiano. Insomma, mi pare che ci si stia movendo sia sul lato civile e militare italiano, che su quello Usa». Il segnale di Aviano non può prefigurare problemi futuri anche a Vicenza? «Mi sembra difficile sostenere eventuali discriminazioni. Ma non posso dare giudizi sulla base di notizie di stampa. Io al momento mi attengo ai problemi concreti per consentire che si arrivi alla definizione del progetto della base a Vicenza. E ricordo che eventuali problemi di assunzioni di civili si porranno solo a partire dal 2011 o 2012 quando la nuova base sarà costruita». Certo che sarà difficile intervenire se gli americani hanno la sovranità sulla loro base. «Ma non dimentichiamo che oltre al comandante militare americano c'è sempre anche un comandante italiano. Sarebbe singolare escludere solo gli italiani e ammettere cittadini di altre nazioni della Nato». A che punto è l'iter attuativo del Dal Molin? «Stiamo procedendo alla bonifica dei terreni e devo dire che troviamo sempre qualche bomba». Sono molte finora? «Mi pare siano sette. Ma tutto rientra nella norma. Questa è l'operazione che ci sta impegnando praticamente in questo periodo». La gara d'appalto? «È in corso la procedura per l'assegnazione dell'appalto. Al momento abbiamo un piano di localizzazione. Serve il progetto vero e proprio, quindi il soggetto che debba realizzarlo con l'apertura dei cantieri».
    Fonte: Il Gazzettino ed. naz.le - Giuseppe Pietrobelli | vai alla pagina
    Argomenti: usa, basi militari, militari | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato