Ti trovi in Home  » Politici  » Renato BRUNETTA  » "Colpiamo subito le cooperative rosse" - Intervista

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Renato BRUNETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: PPE) 


 

"Colpiamo subito le cooperative rosse" - Intervista

  • (25 febbraio 2008) - fonte: La Stampa - inserita il 25 febbraio 2008 da 31
    Più importante liberalizzare che ridurre le tasse: professor Renato Brunetta, lei che è vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, e lavora al programma del Pdl, è d'accordo con Mario Monti?_ «Monti ha perfettamente ragione. Le faccio subito un esempio di rendita da togliere: i vantaggi fiscali alle finte cooperative, quelle che poi scalano le ban­che. Si risparmiano 1-2 miliardi»._ _Non vi piacciono perché sono vicine al Pd. Ma i tassisti romani alla caduta di Prodi hanno fatto festa, pensando che voi li pro­teggerete._ «C'è una soluzione semplicissima: basta dare a ciascun tassista un'altra licenza in regalo. Così le auto raddoppiano e loro non protestano». _Mi pare che i tassisti fossero contrari anche a questo._ «Non mi risulta». _E poi?_ «Liberalizzare i servizi pubblici degli en­ti locali. Ai Comuni che non ridurranno la loro partecipazione azionaria in queste società taglieremo i trasferimenti». _Ma perché queste cose non le avete fatte quando eravate al governo?_ «Resisteva la Lega Nord, perché temeva che le aziende finissero in mani stranie­re. E' un timore giustificato. Occorre simmetria in Europa». _Gli enti locali che governate spesso libera­lizzano di meno._ «Falso. Milano ha privatizzato più di Ro­ma». _I servizi professionali sono un costo alto per le imprese. I professionisti sono più vici­ni al centro-destra._ «Alcune categorie professionali le difen­deva l'Udc, che non è più con noi». _Anche Alleanza nazionale._ «Solo gli avvocati. Comunque l'Europa ha predisposto 5 linee di intervento sulle quali siamo d'accordo. Ne sono stato correlatore al Parlamento europeo. Seguiremo quelle». _Il presidente della Confindustria Luca Cor­dero di Montezemolo dice che in 5 anni di governo non avete fatto una sola liberaliz­zazione._ «Però la Fiat ha chiesto allo Stato la mo­bilità lunga, con un atteggiamento stata­lista. Sul liberismo in Italia siamo tutti un po' Jekyll un po' Hyde, industriali compresi». _Per l'appunto Monti dice: siccome alcune lobbies sono protette dalla destra, altre dalla sinistra, altre dal centro, occorre una presa di posizione comune, prima del voto._ «Posso anche accettarlo. Su questo si gioca il destino dell'Italia. Anzi faccio su­bito una proposta: se togliamo tutti i trasferimenti pubblici all'industria, 35-40 miliardi, possiamo abolire l'Irap. Niente più sussidi ed erogazioni a pioggia». _Insomma liberalizzare è una priorità assolu­ta?_ «Certamente: perché non credo che le alleanze si costruiscano facendo la guer­ra alla Cina, o alla globalizzazione, o alle banche. Il nemico è in casa».
    Fonte: La Stampa | vai alla pagina
    Argomenti: economia, economia solidale, UE, partiti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato