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Dichiarazione di Fausto BERTINOTTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Rifondazione comunista - Sinistra europea)  - Assessore Regione Lazio (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Pres. Camera   (Lista di elezione: PRC) 


 

E' un voto a noi che puo' far guardare a sinistra il Pd

  • (27 febbraio 2008) - fonte: Rainews24 - Corradino Mineo - inserita il 27 febbraio 2008 da 31
    “Con il sistema bipartititico si va verso un’alternanza con contenuti sempre più simili. Ecco perché in Italia c’è una necessità storica della costituzione di una formazione di sinistra”. Ospite del Caffè di Rainews24, Fausto Bertinotti rivendica l’utilità del voto per la Sinistra Arcobaleno. Un voto, spiega, che può indurre il Partito democratico in un futuro prossimo a voltarsi a sinistra.
    “Non è che il tema del lavoro è diventato invisibile per una legge di natura, ma anche per un processo di abbandono della sinistra…- ammette Bertinotti intervistato dal direttore di - Il problema dell’unità della classe operaia ha generato sconfitte storiche come quelle alla Fiat negli anni ’50, le divisioni fra operai comuni e specializzati… Il problema oggi è scoprire le nuove forme di organizzazione del lavoro” e unire queste componenti ai nuovi temi: “la compagine lavorativa, la questione dei diritti, l’ambiente”. L'unione di questi fattori può portare ad una nuova sinistra.
    Più attenzione all’ambiente
    “Cominciamo da Kyoto: perché non solo gli USA ma anche l’Italia non applica Kyoto e così paga 63 euro di multa al secondo per mancata applicazione del Protocollo. E visto che Veltroni ha messo al centro del suo programma la crescita - chiede polemicamente Bertinotti - posso ricordare che il paradigma della crescita non produce sempre eguaglianza, ma produce anche inquinamento?”. Servono, insomma, “altre priorità” da affiancare al metro del Pil per valutare la crescita di un Paese.
    Il ‘68
    “Siamo ormai lontani dal ’68-’69, l’ultimo grande tentativo di una scalata al cielo, di affermare le libertà da Berkley a Mirafiori. La società italiana negli anni ’70 è cambiata radicalmente: è stata una grande straordinaria esperienza di partecipazione e di democrazia. Dalla sua sconfitta dipende il malessere della sinistra e la rivincita delle forze della reazione”.
    Mai dire mai a Veltroni
    “Oggi questa campagna elettorale ci divide. Ci sono due opzioni diverse: una quella del Pd, l’altra quella della Sinistra alternativa. Le differenze sono grandi, di fondo. E’ un giudizio di insieme dulla società capitalista: può essere migliorata solo con correttivi interni, come sostiene Veltroni? Con un partito che rinuncia alla lotta di classe, un 'partito contenitore' con Binetti e Radicali? Se la sinistra alternativa avrà un successo sarà possibile determinare un’influenza sul Pd, che potrebbe essere indotto a guardare a sinistra”.

    Fonte: Rainews24 - Corradino Mineo | vai alla pagina
    Argomenti: sinistra arcobaleno, elezioni politiche 2008, pd | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 29 febbraio 2008 da 625
    Bertinotti lascia aperta la porta a Veltroni, perchè sa sin troppo bene che da questa campagna elettorale non usciranno vincitori. Veltroni e Berlusconi si attesteranno su posizioni simili ed allora avranno ancora una volta bisogno dei piccoli partiti per governare. La differenza sta nel fatto che questa volta sono i grandi a voler dettar legge ai piccoli. L'universo mediatico spinge per il bipolarismo, fingendo di ignorare che la strada intrapresa è molto lontana dalla democrazia. Quale libertà di scelta hanno di fatto gli elettori? Nessuna. Eliminate le preferenze, bombardandoci con l'idea della finta necessità di dover votare per l'uno o per l'altro, oscurando le idee delle minoranze all'elettore non rimane altro che votare le minoranze. A destra o a sinistra, secondo l'ideologia. Nè con Veltroni nè con Berlusconi, ma scegliamo in massa i piccoli partiti, che, almeno in questo momento, sono gli unici a presentare programmi di vera alternanza ed a garantire la democrazia

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