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Dichiarazione di Flavio TOSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Verona (Lista di elezione: Lega)  - Sindaco  Comune Verona (VR) (Partito: Lega)  - Consigliere  Consiglio Comunale Verona (VR) - Consigliere  Consiglio Comunale Verona (VR) (Lista di elezione: Lega) 


 

Traforo delle Torricelle ed altri problemi di inquinamento

  • (28 febbraio 2008) - fonte: Adige TV - inserita il 11 marzo 2008 da 783
    Da decenni Verona è bloccata e ora i cittadini si aspettano che la città cresca e che l’economia si sviluppi: anche per questo è fondamentale fare il traforo delle Torricelle. Non è vero che il Pat darà il via ad un’edificazione selvaggia; il problema è che siamo in campagna elettorale e molte di quelle sigle sono riconducibili ad un’appartenenza politica ben precisa contraria per principio ad ogni nostra proposta innovativa. Riguardo al contenimento dell’inquinamento atmosferico l’Amministrazione Comunale sta investendo in una serie di misure: viene intensificato il lavaggio delle strade e l’abbassamento delle temperature negli uffici, negli edifici pubblici e privati, nel potenziamento e nell’incentivo all’uso dei mezzi pubblici, nella creazione di infrastrutture, come il traforo delle Torricelle, che rendano il traffico più scorrevole e meno intasato, nella realizzazione di zone per il parcheggio affinché le macchine non debbano girare a lungo per trovare un posto. Purtroppo anche questi provvedimenti saranno solo dei palliativi, perché il problema dell’inquinamento non dipende soltanto dal comune di Verona ma è generale, condiviso anche dalle altre città che si trovano all’interno della pianura padana e va quindi molto al di là dei confini veronesi. Non bisogna fare demagogia ma cercare di essere concreti. Non è ammissibile inoltre che lo sviluppo e la crescita di una città vengano fermati dalle Soprintendenze. Tutti gli enti pubblici devono avere dei tempi e delle regole di funzionamento – cosa che però non avviene nel caso delle soprintendenze che sono un organo di derivazione borbonica e hanno potere assoluto, in grado di fermare anche per anni qualsiasi opera pubblica o privata, anche se strategica per la città, come si può vedere nel caso del parcheggio di piazza delle Poste. Bisogna considerare il fatto che ci troviamo a Verona, città con un patrimonio monumentale splendido e ricco. Probabilmente per un paese di provincia, che non possiede grandi reperti storici, i ritrovamenti archeologici di Piazza delle Poste potrebbero rappresentare un evento importante, mentre per una città come Verona non hanno alcun significato aggiuntivo; la cosa più sensata invece sarebbe quella di sbloccare l’intervento e proseguire nella realizzazione di un parcheggio che realmente serve alla città. Lo stesso ragionamento si può fare per Lungadige Capuleti dove è stato rinvenuto un pezzo di cinta muraria: anche in questo caso si deve considerare che Verona possiede diverse cinte murarie, spettacolari e ben conservate: le mura scaligere, romane, veneziane e le fortificazioni austriache. Non è un pezzo di muro sottoterra che qualifica l’offerta culturale, museale ed espositiva della nostra città mentre invece blocca una grande opera, crea disagi aggiuntivi ai cittadini facendo allungare i tempi del cantiere.
    Fonte: Adige TV | vai alla pagina
    Argomenti: trasporti, inquinamento, piano regolatore | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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