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Dichiarazione di Pier Ferdinando CASINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) 


 

Sfida Pd e Pdl: non vi spartirete l'Italia

  • (03 marzo 2008) - fonte: Il Messaggero - Claudio Sardo - inserita il 03 marzo 2008 da 31
    «Nel Paese sta emergendo la voglia di un centro forte e serio, che sia in grado di esercitare la propria influenza sulla politica e che impedisca a quei due (Berlusconi e Veltroni) di fare i loro comodi a scapito degli italiani».
    Giornata palermitana, ieri, per Pier Ferdinando Casini. La Sicilia è sempre stata il principale serbatoio di voti dell'Udc. Ora la Sicilia è un'anomalia e un'incognita.
    Ieri sul palco di Palermo Casini ha salutato e abbracciato Raffaele Lombardo: è il candidato-governatore di tutto il centrodestra, Udc compresa. Nello stesso giorno in cui si voterà per le regionali, però, il Mpa di Lombardo affiancherà alle politiche il Pdl berlusconiano. «Noi in Sicilia votiamo Lombardo e non Berlusconi - ha sottolineato Casini. - Le amministrazioni locali si scelgono sulla base dei programmi. Se Cuffaro e Romano (i leader dell'Udc siciliana, ndr) hanno scelto così, a me va bene».
    Non va bene però alla Rosa bianca, gli alleati dell'Udc a livello nazionale. Pezzotta, Tabacci e Baccini hanno annunciato ieri che in Sicilia presenteranno una propria lista e una giovane candidata-governatore («proveniente dal mondo cattolico»).
    È la misura della loro autonomia sul piano locale. Anche alle comunali di Roma la Rosa bianca presenterà una propria lista. E Mario Baccini minaccia di candidarsi sindaco (in competizione con Luciano Ciocchetti), se l'Udc non investirà abbastanza sulla «costituente del centro».
    Ieri Pezzotta, Tabacci e Baccini hanno diffuso una nota: «La Rosa bianca vuole concorrere con l'Udc alla creazione di un nuovo soggetto politico e non è ospite dell'Udc».
    A loro giudizio anche nella kermesse di sabato a Roma, tutti i riflettori erano puntati sull'Udc lasciando sullo sfondo l'idea di una più ampia ricomposizione dell'area di centro.
    Dopo la manifestazione di Palermo, Casini e Pezzotta si sono sentiti al telefono e si sono scambiati assicurazioni. L'accordo finale sulle liste richiederà ancora fatica, tuttavia è stato confermato il progetto della costituente (nel nuovo simbolo elettorale: «Unione di centro»), da realizzare dopo le elezioni. Dove in qualche amministrazione Udc e Rosa bianca potrebbero marciare divise.
    A Palermo intanto Casini ha firmato la petizione del Family day («la famiglia è la grande trascurata d'Italia. Senza serie deduzioni fiscali, la famiglia rischia di diventare desaparecida») e ha ribadito la diversità della proposta centrista da quella di «Veltrusconi». «Vogliono spartirsi l'Italia: non lo consentiremo». «I grandi partiti hanno al loro interno contraddizioni che li paralizzeranno. A cominciare dai temi eticamente sensibili. Solo noi abbiamo programmi seri e realistici. E loro hanno paura che il nostro progetto decolli».
    In ogni caso la battaglia centrista è anche una battaglia per la riforma del sistema: «La politica - ha detto ancora Casini - si sta semplificando. Ma i poli non sono due, bensì quattro: la destra, il centro, il centrosinistra moderato, la sinistra».

    Fonte: Il Messaggero - Claudio Sardo | vai alla pagina
    Argomenti: famiglia, sicilia, udc, casini, rosa bianca, elezioni politiche 2008 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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