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Dichiarazione di Sergio D'ELIA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) 


 

Pena di morte, D’Elia e Macacci a D’Alema: Italia chieda istituzione inviato speciale ONU per la moratoria della pena di morte

  • (03 marzo 2008) - fonte: Radicali.it - inserita il 03 marzo 2008 da 31
    Roma, 3 marzo 2008
    • Dichiarazione di Sergio D’Elia, Membro della Commissione Esteri della Camera e Segretario di Nessuno Tocchi Caino e di Matteo Mecacci, Vice Presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento
    Nella giornata di oggi Sergio D’Elia, Membro della Commissione Esteri della Camera e Matteo Mecacci, Vice Presidente del Senato e Rappresentante all’ONU del Partito Radicale Nonviolento hanno scritto al Ministro degli Esteri Massimo D’Alema chiedendo che il Governo italiano continui la propria opera di leadership a livello internazionale sulla Moratoria delle esecuzioni capitali.
    D’Elia e Mecacci hanno chiesto a D’Alema di proporre in sede ONU l’istituzione di un inviato Speciale ONU sulla Pena di Morte (Special Envoy) che abbia il compito di coadiuvare il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki Moon e l’Alto Commissario ONU ai Diritti Umani Louise Arbour, nell’implementazione della risoluzione approvata lo scorso 18 dicembre dall’Assemblea Generale dell’ONU grazie al sostegno di ben 104 paesi.
    L’occasione per questa iniziativa e’ data dalla 7° Sessione del Consiglio sui Diritti Umani dell’ONU che si apre oggi a Ginevra e che vedra’ la partecipazione di numerosi Ministri degli Esteri, e il cui ruolo nella promozione dei diritti umani si sta confrontando con notevoli difficolta’ a causa dell’opposizione di un nutrito gruppo di paesi che – nonostante il superamento della vecchia Commissione sui Diritti Umani – continuano ad opporsi alla difesa dei diritti umani da parte delle Nazioni Unite.

    In allegato il testo della lettera aperta.
    Alla Cortese ed Urgente Attenzione di:
    On. Massimo D’Alema, Ministro per gli Affari esteri della Repubblica Italiana
    CC: On. Gianni Vernetti, Sottosegretario per gli Affari Esteri
    OGGETTO: Lettera aperta per istituzione di uno Special Envoy ONU sulla pena di morte
    Caro Ministro Massimo D’Alema,
    Oggi si e’ aperta a Ginevra la 7° Sessione del Consiglio sui Diritti Umani delle Nazioni Unite dove e’ prevista la partecipazione, oltre che dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani Luise Arbour, anche del Segretario Generale dell’ONU Ban Ki Moon e di decine di Ministri degli Esteri dei Paesi membri del Consiglio.
    L’alto livello politico della partecipazione a questa Sessione riflette le notevoli aspettative che la comunita’ internazionale nutre nei confronti di un’istituzione che e’ nata per garantire un piu’ efficace, stringente e bilanciato rispetto dei diritti umani rispetto a quanto non abbia saputo fare la Commissione ONU sui Diritti Umani.
    In realta’, i primi anni di vita del Consiglio, nonostante alcune parziali riforme strutturali che possono far sperare in una maggiore capacita’ nel monitoraggio dei diritti umani, ci hanno mostrato come esista ancora e purtroppo si stia rafforzando alle Nazioni Unite un’anacronistica contrapposizione tra il Gruppo dei Paesi Occidentali da un lato e dall’altro il Gruppo dei Paesi Non Allineati e della Conferenza Islamica. Contrapposizione ideologica che vede prevalere nei numeri e nelle votazioni sulle risoluzioni questi ultimi e che ha portato il Consiglio sui diritti Umani a dedicare la gran parte delle proprie decisioni e denunce al conflitto israelo-palestinese, toccando solo superficialmente, o addirittura ignorando del tutto, quanto e’ avvenuto e avviene in Darfur, in Birmania, in Cina e in tanti altri paesi retti da sistemi dittatoriali ed autoritari.
    Lo stallo dell’ONU nel campo della difesa dei diritti umani e’ figlio di uno scontro tra blocchi politici che non sono piu’ adeguati a rappresentare una realtà geopolitica mondiale in piena evoluzione.
    Per riuscire a liberare l’ONU e le altre istituzioni internazionali da tutto cio’ occorre avere la capacita’ di immaginare nuove alleanze fondate non piu’ sulla fedelta’ a vecchie ideologie, ma ancorate a contenuti e proposte che sappiano valorizzare ed unire, invece che dividere, gli interessi comuni del maggior numero di paesi.
    La campagna che il Partito Radicale Nonviolento e Nessuno Tocchi Caino hanno condotto per oltre un decennio sulla moratoria universale delle esecuzioni capitali rappresenta un esempio concreto e chiaro di questa impostazione che ha saputo coalizzare in modo straordinario ben 104 paesi appartenenti a tutti i gruppi regionali e politici, abbattendo gli steccati ideologici issati da un manipolo di paesi autoritari, ad esempio introducendo emendamenti sull’aborto.
    Una prima battaglia e’ stata quindi vinta grazie in particolare alla leadership del nostro Governo che su questo ha saputo, alla fine, interpretare al meglio il senso di questa campagna. Una campagna che comunque, come abbiamo visto nei giorni scorsi, con il documento presentato all’Assemblea Generale dell’ONU da 58 paesi che ribadiscono la loro contrarieta’ alla risoluzione per la Moratoria ONU, necessita di essere rafforzata per tradurre la risoluzione in risultati concreti, e cioe’ in nuove moratorie ed abolizioni della pena di morte.
    A questo fine, riteniamo quindi politicamente opportuno che il Governo italiano colga l’opportunita’ della Sessione del consiglo sui Diritti Umani in corsoper per sostenere con forza e l’azione del Segretario Generale dell’ONU e dell’Alto Commissario ai diritti Umani Luise Arbour, con la proposta di istituire la figura di uno Special Envoy ONU sulla pena di morte che abbia il compito di lavorare all’applicazione della risoluzione sulla Moratoria senza attendere di dover rispondere alle iniziative del manipolo di dittature che puntano a svuotarla del suo significato politico.
    Distinti Saluti
    On. Sergio d’Elia, Deputato, Segretario di Nessuno Tocchi Caino
    Matteo Mecacci, Vice-Presidente del Partito Radicale Nonviolento

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina
    Argomenti: politica estera, onu, pena di morte, radicali, D'Alema | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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