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Dichiarazione di Cristian PARDOSSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Castelfranco di Sotto (PI) (Lista di elezione: LISTA CIVICA)  - Assessore  Comune Castelfranco di Sotto (PI) (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) 


 

Informagiovani, il tempo di una riforma

  • (04 marzo 2008) - fonte: Aut&Aut, giornale delle autonomie locali, ANCI toscana - inserita il 10 marzo 2008 da 1016
    Una rivoluzione silenziosa: così si potrebbe definire ciò che sta avvenendo – con tempi e ritmi tutti italici – nel settore delle politiche giovanili. Dopo anni di approcci parziali e troppo spesso ghettizzanti, si inizia realmente a considerare le politiche giovanili come un settore strategico per la crescita di un intero sistema-paese, comprendendo la necessità di mettere in campo, anche in questo settore, politiche attive: un interesse che per la prima volta si registra a tutti i livelli istituzionali. In questa nuova era delle politiche giovanili, è opportuno però non disperdere il patrimonio di progettazione e programmazione, il know how accumulato in questi decenni dagli Enti Locali: è da lì che si deve ripartire nell’ operazione di ripensamento dell’intero settore. Uno degli ambiti su cui è necessario avviare un’azione riformatrice è quello degli sportelli Informagiovani: nati ormai più di venti anni fa, hanno conosciuto una lenta ma sostanziale trasformazione sia sotto il profilo dell’attività svolta che delle finalità e dell’utenza del servizio. Se prima rispondevano alle finalità generali di prevenzione del disagio, della lotta alle dipendenze e all’ abbandono scolastico, col passare del tempo hanno assunto una funzione di orientamento, con particolare riferimento alla formazione e al lavoro. Quello che emerge oggi è la sostanziale eterogeneità del servizio sul territorio regionale: si passa da situazioni di assoluta eccellenza ad altre di scarsa efficienza. Un panorama disomogeneo anche per quanto riguarda il livello di risorse economiche che le istituzioni vi investono. Inoltre non sempre si registra una sinergia efficace con il mondo delle istituzioni scolastiche, e ancor meno con il complesso sistema dei centri per l’impiego: il risultato è un servizio non efficace che rischia di creare confusione e disorientamento nei ragazzi. Infine la fascia di età di riferimento si è in molti casi così ampliata da far venire meno la specificità di questi sportelli rispetto al servizio Urp. Per questo è necessario ripensare il ruolo e le prospettive degli Informagiovani: una sfida complessa che coinvolge centinaia di sportelli anche sul nostro territorio. Serve una maggiore connessione con i programmi europei sulle giovani generazioni, più alti livelli di condivisione di linguaggi e strumenti, una progettazione comune e l’individuazione di linee guida condivise: più in generale è necessario innalzare e rendere omogenea sul tutto il territorio la qualità del servizio (che comporta quindi un maggiore investimento nella formazione del personale) individuando degli Standard che debbano essere raggiunti da tutti gli sportelli della rete. Per tutti questi motivi si rende necessaria anche nella nostra Regione la nascita di un coordinamento regionale degli Informagiovani (esigenza di cui Anci giovani Toscana si fa portavoce) che ripensi le linee guida di questo importante servizio. Gli sportelli Informagiovani hanno avuto nella storia delle politiche locali per le giovani generazioni un ruolo importante: vogliamo che tornino ad essere una delle cabine di regia da cui poter governare e rendere concreta questa (lenta) e silenziosa rivoluzione.
    Fonte: Aut&Aut, giornale delle autonomie locali, ANCI toscana | vai alla pagina
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