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Dichiarazione di Fausto BERTINOTTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Rifondazione comunista - Sinistra europea)  - Assessore Regione Lazio (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Pres. Camera   (Lista di elezione: PRC) 


 

"Nessuna alleanza con chi candida il 'falco' di Federmeccanica''

  • (04 marzo 2008) - fonte: qn.quotidiano.net - inserita il 04 marzo 2008 da 31
    Per il leader della Sinistra arcobaleno la candidatura di Massimo Calearo ''ha illustrato la differenza strategica che covava sotto le ceneri con il Partito democratico". Ma il candidato premier lascia la porta aperta per intese sul fronte delle amministrazioni locali.
    Fausto Bertinotti a tutto campo questa mattina a 'Radio anch'io' su Radiouno. Il presidente della Camera ha parlato anzitutto, sulla scia degli ultimi tragici eventi, degli infortuni sul lavoro. Per il candidato premier della Sinistra arcobaleno la questione riguarda i rapporti di forza. "L'indignazione va mantenuta e la commozione pure, ma dobbiamo uscire - spiega commentando l'incidente di Molfetta - dalla condizione per cui soltanto quando c'è il clamore di una notizia di una tragedia sul lavoro, allora si determina un'attenzione".
    Per Bertinotti "se le lavoratrici e i lavoratori non hanno più poteri di controllo e intervento questa loro condizione può essere sostituita dall'esterno" e per questo "bisogna aumentare gli ispettori". Ma il controllo quotidiano "lo possono fare solo i lavoratori", e questo va previsto anche "nei contratti". Secondo Bertinotti "non è vero che le leggi che ci sono sono sufficienti, il problema è sapere se i rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza abbiano titolarità intervento e una tutela che gli consente di controllare e denunciare senza essere messi sotto schiaffo".
    Il taglio delle spese militari. Bertinotti ha poi affermato che la spesa sociale e l'aumento di salario si possono finanziare tagliando le spese militari. Rispondendo all'economista Fiorella Kostoris che gli chiede come intende fare fronte alla copertura finanziaria delle proposte avanzate dalla Sinistra arcobaleno, Bertinotti ricorda che "in Italia abbiamo una evasione fiscale quattro volte la media europea, siamo dentro una patologia clamorosa, grazie alla quale dei ceti sociali italiani godono di una rendita di posizione nascosta perché la loro ricchezza è a scapito di altri". Per questo la discussione sulla spesa sociale e sulle proposte avanzate dalla Sinistra arcobaleno "è falsa" se non mette al centro questo dato. Poi aggiunge che si possono ridurre anche delle spese: "Con l'innocenza del dire il re è nudo: riduciamo le spese militari".
    La candidatura di Massimo Calearo. ''Io l'alleanza con chi candida il falco di Federmeccanica che ha attaccato i lavoratori non la faccio'', ha detto il leader della Sinistra Arcobaleno, riferendosi alla candidatura nelle liste del Pd di Massimo Calearo. Quella candidatura, ha spiegato il presidente della Camera, ''ha illustrato la differenza strategica che covava sotto le ceneri tra noi e il Pd. Il Pd è un partito interclassista con la prevalenza delle imprese sui lavoratori, mentre per noi si deve stare al fianco degli operai''.
    Possibili accordi con Pd negli enti locali. Tra Sinistra Arcobaleno e Pd oggi come oggi sono più le cose che dividono rispetto a quelle che uniscono, "dalle questioni del lavoro a quella ambientali, a quelle dei diritti civili". Esiste tuttavia la possibilità di intesa - spiega Bertinotti - sul fronte amministrativo degli enti locali. "Perchè dovremmo regalare alla destra la vittoria al Comune di Roma dopo quattordici anni di governo? Se a livello nazionale - ha sottolineato Bertinotti - non siamo d'accordo, questo non vuol dire che laddove il governo della città richieda delle politiche per il territorio, sui trasporti, per gli asili nido, per una vita migliore dei cittadini non si possa trovare il modo di governare insieme. Perciò laddove esiste una grande differenza strategica, come ad esempio sulla Nato, è impossibile trovare un accordo, mentre dove si può venire incontro alle esigenze delle famiglie sul territorio l'accordo può essere trovato". Alla domanda se ciò valga anche per la Campania, Bertinotti ha replicato: "A maggior ragione lì, dove credo si debba andare rapidamente a una verifica con la popolazione attraverso il voto, perchè c'è bisogno di ristabilire il patto tra cittadini e governo locale che si è spezzato".

    Fonte: qn.quotidiano.net | vai alla pagina
    Argomenti: lavoro, militari, sinistra arcobaleno, elezioni politiche 2008, programmi elettorali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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