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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo) 


 

«Le liste? Giovani e volti nuovi, non ricandidati in 134: abbiamo mantenuto le promesse»

  • (06 marzo 2008) - fonte: Sito Uff.le Pd Veneto - inserita il 06 marzo 2008 da 31
    «La nostra è la più grande operazione di rinnovamento mai fatta finora in Italia. Lo posso dimostrare cifre alla mano».
    Dario Franceschini spiegare nel dettaglio le candidature del Pd, «chiuse», dice con orgoglio, «una settimana prima del termine previsto». Non si sottrae alle polemiche sui nomi che provengono dagli staff di ministri o dirigenti del partito: «Anche Giulio Andreotti veniva da quell'esperienza».

    Ma, soprattutto, insiste sui numeri. Li legge: «Abbiamo 134 parlamentari dell'Ulivo eletti nel 2006 e non ricandidati, mentre le new entry del Pd saranno da 125 a 248, a seconda che il partito vinca o meno le elezioni». E ancora: al posto delle 52 donne uscenti, il Pd ne mette in lista 379, cioè il 42 per cento dei candidati: ne saranno elette, quindi, da 100 a 130. Infine i «giovani », vale a dire chi ha meno di 40 anni, che per le liste della Camera sono 190, il 30 per cento del totale. E quattro fra loro sono capilista.

    Il vicesegretario del Pd sottolinea come, «ad eccezione di alcune personalità», le liste del Pd siano composte principalmente da «nomi espressione delle consultazioni svoltesi nei territori». In altre parole: «Abbiamo mantenuto l'impegno ». E i malumori degli esclusi? «Sono naturali, le aspettative non sempre vengono soddisfatte». Spiega che l'esperienza di Giuseppe Lumia, tanto per fare un esempio di chi non correrà alle elezioni, «sarà comunque valorizzata ».
    Alcuni però alla fine sono stati ripescati. Si tratta di Stefano Ceccanti, nelle liste del Senato in Piemonte per la rinuncia polemica di Pietro Larizza («gestione oligarchica »), e di Marcella Lucidi, alla Camera nel Lazio, al posto del giornalista Paolo Gambescia. Anche se non godono di buona posizione (il primo al settimo posto e la seconda al ventesimo). I cristiano sociali, di cui fa parte la Lucidi, si sentono comunque messi da parte: «Si è prodotto uno strappo politico ».
    E alla polemica sui figli, le segretarie e i portaborse, Franceschini risponde in modo secco: «Si tratta di critiche ingenerose ». Portando l'esempio di Andreotti (già collaboratore di De Gasperi), di Casini e Bonaiuti, entrambi provenienti dagli staff.
    E se è stata candidata la figlia dell'ex ministro Cardinale, ribatte: «Anch'io sono figlio di ex parlamentare e lo sono D'Alema, Mattarella, La Loggia, La Malfa...».

    Fonte: Sito Uff.le Pd Veneto | vai alla pagina
    Argomenti: Candidature, elezioni politiche 2008, pd | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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