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Dichiarazione di Antonio NERVEGNA

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Emilia Romagna (Lista di elezione: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Forlì (FC) (Lista di elezione: FI) 


 

RAPPORTO SULL'ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI FORLì-CESENA - ANALISI NERVEGNA (FI)

  • (10 marzo 2008) - fonte: Sestopotere - inserita il 12 marzo 2008 da 818
    “Il Rapporto sull'economia della provincia di Forlì-Cesena del 2007 evidenzia, fra le altre cose, che da un lato la media e grande dimensione delle imprese continua ad ottenere risultati apprezzabili e, in taluni casi, eccellenti, ma dall’altro lato le piccole imprese faticano ad agganciare la ripresa. Hanno perso forza nell’effetto traino esercitato dalle imprese leader sulla altre del territorio. Se così fosse si tratterebbe di un aspetto fondamentale, destinato a modificare radicalmente le traiettorie di sviluppo della provincia, come ammettono gli stessi analisti della Camera di Commercio”. Questo il commento di Antonio Nervegna, capogruppo comunale e consigliere regionale di Forza Italia, alla presentazione dei dati del “Rapporto sull’Economia della Provincia di Forlì-Cesena 2007”, realizzato dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena in collaborazione con l’Ufficio Studi di Unioncamere Emilia-Romagna. “La fase di stasi congiunturale, l’incapacità di fronteggiare il ‘carovita’ , il mancato decollo infrastrutturale , l’elevata imposizione fiscale impressa dal Governo Prodi all’intera economia del Paese hanno sortito effetti negativi anche nel nostro territorio”: aggiunge Antonio Nervegna che commenta ed elenca. Qualche prova? “I lavoratori dipendenti della provincia di Forlì-Cesena – aggiunge il capogruppo comunale e consigliere regionale di Forza Italia - nel corso del 2004 hanno percepito una retribuzione media giornaliera di 64,5 euro pari ad una remunerazione media annua di 15.684 euro. Si tratta di un importo del 16% inferiore alla media regionale. La remunerazione media provinciale appare essere più bassa anche rispetto a quella media italiana. Ciò ha determinato una perdita del potere di acquisto che non ha colpito tutte le fasce, ma soprattutto quelle più deboli. La crisi del mercato del lavoro morde anche a Forlì-Cesena. Alcune categorie, soprattutto le donne e i più giovani, evidenziano un percorso lavorativo più frammentato e dalle prospettive di reddito incerte. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, il dato generale è pari al 3,2%, rispetto al 2,8% di media. Inoltre i dati relativi alla dinamica del sistema imprenditoriale locale segnalano, come già per gli anni precedenti, una crescita molto moderata, con un’accentuata diminuzione nelle produzioni frutticole (-6,9%) e un forte dato negativo dell’occupazione dell’industria manifatturiera, complessivamente diminuita dello 0,3% e la perdita occupazionale che si è avuta nelle componenti dirigenziale ad operaia. Anche il settore edile nella provincia di Forlì-Cesena registra un volume d’affari delle imprese inferiore a quello dei primi nove mesi del 2006 dello 0,9% contro la crescita dello 0,5% registrato in regione. Ed anche per il settore del commercio il 2007 è stato un anno incerto”. Il consigliere Antonio Nervegna, sottolinea anche l’annoso problema infrastrutturale della nostra provincia: “A causa di un’assoluta incapacità degli amministratori di centrosinistra a far nascere le nuove strade sulla carta progettate da anni il territorio di Forlì-Cesena sconta un altro anno difficile per i trasporti su strada, a fronte di un aumento del traffico su tutti e tre i caselli di Forlì, Cesena e Cesena Nord. Per quanto riguarda il trasporto aereo, il “Rapporto sull’Economia della Camera di Commercio anche il 2007 parla di un anno positivo per l’aeroporto Luigi Ridolfi di Forlì, in quanto a movimentazione di aerei e passeggeri. Ma gli analisti si sono dimenticati di ricordare il clamoroso buco di bilancio in milioni di euro… perché? In seduta pubblica il presidente Mazzi ha rimediato ricordando la performance negativa della Seaf, ma il caso della ‘censura’ – è non è la prima volta - rimane". Infine il consigliere Antonio Nervegna segnala una problematica che dovrà essere fronteggiata dalle forze politiche e dagli enti locali. Gli stranieri residenti in provincia al 31/12/2006 ammontano a 25.757. La loro incidenza sul totale della popolazione è aumentata costantemente negli ultimi anni; il trend è continuato anche nel 2006, anno in cui essa ha toccato quota 6,8% rispetto al 6,1% del 2005. Le incidenze più elevate si riscontrano nei comuni di Galeata (17,2%), Civitella di Romagna (11,6%) e Savignano sul Rubicone (10,3%). “Necessarie politiche del welfare, ma coniugate con la sicurezza e la difesa dei diritti di tutti. Compresi i cittadini residenti. In questa materia la sinistra ha già dimostrato di essere totalmente inadeguata a governare il fenomeno dell’immigrazione”.
    Fonte: Sestopotere | vai alla pagina
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