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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: FI) 


 

Alitalia: fattibile la cordata di imprenditori italiani, anche i miei figli potrebbero parteciparvi

  • (20 marzo 2008) - fonte: corriere.it - inserita il 20 marzo 2008 da 100
    Dopo l'annuncio publico «della mia contrarietà», Air France rinuncerà alla partita su Alitalia lasciando spazio all'ingresso di Air One, «la cui regia nell'operazione considero indispensabile. Tale operazione sarà sostenuta dall'aiuto di una cordata di banche, tra le quali potrebbe esservi Banca Intesa, il cui cda dovrebbe decidere domani, e di altri imprenditori, tra i quali vi potrebbero essere anche i miei figli». Lo ha detto il leader del Pdl Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti nella notte, a margine della festa di compleanno dell'ex ministro leghista Roberto Maroni e ribadendo il proprio no al piano presentato dal gruppo franco-olandese.

    LA «TRATTATIVA OPACA» - «Ho parlato di trattativa opaca - ha detto ancora Berlusconi al termine della cena offerta da Maroni -, perchè non si capisce come mai non hanno fatto vedere i conti agli altri possibili acquirenti, mentre con Air France hanno mostrato tutte le carte». Circa la possibilità dell'intervento di una cordata italiana, il Cavaliere conferma: «Ho fatto alcune telefonate e ci sono delle persone disponibili; domani ne farò delle altre e cercherò anche la Marcegaglia».

    «I MIEI FIGLI NON DIREBBERO DI NO» - «Anche io - aggiunge - sarei disponibile ad un sacrificio, ma mi accuserebbero subito di avere un interesse. Potrei partecipare alla pari degli altri, ed anche i miei figli credo che non direbbero di no». «La regia dell'operazione - precisa - resterebbe ad Air One, che potrebbe sfruttare le sinergie con Alitalia. Dietro di lei altri imprenditori e naturalmente delle banche, tra le quali Banca Intesa, che domani, mi dicono, terrà un cda in cui dovrebbe dare via libera all'operazione». Il Cavaliere cita anche l'imprenditore Ligresti («se confermerà le dichiarazioni fatte») e anche «il mondo arabo, che potrebbe acquistare delle quote di minoranza».

    «UTILI IN UN ANNO E MEZZO» - «Se gli istituti di credito - aggiunge - sono della partita, si parte subito e l'azienda potrebbe tornare a fare utili già dopo un anno, un anno e mezzo». Dopo il suo veto, Parigi rinuncerà? «Sì, credo di sì. Air France - risponde - rinuncerà, perchè, se sa che il futuro presidente del consiglio è contrario, farà un passo indietro. Anche perchè - aggiunge - lì in Francia non è come da noi, che il governo non conta nulla, l'esecutivo è una cosa seria». Con Sarkozy, dice, «non ho avuto nessun contatto.

    ATTACCO A PRODI - L'ex premier ha quindi attaccato il governo: «Prodi è un esperto di svendite, come sapete bene dalla Sme, ed ha messo ad Air One dei paletti inaccettabili, mentre non ne ha messo nessuno ad Air France». Inoltre, prosegue, «ha messo Prato, che è un suo intimo, a gestire la vicenda ed ha condotto una trattativa in modo improvvido». «Se c'è uno - sottolinea - che dovrebbe essere favorevole alla chiusura della trattativa con Air France, quello sono proprio io, perchè una volta al governo non avrei questa patata bollente. Anche per questo sono stato zitto, ma quando ce vò, ce vò. Anche perchè le condizioni poste da Air France sono da colonialismo».
    Fonte: corriere.it | vai alla pagina

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